Testo di Tania Mauri
Foto cortesia di Le Carré Français
Non possiamo andare a Parigi a gustare il meglio della cucina francese e dei dolci delle festività? Noi vi facciamo scoprire un posto dove potete trovare un pezzo di Francia a Roma e sognare di essere nella Ville Lumière. Stiamo parlando de Le Carré Français, l’ambasciata dell’enogastronomia d’oltralpe nel cuore della Capitale, che propone un calendario del gusto ricco di leccornie della tradizione fino ai primi giorni dell’anno nuovo. “Sarà una stagione golosa ad alta intensità per le tre brigate della cucina, della pasticceria e della panetteria. Ai romani promettiamo il meglio dell’alta pasticceria francese della tradizione natalizia, quattro dolci venduti in decine di milioni di pezzi nel nostro Paese d’origine” mette in chiaro il proprietario bretone Jildaz Mahé, ex editore enogastronomico che ha deciso di “cambiare vita e vivere nella città più bella del mondo” con tutta la sua famiglia. Le Carré Français è bistrot, pâtisserie (pasticceria), boulangerie (panetteria), boucherie (macelleria), fromagerie (formaggeria), epicerie (drogheria) e cave à vin (enoteca) tutto rigorosamente Made in France.
A partire dal burro e dalle farine usate dal pastry chef Giancarlo Bruno, arrivato qui dopo un’esperienza di otto anni presso la Maison Méert a Lille, secondo di brigata dello storico tempio d’elite dell’alta pasticceria francese, con cui ogni mattina delizia i palati delle colazioni con croissant e pain au chocolat in primis. Non si è risparmiato per queste festività dove propone i quattro dolci più iconici del periodo che va dall’Avvento fino all’Epifania: il Kouglof, una pasta brioche, uvetta e rum; la Pavlova con meringa, inserto di Chantilly e frutti rossi, freschi e in coulis; il Bûche de Nöel, il Tronchetto semifreddo di Natale in due versioni – una con passion fruit, pan di spagna di cocco, cremoso al cocco e lime e crumble alla mandorla e una al cioccolato – (in Francia ne vendono 24 milioni in due giorni!) e infine la celebre Galette de Rois, anche detta la Torta del Re, che è il dolce di riferimento dell’Epifania ma che qui sarà proposta dal 3 gennaio.
Quest’ultima è una delle chicche del locale, oltre a essere buonissima: base di pasta sfoglia, crema frangipane (realizzata con farina di mandorle) al cui interno viene messa la “fève” e un altro strato di pasta sfoglia glassato. Il dolce viene consegnato con una corona (di cartone) per il Re e la Regina che, mangiando la propria fetta di torta, troveranno la fava che si nasconde al suo interno e assume sembianze diverse ogni anno come mini-macaron, un funghetto o un petit di ceramica, un momento che si rivela sempre molto divertente. La particolarità del dolce infatti sta proprio nel gioco tra i commensali di riuscire a trovare la fava nascosta al suo interno, mentre si mangia la propria fetta. Chi ci riesce, diventa il re o la regina della festa, con tanto di coroncina da indossare e viene salutato dagli altri con un brindisi, al grido di: “Le roi boit, le roi boit, le roi boit!”. Le origini del rituale sono incerte, ma oggi è una delle più importanti tradizioni popolari della Francia.
“Curiosando tra i siti francesi, troverete che in molti per l’Epifania proporranno le fave più insolite, come le maisons dell’alta moda francese, che fanno le loro limited editions, anche in oro. Inoltre ogni anno c’è il concorso della migliore Galette de Rois di Parigi e chi vince riesce a venderne fino al 700% in più rispetto all’anno prima (non poco considerando che costa 20 euro al pezzo). Partecipano 1200 panetterie di Parigi. Noi qui abbiamo le nostre e in genere ne vendiamo mille nella prima settimana di gennaio. Anche quest’anno ci sarà una fava nuova, così i bambini potranno accrescere la loro collezione. I clienti prenotano i tavoli per avere la loro Galette da un anno all’altro” spiega Mahé (dal 21 dicembre, su www.carrefrancais.it, sarà disponibile la video ricetta del pastry chef Giancarlo Bruno per seguire il procedimento passo dopo passo senza il rischio di sbagliare).
Il locale è frequentato da molti romani che in questo periodo vengono a prendere i dolci delle feste e che si fermano per acquistare l’ottimo pane o mangiare un piatto tipico. L’imprenditore Mahé, dall’inizio della pandemia in poi, ha fatto della boulangerie e della pâtisserie di Le Carré Français un simbolo di resistenza, che alla fine lo ha premiato. Come lui stesso spiega: “Mai in mille anni i forni sono stati chiusi a Parigi neanche sotto il Terrore o durante le due guerre mondiali. Con il lockdown ho seguito questa tradizione che è anche molto democratica perché durante la chiusura delle attività commerciali a marzo da noi trovavi in fila barboni e distinti signori; il pane è per tutti e noi siamo rimasti aperti sette giorni su sette e abbiamo anche scontato i prodotti in segno di solidarietà” spiega il titolare.
Con le restrizioni del Governo è stato attivato il servizio delivery che viene curato direttamente dal personale, a partire dalla chef e dal maître di sala, che si mettono personalmente in moto anche per la consegna dei prodotti a casa. “In questo periodo in cui molte attività vengono chiuse e si annunciano nuove misure governative che richiedono molti sacrifici – e comportano ingenti perdite – noi vogliamo aprirci a tutte le possibilità, rispettando le regole e dando il nostro contributo alla lotta al Coronavirus, e spalancare le nostre porte dando tante opportunità pensate soprattutto per il delivery e l’asporto”, conclude l’imprenditore bretone.
Aperto 7 giorni su 7 e attivo h24 propone anche menu creati ad hoc sia per Natale che Capodanno (disponibili anche per il delivery e l’asporto) firmati da Letizia Tognelli, giovane cuoca romana che propone una cucina genuina ma fatta bene che permette di esaltare al massimo i loro prodotti, e la consulenza dello chef parigino Jean Cristiansen, finalista del prestigioso concorso gastronomico internazionale “Bocuse d’or”.
Le Carrè Francais
Via Vittoria Colonna, 30, 00193 Roma RM