Testo di Lodovica Bo
Foto di The Dino Stories
“Tutto ha inizio un anno fa in Toscana tra chiacchiere e salsicce”. Gherardo Marazzani e Andrea Albagli hanno dato inizio al tutto con l’idea di prendere un prodotto, ripensarlo e dargli una dignità. Così la scelta dello street food: attenzione però, non chiamatelo gourmet. Gherardo, grazie a un melting pot culturale di esperienze professionali d’alto livello ha pensato a un menu ad hoc, tra Cheeseburger classico o Veggie (di tempeh di soia); Bao di anguilla fritta (con panko, salsa anguilla, cipolla pickled, iceberg); Bao di anatra (anatra sfilacciata, fondo d’anatra, erba cipollina, coleslaw di stagione); Patate fritte fermentate e Kimchi.
Sotto il cappello della dark kitchen, UrBun si diletta nella scena milanese tra delivery ed eventi: “Siamo in fase di test, in cui dobbiamo capire quanto piacciamo e che direzione dobbiamo prendere. L’idea della dark kitchen ci dà la possibilità di modellare il nostro concept a seconda delle esigenze, in generale dà la possibilità a chiunque di lanciare un’idea e rischiare. Per ora la nostra è una fase di pop-up, dove i riscontri sono positivi, ma capiremo a fine settembre che strada prendere”. UrBun, all’inizio pensato come UrBun From The Basement, sotto cui diramare altre attività diversificate (per ora in standby), nasce in ombra, come qualsiasi dark kitchen degna di questo nome, in zona Navigli, in uno spazio condiviso, in un comprensorio tutto underground.
Qual è l’idea dietro a UrBun?
Abbiamo pensato a un concept frutto di tecniche complesse della ristorazione di livello, applicate a una cucina semplice come lo street food. Il processo di panificazione, le patate fermentate fritte, la lavorazione dell’anguilla o dell’anatra e l’affumicatura delle maionesi, è tutto fatto da zero partendo dalla materia prima: c’è molto lavoro e studio dietro la nostra cucina. La riduzione dei costi da ristorante ci ha permesso di offrire un livello di qualità maggiore per un delivery, ma anche flessibilità rispetto alla nostra identità. Abbiamo iniziato con le consegne nel post-lockdown, il primo di aprile, cercando di costruire un delivery più etico con l’idea del pre-ordine, nel rispetto del lavoro e di una consegna di prodotto più di qualità. Ora, grazie al periodo estivo, abbiamo iniziato con gli eventi: ci stiamo facendo conoscere, rimodellando anche il menu dato il cambio di temperature (es. Bao al polpo) per avere qualcosa di più fresco.
Il nome come nasce?
Nasce dalla volontà di unire diversi aspetti: volevamo un nome figo, underground, pulito e di strada. Data la nostra base, in un luogo circondato da murales, è attinente a dove e a chi siamo.
Come scegliete i prodotti?
Scegliamo prodotti particolari, di alta qualità e unici. Per la birra abbiamo scelto il birrificio piacentino La Buttiga, i loro prodotti rispecchiano la nostra qualità. Per il cibo lavoriamo con piccoli produttori: Itticoltura Santa Cristina per l’anguilla (piccola realtà a conduzione familiare); le anatre di Boffa; JFC come distributore di prodotti giapponesi direttamente giappone.
Una start-up che punta sull’innovazione
Abbiamo voluto porre l’accento sull’innovazione grazie a un particolare sistema operativo, usando un software aggregatore che ci aiuta a incanalare in un unico sistema tutte le piattaforme che gestiamo, permettendo di ridurre il personale e di ridurre i costi e la manodopera. Il cassanova è la mamma di tutto e ci aiuta a capire dove migliorare in termini di efficienza. Per il delivery, poi, se prenoti direttamente da noi, prendiamo l’ordine tramite B-link (start up di gestione ordini creata da alcuni ragazzi del politecnico): loro vengono a prendere gli ordini ma fanno solo quella consegna e, a seconda dell’ora in cui prenoti la presa, paghi un determinato prezzo. La garanzia, oltre che di sistema, è anche qualitativa.
Eventi imminenti?
Domenica 27 Giugno presso La Clèr (Rooftop Bar) ci saremo noi in cucina con la musica di Remo Capitaneo. Gli eventi di solito li scegliamo con cura, ci appoggiamo a locali che rispecchiano la qualità del nostro cibo e sono legati a una cucina a cui teniamo, più ricercata, con vini naturali e buon bere (eventi passati presso: Onest, Enoteca Naturale, East Market).
www.urbun.it