Testo di Lorenza Fumelli
Foto cortesia di Krug
Ogni singolo ingrediente, ogni porzione di vite, ogni individualità vitivinicola, alimentare o umana ha un inestimabile valore. Su questo concetto gira la comunicazione più recente di Krug (anno di fondazione: 1843), Maison de Champagne tra le più importanti al mondo. Il singolo ingrediente è la scusa che utilizza la Maison per dialogare con produttori e grandi chef in giro per il mondo e, quest’anno, più di 100 cuochi provenienti da 25 Paesi hanno pensato a una ricetta a tema Limone. Krug For Lemon: The Zest is Yet to come.
Ho partecipato alla cena di chiusura di Krug x Lemon 2023 a Taormina: all’interno del Belmond Grand Hotel Timeo. Roberto Toro (1 stella Michelin all’Otto Geleng, ristorante gourmet dell’albergo) ha cucinato con Matteo Metullio (2 stelle all’Harry’s piccolo di Trieste), realizzando un menu tra piatti classici e d’ispirazione al tema, da abbinare con un bicchiere di Krug Grande Cuvée o Krug Rosé.
L’incontro dei due Chef, entrambi Krug Ambassade, è avvenuto per la prima volta nel 2021, sempre in occasione di Krug x Single Ingredient. Quest’anno hanno lavorato insieme alla realizzazione di sei portate, due delle quali dedicate all’ingrediente limone: lo Spaghetto, estratto di peperone arrosto, ostrica e Limone Interdonato di Messina di Toro e Risotto al limone, burro di capra, scampi, erba cipollina e liquirizia di Metullio. Due mani diverse ma un concetto simile: integrare la freschezza e l’acidità del limone con ingredienti complessi per esaltarli, cosa riuscita ad entrambi in maniera impeccabile.
L’azienda e il giardino del Biviere
Ma tra le experience proposte dalla Maison durante l’evento, vale un racconto la visita a Il Biviere, azienda agricola biologia e biodinamica di Lentini, e ai giardini che portano lo stesso nome.
Biviere è il nome di un lago di importanza storica, la cui origine antica viene fatta risalire alla mitologia greca. La leggenda narra che Ercole, figlio di Giove, volle portare in dono a Cerere, dea delle messi, la pelle del potente leone Nemeo da lui sconfitto. Giunto in questi luoghi, dimora della Dea, gettò a terra la pelle del leone e a causa del grande impatto l’acqua zampillò dal terreno, provocando la creazione di un lago, grande e pescoso: il Lago di Ercole. Per tramandare questa impresa, la città vicina si chiamò Leontinoi e il lago e le zone circostanti cambiarono nome in “Biviere”, dall’arabo “Veverè” ovvero abbeveratoio di greggi e vivaio di pesci.
Per varie vicissitudini storiche, il Biviere appartiene da generazioni ai Principi Borghese di Roma, e tra le splendide piante del giardino così come al comando dell’azienda agricola, troviamo oggi Giangiacomo Borghese e Virginia Gattai, marito e moglie che, abbandonata la Capitale, stanno ripercorrendo la storia di questi luoghi.
L’azienda in particolare mi ha impressionato. Si tratta di soli agrumi (come già detto biologici e biodinamici) raccolti a mano e smistati personalmente dagli impiegati con l’aiuto di macchinari, ma si tratta di un lavoro dove le macchine sono secondarie rispetto all’attenzione che le persone devono metterci, e sembra che lo facciano con dedizione.
Le arance o i limoni ammaccati e meno belli sono consumati direttamente dalla famiglia e dagli operatori, perché il mercato non li vuole se non per preparati a base di succo, e questo la dice lunga su quanto, molti di noi, siano disabituati alle forme reali della natura.
Se capitate da Lentini prendete un appuntamento per visitare i giardini del Biviere. Un luogo fuori dal tempo e dallo spazio che vi trasporterà in un’altra epoca. Virginia ha deciso di convertire la venue in Destination Wedding e saranno molto fortunati gli sposi che usufruiranno del Biviere per il loro matrimonio.
In attesa di conoscere l’ingrediente che Krug sceglierà per il 2024, vale la pena di sottolineare che, quando al marketing di un’azienda così importante si unisce cultura e scoperta di persone e prodotti interessanti, si vince. Tutti.