Testo di Gualtiero Spotti
Foto cortesia
La transumanza è l’antica pratica migratoria stagionale delle greggi dai pascoli collinari a quelli di montagna, o viceversa, e tradizionalmente si svolge lungo le vie naturali dei tratturi, su una fitta rete di sentieri a fondo naturale diffusa soprattutto nelle regioni centro meridionali, in particolare tra Abruzzo e Puglia.
Nel quadro della valorizzazione delle identità culturali territoriali e con l’ormai avviato processo amministrativo che ha condotto la transumanza a diventare Patrimonio immateriale dell’Umanità per l’Unesco (con la prospettiva di diventare presto Patrimonio materiale) hanno iniziato a farsi strada iniziative che puntano l’attenzione sul mondo dei pastori e delle greggi nell’ottica di promuovere un turismo slow che abbraccia anche le bellezze paesaggistiche, il viaggio esperienziale, i costumi e l’artigianato regionali, così come la gastronomia locale.
Capofila di questo progetto è la regione Abruzzo che nei giorni scorsi, tra metà luglio e metà agosto, ha organizzato la seconda edizione di TRA – La transumanza che unisce, un festival itinerante lungo tutta la dorsale del Gran Sasso d’Italia (e partendo da L’Aquila fino al Molise), con ospiti di prestigio come Goran Bregovic, che ha unito le sue musiche gypsy a quelle popolari dell’Orchestra del Saltarello nel concerto tenutosi il 14 luglio nel capoluogo di provincia.
Anche se poi la grande festa, più in linea con lo spirito della transumanza, si è svolta tra il 2 e il 4 agosto nell’incomparabile scenario naturale di Campo Imperatore, a 1600 metri di altezza. Qui, in una due giorni intensa all’insegna di canti e balli (ma dove si è parlato anche della ristrutturazione del cammino dei tratturi grazie, presumibilmente, ai fondi PNRR) si è vissuto l’arrivo serale di tutte le greggi negli stazzi allestiti per la notte e, il giorno successivo, la ripartenza delle pecore in un contorno di gioiosa festa e di mercato popolare con tanto di gustosi arrosticini, che da queste parti sono un must irrinunciabile perfettamente in linea con lo spirito street della transumanza, a fare da contorno.
Se da un lato rimane l’idea romantica di un viaggio lontano dai ritmi e dalle esigenze del vivere contemporaneo – che è giusto preservare e possibilmente sostenere perché possa sopravvivere alle logiche economiche dei nostri tempi – dall’altro c’è l’esigenza, soprattutto a livello istituzionale, di smuovere una nuova tipologia di turismo. E di mettere l’Abruzzo e le sue bellezze – materiali e immateriali che siano – sulle mappe del viaggiatore moderno in cerca di nuovi stimoli; come evidenziato dal presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri che si è prodigato a livello istituzionale per la buona riuscita della manifestazione e impegnato affinché la transumanza diventi uno dei momenti clou della programmazione territoriale.
Chissà che non possa essere l’occasione giusta per gettare uno sguardo più approfondito sulle delizie gastronomiche della regione. Se da un lato i maccheroni alla chitarra, gli arrosticini, le lenticchie e lo zafferano rimangono punti fermi ben conosciuti anche al di fuori dei confini territoriali, si fa strada anche una nuova generazione di cuochi da tenere d’occhio.
Tra questi il trentaduenne di origine brindisina Antonio Blasi nel ristorante Tamo di Spoltore, in una splendida terrazza con vista sulla costa abruzzese, e Pierluigi Antonucci del Don Evandro a Popoli, quarantenne con la passione per la pittura (suoi i dipinti che abbelliscono la sala) e autore di interessanti rivisitazioni moderne della cucina e dei prodotti della regione.
Tamo
Via del Mulino, 6
65010 Spoltore (PE)
www.tamoristorante.it
Tel:+ 39 085 496 2430
Don Evandro
Via Beato Nunzio Sulprizio, 11
65026 Popoli (PE)
Tel: +39 388 887 6858
www.donevandroristorante.it