Testo di Luca Martinelli
Foto cortesia di Forni & Fornai•e
Nel primo fine settimana di giugno torna l’appuntamento con la manifestazione FORNI & FORNAI•E, che per la prima volta si sdoppia con una giornata (la prima, il 1° giugno) a Bologna e un’altra (la seconda, il 2 giugno) a Monghidoro, sull’Appennino bolognese. L’evento dedicato al pane e ai cereali è organizzato dalla Comunità Slow Food del Grano dell’Alto Appennino tra Bologna e Firenze, che da anni porta avanti un progetto di recupero e valorizzazione dei grani tramandati e di riattivazione della socialità in zone di montagna, a partire proprio dalla coltivazione dei cereali. FORNI & FORNAI•E celebra la vitalità dell’agricoltura come strumento di cura per la terra e di tessitura di relazioni, giocando tra le molteplici chiavi di lettura della realtà che il pane offre.
Quest’edizione 2024 arriva in un momento complesso, perché la risposta delle lobby dell’agroindustria al successo dei grani tradizionali e dei forni che lavorano farine agricole è un costante tentativo di sminuire il lavoro di quanti stanno immaginando e realizzando il pane del futuro lavorando sul recupero della varietà e sull’adattamento in campo ai cambiamenti climatici, molti dei quali aderiscono alla rete dei Panificatori Agricoli Urbani (PAU). A testi come quello di Luigi Cattivelli, intitolato Pane nostro. Grani antichi, farine e altre bugie, gli organizzatori di FORNI & FORNAI•E rispondono con un ricco programma e una formula ibrida che parla a un pubblico misto di operatori del settore e utenti finali, raccogliendo le voci virtuose di fornai, agricoltori, mugnai, artigiani e ricercatori di tutta Italia che lavorano da anni per mettere al centro della produzione agricola le comunità e i loro bisogni. Da qui i tre punti chiave espressi in una sorta di appello sul sito della manifestazione: “Facciamo chiarezza, uniamo le forze, espandiamo energia!”.
La prima giornata, sabato 1° giugno, sarà dedicata all’ascolto, al dialogo e alla trasmissione di saperi sullo stato attuale delle cose tramite conferenze, presentazioni, laboratori e incontri ristretti che si svolgeranno in collaborazione con i banchi del Mercato Ritrovato e gli spazi della Cineteca di Bologna. L’apertura ufficiale, prevista per le ore 11.00, sarà affidata a un messaggio di Vandana Shiva, cui seguirà una conferenza pubblica e gratuita dal titolo Seminare è un atto politico, alla quale interverranno Daniele Ara (Assessore del Comune di Bologna con delega ad agricoltura, agroalimentare e reti idriche), Fiorella Belpoggi (Direttrice Scientifica dell’Istituto Ramazzini), Riccardo Bocci (Direttore tecnico di Rete Semi Rurali), Fabio Ciconte (Giornalista dell’Associazione Terra!), Salvatore Ceccarelli (Genetista e Professore Ordinario di Genetica Agraria dell’università di Perugia), Barbara Nappini (Presidente di Slow Food Italia), Antonio Pellegrino (Agricoltore delle Terre di Resilienza Monte Frumentario). L’incontro sarà moderato da Lucio Cavazzoni, presidente del Biodistretto Appennino Bolognese
La mattina, negli spazi del mercato, sono previsti – in parallelo – laboratori sui cereali per bambini e per adulti. Nel pomeriggio l’introduzione al mondo del grano sarà facilitata dalla proiezione del documentario La terra mi tiene e dalla presentazione collettiva del libro Pane buono (Altereconomia), che riunisce tante e tanti panificatori della penisola con approccio agricolo. A seguire due momenti originali, a partire da un bread tasting con protagoniste diverse coppie di fornai/e e agricoltori/trici, che insieme racconteranno il proprio pane in assaggio, condividendo le storie che stanno dietro al seme, al grano, alla farina e alla pagnotta stessa. In parallelo si terranno degli incontri A tu per tu con il mondo del grano, durante i quali agricoltori, agronomi, genetisti, mugnai, fornai e produttori di sementi si racconteranno a piccoli gruppi di persone per una conversazione senza filtri sulla propria vita ed esperienza professionale. Sempre nel pomeriggio si potrà assistere a una lezione a cura di MadreProject – Scuola del Pane e dei Luoghi e alla presentazione dell’ultimo numero della rivista L’Integrale.
La giornata si concluderà alle ore 19.00 con un aperitivo a base di prodotti dei forni e degli agricoltori, con possibilità di acquisto. Per cena saranno operative anche le cucine nomadi e agricole di Tocia! (Venezia), Agrofficina (Rimini) e Mimì e Cocotte (Trieste), che si cimenteranno con mangiari di strada e i prodotti del Mercato Ritrovato.
Il secondo giorno, domenica 2 giugno, sarà complementare al primo e si svolgerà tra i campi: con l’ausilio di scuolabus ci si sposterà da Bologna a Monghidoro, nell’Appennino tosco-emiliano, luogo di nascita della Comunità Grano Alto. Tra le colline della Valle del Lognola, a partire dalle ore 11, si avrà la possibilità di vedere da vicino le varie fasi di produzione del pane lungo un percorso guidato attraverso i campi di grano, il bosco (che rappresenta le filiere complementari al frumento), 30 parcelle sperimentali seminate da Rete Semi Rurali (varietà di frumento tenero, frumento duro e orzo da tutto il Mediterraneo), un punto di “trasformazione” mobile attivato da sette forni di tutta Italia e un punto “sementi” dove ascoltare storie di semi salvati e fare qualche acquisto. Si terranno inoltre delle attività collaterali come, ad esempio, un “rito” collettivo di panificazione per cento bambine e bambini organizzato da MadreProject.
Nel pomeriggio è in programma un’esperienza unica di “teatro da mangiare” a cura del duo Teatro delle Ariette, composto da attori e sceneggiatori, ma anche e soprattutto agricoltori, con lo spettacolo Trent’anni di grano, durante il quale verranno cucinati prodotti da forno, poi serviti al pubblico. Dalle 12 sarà attiva, infine, una staffetta di panificatori (da Torino, Catania, Trieste, Rimini e oltre) che si alterneranno tutto il giorno nel container-laboratorio mobile di panificazione, progettato da Terzo Paesaggio per MadreProject – Scuola del Pane e dei Luoghi come modello di micro-bakery per i panificatori del futuro, che diventa spazio ibrido di pratica e apprendimento. Da qui si sforneranno le merende calde incluse nel contributo di registrazione. Il pranzo sarà curato dalle cucine nomadi e agricole di Orticà (Romagna), Belrespiro (Piacenza) e Match – Hot Wild Tasty (Romagna), che si cimentano in mangiari di campo e di bosco.
Per partecipare è necessario registrarsi e pagare un contributo di iscrizione, che serve a coprire i costi del festival, la cui organizzazione non ha scopo di lucro. La prenotazione è obbligatoria per il rito di panificazione per bambine e bambini (gratuito) e per lo spettacolo teatrale.
Il programma completo e tutte le informazioni per partecipare è disponibile a questo link:: www.comunitagranoalto.it/programma-2024