Testo di Tania Mauri
Foto cortesia di Elio
All’interno dell’hotel The Hoxton di Roma ha aperto Elio, il nuovo ristorante firmato dalla chef Sarah Cicolini per celebra lo spirito della buona tavola.
Convivialità. Questo il mood del The Hoxton Rome, hotel dei Parioli con un bellissimo dehors e due ampie sale che invitano alla convivialità e allo stare insieme. Un vero salotto, aperto a tutti, ospiti e non, dove venire dalla colazione al dopo cena, compreso il brunch nel fine settimana. Tante novità per questo 2023 perché dopo la collaborazione con ‘Ino Panino presso lo snack bar Cugino – di cui vi abbiamo parlato qui – è arrivata Sarah Cicolini, chef e patron del ristorante SantoPalato e dell’enoteca con cucina Avanvera, che qui firma i piatti del ristorante Elio.
Sarah è ambasciatrice della cucina regionale più autentica, conosciuta per il suo sguardo giovane e innovativo che non disdegna le tradizioni ridisegnandole. Presso il The Hoxton propone un menu di cucina territoriale italiana mixata a idee moderne in grado di trasmettere l’atmosfera dei lunghi pranzi domenicali e delle tavole condivise. Con lei l’Head Chef Alessandro Stefoni che, insieme alla Cicolini, curerà le proposte food dei mesi estivi e invernali ispirate ai territori con ricette simbolo della cucina nostrana con un twist contemporaneo. Un format che rispecchia l’atmosfera del luogo e pensato per chi vuole divertirsi mangiando bene, proprio come si faceva in famiglia o con gli amici nelle aie o sotto il pergolato, nelle cene estive in cui la dimensione del tempo sfumava tra calici di vino, musica e cucina di casa.
Spiccano nel menu del pranzo e della cena alcuni tra i più noti signature di Sarah Cicolini tra cui i Supplì al telefono, immancabile sulle tavole di Romani e non, la fresca e gustosa Panzanella con l’aggiunta di tonno, passando per i primi piatti ideati ad hoc come Linguine, salsa di datterini e peperone giallo, alici marinate e peperoncino, un mix di gusti e colori incredibile, o la classica Pasta alla Melanzane, un must dell’estate italiana, fino ad arrivare ai dessert con il “morbidoso” Maritozzo con crema diplomatica, il re dei dolci romani proposto in una declinazione tutta nuova ma altrettanto gustosa.
Anche la carta brunch ha un’allure nostrano con piatti semplici, capaci di esaltare i sapori mediterranei attraverso un’attenta selezione della materia prima. Un esempio su tutti è un grande classico come la bruschetta, Pane con olio, aglio e pomodoro cuore di bue in formato extra large. Sì, perché ogni momento dell’offerta di Elio può stupire gli ospiti non solo con la cucina di Sarah Cicolini, ma anche con elementi distintivi e divertenti come maxi porzioni, maxi negroni e maxi dolci. Abbiam fatto alcune domande a chef Cicolini per capire meglio la nuova offerta di Elio e perché andare a provare i suoi piatti.
Come hai costruito i menu per Elio?
Come per SantoPalato, il primo dettame a fare da file rouge nel menu di Elio è la stagionalità applicata a una ristorazione di livello; e il secondo è rendere identitaria e riconoscibile la proposta gastronomica all’interno di un format internazionale come quello di The Hoxton, per consentire agli ospiti di provare una cucina tipica e peculiare che rimandi alla città in cui si trovano, in questo caso a Roma. Solitamente il format ristorativo negli hotel prevede club sandwich, hamburger e patatine come benchmark, io, invece, ho creduto nella possibilità di affiancare una cucina fatta in maniera ragionata a una proposta più internazionale e, per farlo, ho semplicemente importato la mia filosofia dentro The Hoxton, Rome.
Cosa ti aspetti da questa esperienza?
Mi aspetto una collaborazione fruttifera e duratura anche in futuro, che non si limiti solo al menu ma fornisca strumenti di lavoro diversi alla ristorazione d’albergo. La differenza è quella tra insegnare una ricetta o una tecnica: la tecnica è universale, la ricetta è interpretabile. Bisogna uscire dalla convinzione tutta italiana che mangiare in hotel sia un ripiego.
Il formato maxi di porzioni e dolci: da cosa è nata questa scelta?
È stata una richiesta esplicita della dirigenza a cui mi sono applicata con entusiasmo. Il menu to share invita le persone a tavola a condividere maggiormente ciò che si mangia e permette di assaggiare più piatti in contemporanea. È perfetto per gli indecisi e un invito a riscoprire la convivialità della tavola!
Quale piatto ti rappresenta di più da Elio?
Forse sono due. Uno è sicuramente il Supplì al pomodoro, l’altro è la Linguina con salsa di datterini e peperoni gialli, alici marinate e peperoncino. Il secondo non rappresenta solo la mia cucina, ma anche la sfida di voler rompere il pregiudizio su una verdura estiva tanto bistrattata come i peperoni. Al contrario di quanto si possa pensare, è un piatto delicato caratterizzato dai sentori dolci dei vegetali e quelli sapidi ma freschi delle alici, che sta riscontrando molti consensi tra chi si siede ai tavoli di Elio.
Raccontaci un piatto che ci consiglieresti di mangiare da Elio?
Il primo piatto che personalmente consiglio di assaggiare da Elio, anche in condivisione, sono le Linguine. La cucina italiana contemporanea, piacevole, che porta nel piatto i sapori puliti del cibo buono.
I drink di Elio
Elio si anima anche durante l’aperitivo attraverso una drink list ideata per accogliere gli ospiti in ogni momento della giornata e in grado di esaltare i flavours locali e gli spirits italiani come limoncello, vermouth, liquore allo zafferano, un’ampia selezione di vini naturali e un elemento nuovo quanto divertente, ovvero la fontana di Negroni by Elio che diventerà protagonista durante le feste con gli amici e le serate sulle note dei migliori dj set. Per chi desidera sperimentare nuovi signature tante le novità firmate dal bartender Simone De Luca e dal suo team, che propone una drink list ispirata ai giardini all’italiana attingendo ai profumi degli spirits nostrani interpretati nei diversi cocktail. Si parte con il Weber Collins miscelato con Liquore allo Zafferano, ingrediente simbolo della gastronomia meneghina; si continua con un Sour alla Sorrentina dai profumi mediterranei e agrumati di Italicus – Rosolio di Bergamotto e infine si approda in Costiera Amalfitana con un Melfi Spritz sulle note del Limoncello di Capri.
Lo stile Elio anche negli spazi
Lo spazio di Elio è luminoso e arioso, con piante che pendono dal soffitto, toni tenui, materiali naturali e gli iconici piatti in ceramica sulla parete opera dell’artista futurista Sante Monachesi. La grande cucina a vista domina l’ampia sala sormontata da un grande lucernario, dal quale scendono piante rigogliose, mentre le pareti, rivestite da una boiserie in legno, sono costellate di opere d’arte, parte della collezione del The Hoxton Rome e di stampe colorate con illustrazioni che ricordano le vecchie cartoline di mete vacanziere d’Italia. Lo stile ricercato, il mix di arredi vintage, la palette di colori caldi tra il rosso, giallo e verde salvia si mixano con materiali naturali, piante dai sapori mediterranei e restituiscono uno spazio estremamente curato dall’atmosfera intima e accogliente.
Ristorante Elio
The Hoxton Rome
Largo Benedetto Marcello, 220
00198 Roma (RM)
Tel: +39 06 9450 2727
www.thehoxton.com/it/rome/elio-restaurant