Testo di Gualtiero Spotti
Foto di MØS
Anche in una città lontana dal centro dell’Europa come Mosca, il mondo della cucina ha finalmente dato una sterzata importante, soprattutto nell’ultimo biennio. Adesso si avverte una maggiore attenzione da parte della clientela, una capacità imprenditoriale che va oltre la semplice ostentazione del bello o la necessità di soddisfare solo i nuovi ricchi. Certo, i passi da compiere sono molti in una città che ha enormi potenzialità e un bacino di utenza grande almeno quanto Londra in termini di popolazione, ma si vedono i primi frutti, anche grazie a qualche nome che ha aperto la strada e creato interesse fuori dai confini nazionali. Come nel caso di Vladimir Mukhin e del suo White Rabbit e dei gemelli Berezutskiy di Twins. Ma a parte questi cuochi già blasonati, vale la pena puntare l’attenzione su uno degli indirizzi più recenti che spiega bene la nuova movida gastronomica moscovita.
Si chiama MØS ed è un locale che si definisce giustamente smart&casual per l’anima giovane, sia in cucina che in sala, ma anche per il suo spirito un po’ cosmopolita. Situato nel quartiere Chamovniki (fermata della metro Fruzenskaya), ha inaugurato due anni fa e vede in cabina di regia il cuoco Yury Aguzarov cui dà una grossa mano la sous chef Olga Stekacheva.
Fin qui tutto normale, se non fosse che l’ambito gastronomico prediletto da MØS è la cucina scandinava, o neo nordica, per una scelta di campo originale e decisamente nuova a Mosca. Ovviamente non siamo dalle parti di uno stile dove l’avanguardia o la creatività hanno spesso il sopravvento, ma è soprattutto la materia prima a giocare un ruolo importante, dalla verdura al pesce, passando magari attraverso la rappresentazione di preparazioni più classiche e comprensibili, come il classico panino aperto danese, lo Smørrebrød (da provare quello con carne di manzo e asparagi, o quello con zucca al forno e caramello salato).
In carta i nomi che saltano all’occhio sono quelli dei prodotti come l’aneto, il salmone, il granchio, i gamberetti, la trota, ma si trovano anche il porridge, le semplici bistecche alla griglia, le zuppe di yogurt, i dolci al rabarbaro o le tartare. Il tutto innaffiato da pregevoli birre estoni, anche se si può pescare diversamente in una carta dei vini con qualche nome interessante, anche italiano. La cucina del nord fa qui i suoi primi timidi passi attraverso qualche commistione e quelle inevitabili necessità di chi deve far breccia presso una clientela non semplice, abituata al piatto pieno e a corroboranti borsch o a preparazioni di carni imponenti. Si avverte qualche inevitabile tentennamento, che però è superato dal piacere di vivere l’esperienza a tavola in un ambiente completamente aperto e vivace (è un grande open space che comprende la terrazza sulla via, la sala interna, le sedie al banco per la chef’s table in un angolo della cucina e il piccolo e delizioso bar per chi vuole iniziare, oppure finire, con un cocktail). Da non perdere nel fine settimana il brunch, anche questo con delizie in chiave nordica, come le uova strapazzate con salmone affumicato, l’insalata di patate con aringhe, il merluzzo con verdure fritte, la zuppa di cavolfiore e la lingua di montone arrosto.
MØS
Trubetskaya, 10 – Mosca
Tel. 8 (495)697-7007