Testo di Luca Sessa
Foto di Tenuta Casenuove
Le storie del vino sovente affondano le radici in epoche antiche, lontane, raccontando vicende familiari le cui origini trovano continuità nell’avvicendamento tra generazioni. Capita però talvolta di imbattersi in altre narrazioni più recenti, che però riescono ad acquisire grande intensità nel breve volgere di poche vendemmie, come nel caso di Tenuta Casenuove. Siamo a Panzano, su uno dei migliori terreni del Chianti Classico: qui, grazie all’esposizione a sud/sud-ovest e alla composizione prevalentemente scistoso-calcarea, i terreni dei vigneti sono ottimamente esposti, caldi e ben drenanti. Questi presupposti sono le caratteristiche di base per una viticoltura di qualità, la protagonista del nostro racconto che ha un personaggio principale che viene però da un altro paese.
Nel 2015 infatti la Tenuta è stata acquistata da Philippe Austruy, imprenditore appassionato di arte, architettura e vini, che ha riportato Casenuove agli antichi fasti, partendo da un restauro delle vigne e della tenuta, caratterizzato da un approccio basato su un recupero conservativo, restituendo valore agli aspetti edilizi architettonici sopiti nel tempo. In questo modo la tenuta ha riacquistato una bellezza, anche paesaggistica, che ha la forma del viale di ulivi e del giardino di limoni, delle scarpate di arbusti e fiori posizionati come per incorniciare piccoli scorci dei vigneti e delle colline toscane. Philippe, classe 1948, nato a Parigi e figlio di medici, dopo aver conseguito una laurea in scienze politiche e un dottorato in economia, ha deciso di seguire la sua passione per il vino acquistando la Commanderie de Peyrassol, la sua prima tenuta in Francia, nel cuore della Costa Azzurra.
Philippe scopre in questo modo la bellezza di ridare vita a un posto ricco di storia, cultura e tradizione vitivinicola e inizia così a espandere i suoi possedimenti acquisendo altre proprietà in Europa: da La Bernarde in Provenza, a Château Malescasse nell’Haut Médoc, passando per Quinta Da Côrte nella Valle del Douro in Portogallo, fino ad arrivare a Tenuta Casenuove. Obiettivo da sempre caro a Philippe è stato quello di lasciare un segno, vivendo a pieno il territorio e circondandosi di persone che condividono la sua stessa passione. Grande amante dell’arte contemporanea, ha quindi creato nel corso degli anni una collezione eccezionale di opere immerse in paesaggi unici. Da questi presupposti è nata l’amicizia con Lorenzo Fiaschi e il progetto “Le Radici dell’Arte”, creato insieme a Galleria Continua: una collaborazione voluta con l’intento di narrare un luogo in continuo fermento. Per questo Casenuove ha poi inaugurato a Panzano “Il Vino dell’Arte”, uno spazio espositivo che fonde l’amore per il vino con quello per l’arte, un unico ambiente per la degustazione dei vini e, al tempo stesso, una galleria d’arte affacciata sulle colline di Panzano.
Ma l’arte, nell’accezione più completa del termine, non è presente solo nelle opere ma anche nel vino. Nel 2016 è iniziata la prima fase dell’opera di restauro dei vigneti di Tenuta Casenuove: sono stati re-impiantati un ettaro e mezzo di Cabernet Franc, un ettaro e mezzo di Cabernet Sauvignon e due ettari di Sangiovese, rendendo quest’ultima la varietà principale per superficie vitata presente in azienda. La seconda fase di ristrutturazione si è focalizzata ancor maggiormente sullo studio pedologico dei suoli e del potenziale viticolo, ricercando cloni e vitigni autoctoni, in funzione di una marcata volontà di valorizzare prodotti tipici del territorio di Panzano e del Chianti Classico. Ecco quindi che nel 2018 vengono integrate a Casenuove varietà quali Canaiolo, Colorino e ciliegiolo, storicamente riconosciute come vitigni complementari, componenti del Chianti Classico. Una importante opera seguita da un team under 40 e dal loro punto di riferimento, Alessandro Fonseca.
Di origini fiorentine, agronomo e enologo, Alessandro è giunto nel 2013 a Tenuta Casenuove per valorizzare viti e terreni, coadiuvato da un gruppo di giovani professionisti. Tra questi Cosimo Casini, enologo presso la Tenuta dal 2015, che spinto dalla voglia di conoscere sempre nuovi terroir e accumulare quanta più esperienza possibile, si è cimentato nel corso degli anni con la vendemmia in luoghi differenti dell’Italia e del mondo: dalla Maremma alla Sicilia, fino ad arrivare in Nuova Zelanda. A completare il gruppo di enologi c’è Maria Sole Zoli, arrivata a Tenuta Casenuove nel 2018, all’inizio della seconda fase di restauro delle vigne, da sempre una forte sostenitrice della produzione vitivinicola sostenibile, nel pieno rispetto del lento e progressivo effetto del tempo durante l’affinamento del vino che trasforma la materia prima in prodotti di eccellenza.
La combinazione tra la visione di Philippe, la competenza di Alessandro, Cosimo e Maria Sole e la qualità dei terreni e delle viti ha consentito in poco tempo a questa ‘squadra’ di dar vita a vini sempre più interessanti, anno dopo anno. Dall’IGT Toscana Rosso, un rosso dal colore intenso con un bouquet ricco di frutti neri e rossi, al Chianti Classico (80% Sangiovese, 15% Merlot, 5% Cabernet Sauvignon), dal colore rosso rubino intenso con riflessi tendenti al viola; dal Chianti Classico Riserva (100% Sangiovese) che si presenta austero al palato, con un bouquet fine comprendente sentori di frutta rossa e ciliegie e note di legno nobile, allo Ziik Rosé, l’ultimo arrivato della gamma di Tenuta Casenuove, un vino spumante 100% Sangiovese con note di frutta rossa, fragolina di bosco e ribes, che si distingue per un finale asciutto e persistente. Prodotti fortemente identitari realizzati con cura meticolosa, elementi distintivi di una vinificazione divenuta arte.
Tenuta Casenuove
Località San Martino in Cecione, 39
50022 Greve in Chianti (FI)
Tel.: +39 055 85 2009
https://www.tenuta-casenuove.com