Testo di Lodovica Bo
Foto di cortesia di Dropshot
C’è una cosa che stupisce subito del racconto di Attilio Galli ed è che non ha mai avuto nessun maestro a insegnargli quello che oggi porta nei suoi piatti. Colpisce parecchio questo aspetto, specialmente perché la sua è una cucina di tecnica, curiosità e precisione. Ma la ragione per cui non ha voluto seguire nessuna firma forse colpisce ancora di più: l’idea che seguire le orme di qualcuno potessero influenzare la crescita e lo sviluppo del suo gusto, impedendogli di trovare un suo stile unico. Una sfida sicuramente, la sua, con sé stesso e con il suo territorio, quello dell’alta montagna. Un modo molto coraggioso di prendersi le sue responsabilità e trovare sé stesso a tutto tondo. Un atto molto nobile, che si vede poco oggigiorno. Ecco che dalle vette delle Alpi giù fino alle terre del Giappone, un giovane chef sta lasciando il segno nella cucina di montagna. Nel cuore Valtellina, il ristorante Al Peršéf a Livigno si presenta come un laboratorio del gusto senza confini, dove il talento del giovane chef Attilio Galli ha dato vita a un’esperienza unica.
Una passione, quella di Attilio, per il Giappone, nata per il puro sapore gustativo. In un connubio audace tra sapori orientali e tradizioni montane, Al Peršéf non è solo un ristorante, ma un viaggio attraverso rotte culinarie inesplorate. Guidato dalla passione e dalla creatività di Galli, il locale offre tre menu degustazione distinti, ognuno con il suo carattere unico: dal tradizionale My Memories – My Way al vegetariano, VEG – Primo Passo e al più orientaleggiante Andata e Ritorno. Ma se le tre opzioni ancora non vi hanno soddisfatti, c’è ancora Liberamente, un menu di quattro portate scelte dallo chef mettendo insieme alcuni piatti degli altri menù, insieme ai commensali.
La cucina di Galli è un’opera d’arte in continua evoluzione, dove il Cervo danza con la salsa wasabi e il Fegato d’anatra fa coppia con il fungo koji. Un connubio di sapori stravaganti e coinvolgenti che sorprendono e deliziano i palati più esigenti. Il viaggio culinario di Galli non è stato guidato da maestri giapponesi, né da viaggi esotici, ma da una passione innata. Cresciuto tra le montagne della Valtellina e gli scenari suggestivi della Sardegna, Galli ha forgiato la sua cucina combinando la meticolosità nipponica con ingredienti di alta qualità provenienti principalmente dal territorio.
La creatività di Galli si esprime anche nella valorizzazione di ingredienti trascurati dell’arco alpino, come aghi di pino mugo, gemme di abete e linfa di betulla. Una cucina che abbraccia la sua tradizione con lo sconosciuto, guidata dai ricordi d’infanzia e adolescenza di Galli, trasformati in piatti di grande unicità. Ma Al Peršéf non è solo un regno di sapori inattesi; è anche un’esperienza avvolta da un’atmosfera intima e calorosa. Situato nell’ala dell’Hotel Sporting Family Hospitality, il ristorante offre solo sette tavoli e poco più di 20 coperti, garantendo un’attenzione personalizzata e un viaggio sensoriale esclusivo.
L’approccio di Attilio si riflette anche nella selezione di vini della cantina, un mix di grandi etichette e piccoli produttori locali. Ogni piatto è accompagnato da un calice scelto accuratamente dai sommelier, creando un percorso di wine pairing (ma non solo) che completa ed esalta ogni boccone.
Non mi resta che invitarvi a staccare per qualche giorno e dirigervi verso le suggestive montagne Valtellinesi facendo una tappa Al Peršéf. Qui, Guido, Sara, Attilio e il team vi daranno il benvenuto, offrendovi un’esperienza autentica dove la passione e l’impegno si uniscono per creare sapori decisi e divertenti.
Al Peršéf
Via Saroch, 1272
23041 Livigno (SO)
www.ristorantealperseflivigno.com