Testo di Annalucia Galeone
Foto di cortesia di Signorvino
Signorvino, la catena di enoteche con cucina nata nel 2012 brinda ai primi 10 anni di attività. L’ideatore del format è Sandro Veronesi, imprenditore arguto, fondatore e amministratore delegato del gruppo Calzedonia, coadiuvato dal figlio Federico, general manager. “Signorvino nasce dalla passione per il vino e dalla volontà – afferma Sandro Veronesi – di investire in modo originale e non sulla cantina. È una formula insolita per conoscere, assaggiare e acquistare vino esclusivamente made in Italy in un luogo accogliente, moderno e conviviale. Non è l’ordinaria enoteca, non è il reparto vini della grande distribuzione, non è un ristorante ma una soluzione nuova e alternativa”.
Da Signorvino non sono presenti i vini provenienti da altre nazioni vinicole, il mood è valorizzare il meglio che il comparto enogastronomico nazionale mette a disposizione. L’offerta enoica comprende tutte le regioni ed è abbinata a una proposta food attentamente selezionata che fa riferimento ai presidi Slow Food. I menu sono elaborati nel rispetto della stagionalità, contempla antipasti, taglieri, primi e secondi. Il brand è “esploso”, ha conquistato nel corso del decennio i consensi del pubblico che ha scoperto, di poter – quando lo preferisce – viaggiare nell’Italia del vino senza percorrere troppi chilometri avendo a disposizione le migliori produzioni. Cosa fa la differenza? Ovviamente le persone. Lo staff si sente parte di un progetto, sono loro gli autori e garanti dell’experience. Grande attenzione è dedicata alla formazione del personale che guida l’ospite alla scoperta di etichette note e non e della loro storia. Si fa rete con tutti gli attori del comparto per contribuire alla crescita del sistema Paese e, chissà, far scattare nel winelover la scintilla per visitare di persona il territorio che lo ha sedotto attraverso il solo gusto. Dietro ogni calice c’è un racconto che attende di essere narrato.
Nel biennio 2022/2023 sono previste 15 nuove aperture, attualmente i locali sono 25 con oltre 2.000 etichette presenti in catalogo. “C’è molto interesse intorno a Signorvino – asserisce Sandro Veronesi – abbiamo ottenuto buoni risultati a Roma e ciò invoglia e spingerci ancor più nelle regioni del Sud Italia, per consolidare la nostra presenza oltre i confini nazionali e arrivare anche all’estero, in particolare in Polonia e Repubblica Ceca in prima battuta (Varsavia e Praga), ma ci sono scenari da esplorare e che capiremo poco alla volta, con i giusti tempi. Il covid ci ha solo rallentati ma non fermati. Parigi è la meta più ambiziosa – confessa Veronesi – c’è una tale varietà di vini in Italia da farci pensare di poter promuovere i nostri prodotti anche nei paesi europei per portare la ricchezza vitivinicola ovunque in Europa”.
L’Osservatorio Signorvino ha condotto uno studio elaborando i consuntivi del 2021 e dei primi mesi del 2022. I risultati sono interessanti, riguardano non solo l’aspetto economico ma analizzano anche i trend del mercato. Nel 2021 il fatturato è stato di 37 milioni, si passerà ai 57 milioni previsti per il 2022 con un aumento del 54%. La categoria di vino più richiesta dagli italiani nell’anno da poco concluso è quella dei vini rossi con il 48,5%, seguita dalle bollicine che coprono invece un 27,8% del totale. La denominazione più venduta è il Franciacorta, seguito dall’Amarone della Valpolicella. Analizzando la classifica per prodotto, troviamo sul podio per la categoria bollicine Prosecco DOC extra dry, Franciacorta extra brut e Prosecco Valdobbiadene Superiore brut e per i vini rossi Valpolicella Superiore Ripasso, Amarone Classico della Valpolicella e Primitivo di Manduria. L’interesse e il coinvolgimento della clientela femminile sono in crescita, torna il 7% delle volte in più in negozio rispetto agli uomini, più propensi ad acquisti sporadici e massivi.
Signorvino
www.signorvino.com