Testo e foto di Cristina Ropa
Sognare un mondo in cui tutto ciò che esiste di negativo venga spazzato via, in cui le cause che hanno fatto germogliare il male si trasformino in solidarietà, rispetto, cura verso le persone e l’ambiente. Immaginare che sia possibile vivere in una favola e soprattutto immaginare che il protagonista sia tu. Sembra uno scenario surreale, uno scenario che ben si contrappone alla disastrosa e drammatica situazione che il mondo sta vivendo a causa dell’intervento umano che, scusate il gioco di parole, ormai disumanizzato sta distruggendo la propria casa, la Terra: surriscaldamento del pianeta, inquinamento, animali a rischio di estinzione e la lista sarebbe, realisticamente e purtroppo, ancora molto lunga.
La moda è il secondo settore al mondo ad aver il più forte e più devastante impatto inquinante sull’ambiente e questa è una verità ben radicata nella consapevolezza delle industrie tessili. Sono ormai centinaia le linee ecosostenibili che vediamo sorgere nel mondo fashion. Riflesso di una decisione che muove da dentro o marketing poco importa dinanzi alla catastrofica situazione che ci troviamo di fronte. L’imperativo è agire. In una direzione di cambiamento positivo ed efficace. Così è stato per Pitti Filati che si è appena conclusa a Firenze: tre giorni – dal 22 al 24 gennaio – di ouverture agli addetti ai servizi e non solo.
Quest’anno un intero piano è stato dedicato alla sostenibilità. Grida di giubilo. Marchi storici che seguono questa filiera con amore e cura, marchi emergenti che vogliono sfidarsi in questa direzione che ormai richiama a sé come una calamita. Fautori di un’attenzione sempre più alta e di una crescente sensibilità sono i giovani, coraggiosi pionieri nella costruzione di un futuro che sovverte il paradigma esistente e pone al centro il benessere di tutto e di tutti. Gli adulti si lascino ispirare, senza tentennare. Sono state tante le aziende che in questa rinomata fiera hanno presentato linee di respiro Green cavalcando l’onda del momento. Tanti i giovani designer emergenti coinvolti con istallazioni e competition. Ma tornado alla battuta d’inizio che non è stata messa lì a caso. C’è chi, in mezzo a questo pot-pourri di impegno sociale, di risveglio più o meno improvviso, ha deciso di affrontare la realtà nuda e cruda attraverso la favola.
Ecosostenibile quindi è fantasioso? No. È reale ma di una realtà che si tinge di innovazione, di rinascita, di rigogliosa crescita, luce, ottimismo, speranza, vita. Di sogno appunto che diviene realtà come cantava Cenerentola nel celebre cartone animato Disney. Non solo lei ma tutto il mondo delle favole è stato la linfa da cui Mille Fili, azienda tessile di Carpi, ha attinto quest’anno per ricreare nel proprio stand un mondo incantato, un mondo eco favola dove tutte le cose vecchie si trasformano in nuove, dove tutto ciò che è Green regna sovrano. Nulla si butta, nulla si scarta. Tutto assume una nuova vita, aria, storia. L’occasione nasce per presentare la collezione Millifili eco-llection una linea realizzata interamente con materiale riciclato.
“Il progetto si chiama Once upon a time. Abbiamo pensato al passato come una strega cattiva che inquinava il pianeta e al futuro come una bacchetta magica che può ancora cambiarlo e migliorarlo per le generazioni future. L’artista Emanuele Capozza ha realizzato un portale davanti allo stand, un dipinto in cui sono raffigurati una catasta di fusi, attrezzi usati nell’era dei tempi per fare le rocche di filato, per filare la lana. Tutto questo diventerà un mondo Green dove la strega non ci sarà più e dove vivranno tutti felici e contenti” racconta Sabrina Lovo, responsabile ufficio marketing dell’azienda. “Molto importante è una nuova consapevolezza sulla scelta delle materie prime da utilizzare per ridurre l’impatto ambientale: materiali di scarto o fibre eco compatibili ed eco sostenibili che possono essere ricavate da fibre organiche di origini animale, lino, cotone, seta, juta ecc… ma anche fibre sintetiche derivate da materiali riciclati a loro volta. Eco sostenibilità non è solo l’origine ma soprattutto il processo produttivo”.
Ogni cosa nello stand emana una scintillante magia. Un angolo è dedicato alle shopper ricoperte di tulle colorato attraverso ingredienti naturali, da vere principesse Green. “Le shopper sono di cotone e si può scegliere il colore del tulle da applicare, il cui fissaggio avviene tramite il lavoro accurato di una sarta che utilizza la macchina da cucire di una volta. Per la colorazione invece ci siamo lasciate andare alla sperimentazione. In un pentolone abbiamo messo zenzero, more, cavolfiore colorato… poi l’intingevamo e ognuna ha preso un diverso colore”. Tant’è che la fila d’attesa aumenta sempre di più, a qualsiasi ora. Immancabile l’angolo dedicato al Food intitolato “Che bocca grande che hai”, dove gustose delizie take away attraggono per la loro sempre fiabesca presentazione. Mele appese al soffitto, rievocative di Biancaneve, cestini da pic-nic che rimandano a Cappuccetto Rosso così come il titolo.
Ci sono i buonissimi e sani succhi biologici alla mela, mirtillo, ACE, pesca e i toast Gourmet per i palati più ricercati, ispirati ai sette nani: Mammolo, con prosciutto cotto e fontina IGP; Eolo con speck, formaggio emmenthal, radicchio rosso e miele d’acacia; Dotto con carpaccio di fesa di tacchino, fontina IGP, foglie di rucola selvatica, olio evo e pepe; Pisolo con sbriciolona (salume tipico del Chianti) fiorentina, fontina IGP e marmellata di fichi; Cucciolo con salame di cinta senese, gorgonzola, crema di noci e pepe; Gongolo con mortadella IGP e scamorza IGP; e i due vegetariani: Brontolo con zucchine grigliate e salsa d’olive taggiasche e Biancaneve con melanzane grigliate, fontina IGP, salsa di carciofi, olio evo e pepe. A fianco conficcati nei bastoncini di legno si trovano per dessert dei colorati e soffici marshmallow, dolcissimi e a forma di funghetto. Ma non è finita qui. “Abbiamo pensato anche di realizzare un librino dove ci sono una serie di favole come La carica dei 101 e tante altre e lo abbiamo chiamato Fakebook ironizzando su Facebook. Facciamo la foto al cliente e in modo fumettato l’attacchiamo nel retro del librino dove abbiamo scritto: perché alla fine la vera favola sei tu”.
E se unissimo tante favole, di maggior sensibilità ambientale, di attenzione verso tutto ciò che ci circonda, verso l’impatto che ha ciò che mangiamo, beviamo, facciamo, allora anche la Terra potrebbe aspirare alla sua favola, luminosa e a lieto fine.