Testo di Gualtiero Spotti
Foto cortesia del ristorante Roteo
Negli ultimi tempi il lago di Como ha vissuto una ripresa gastronomica significativa, grazie alla presenza di numerosi indirizzi golosi cui prestare attenzione. Un trend che non si è interrotto e che, da pochi mesi, ha portato all’apertura di un boutique hotel con dodici stanze a Sala Comacina, il Musa, al cui interno si trova il ristorante Roteo con alla guida una copia di chef giovanissimi e originari del luogo, Robert Moretti e Matteo Corridori.
Il primo ha mosso i suoi primi passi in zona, negli alberghi lacustri, per poi volare fino a Dubai da Niko Romito, con un passaggio nelle cucine tristellate di Helene Darroze al Connaught londinese, dove, tra l’altro, abbondano i cuochi italici in stage e non. Il secondo, invece, è stato al Pomiroeu da Giancarlo Morelli e al The Gilbert Scott a Londra. Il Musa, albergo di proprietà di una famiglia australiana, e con poche stanze a disposizione degli ospiti, è l’ideale per una vacanza riservata e meditativa, fuori dai circuiti più battuti, ma non per queste sue caratteristiche non sa offrire anche una gamma completa di servizi che potrebbero fare invidia a strutture ben più titolate, anzi.
Il Gaia bar si concede una mixology di tutto rispetto con una serie di classici (Between the sheets, Old Cuban) e di signature dove rum, bourbon e gin sono sempre in buona evidenza, mentre la cucina del vicino Roteo solca i mari d’Oltralpe, con diversi riferimenti alla tradizione francese, in cui spesso si insinuano con grande piacevolezza i prodotti del lago attraverso tre percorsi degustazione che ispezionano il mondo vegetale, la selvaggina e, più in generale (con il menu principale) lo stile personale della coppia di cuochi.
Proprio quest’ultimo evidenzia l’approccio “libero” e creativo in cui l’audacia non manca, anche quando si tratta di affrontare preparazioni di tradizione, o quando si vuole rappresentare il gusto del Bel Paese. Mentre i Passatelli sono affumicati e vivono del brodo di vitello e del suo midollo, lo Spaghettone artigianale salernitano di Vicidomini gioca di contrappunti con il miso, la colatura di alici e il pepe Timut. Poi, il Lucioperca alla Wellington è figlio delle grandi cucine di un tempo ma si permette di giocare con le olive taggiasche, la liquirizia e le verdure più spigolose come il finocchio, e il Foie gras è invece accompagnato da lamponi e gelato al Parmigiano 24 mesi.
C’è anche posto anche per qualche intuizione esotica, per gli accenni di altre culture (Dulche de leche e sidro di mele, l’Anguilla allo yakitori, il Taco di patata), che rendono il viaggio esperienziale a tavola più variegato e divertente, con forse qualche dettaglio da affinare, ma con un approccio sempre interessante figlio di una curiosità nella combinazione di sapori.
Con scelte sicuramente ambiziose e che pongono le basi per una crescita da seguire nel tempo, visto che l’albergo ha aperto solo lo scorso anno. Nel frattempo, già domani con le celebrazioni per San Valentino, si può approfittare per scegliere uno dei tre pacchetti riservati a 12 coppie, con pernottamento, spettacolo di tango argentino, massaggio per due, colazione, welcome drink e, chiaramente, cena. Dove spiccano l’Orzotto con acetosella e agnello brasato, e il Riso all’orientale con salmone marinato e glassa ponzu.
Ristorante Roteo del Musa Hotel
Via Vincenzo Puricelli, 4
22010 Sala Comacina (Co)
Tel: +39 327 4418687
www.musacomo.com