Testo di Luca Sessa
Foto di Insolita Trattoria
La tradizione culinaria fiorentina, e più in generale toscana, ha radici antiche e poggia su solide fondamenta che hanno permesso di far giungere ai giorni nostri ricette e sapori di grande intensità gustativa e forte impatto in quanto a riconoscibilità e identità. Piatti che sovente valorizzano ingredienti poveri impreziosendoli attraverso prolungate cotture per portare in tavola zuppe, quinto quarto e altri manicaretti che non temono confronti. La tradizione è quindi l’imprescindibile chiave di lettura necessaria per scoprire nella giusta maniera la storia gastronomica della città e della regione, ma c’è chi ha voluto affiancare anche un punto di vista contemporaneo a questo racconto, per aggiungere tecnica e idee a gesti e pensieri ancestrali, riuscendo a tracciare una nuova e inusuale strada.
“All’Insolita Trattoria niente è come sembra”. Allontanandosi dalla pletora di insegne che contraddistinguono la mappa gastronomica del centro città e procedendo in direzione Coverciano, ci si può imbattere nell’Insolita Trattoria, storico indirizzo che dal 1952, con il nome di Antica Trattoria Tre Soldi, dona continuità alla tradizione culinaria della città con piatti che rispettano le ricette di un tempo. Da alcuni anni però la proposta è divenuta più intrigante grazie al cambio di passo voluto da Lorenzo Romano, classe 1989, ultima generazione di una famiglia di ristoratori. “Ho preso la tradizione e l’esperienza da mio nonno, ci ho aggiunto la passione di mio padre, un pizzico della mia follia e ho creato l’Insolita Trattoria. Porto avanti una cucina quasi surrealista – spiega Lorenzo – libera da schemi e limiti. Il fatto di essere autodidatta mi ha dato la possibilità di costruirmi un percorso del tutto personale, non legato alle tecniche tradizionali ed agli usi classici”.
Che la cucina di Lorenzo sia fuori dagli schemi lo si evince già dal nome del locale situato in viale Gabriele D’Annunzio, che nel corso degli anni è cambiato in Insolita Trattoria a riprova di come proprio la ricerca dello stupore e la sfida alle percezioni visive siano le chiavi di lettura del nuovo corso iniziato alcuni anni fa, rompendo una tradizione che durava da 70 anni. Già, perché visitare oggi il ristorante significa cimentarsi con una nuova visione gastronomica che punta sulla ricerca di preparazioni e accostamenti inusuali che inducano il commensale a rivedere le proprie certezze in tema di percezioni visive. “Scegliere la nostra Unconventional Experience significa non sapere cosa si andrà a mangiare: il cliente verrà lasciato libero di scoprire gli ingredienti senza alcun tipo di condizionamento; infatti, i piatti vengono raccontati solo dopo l’assaggio per svelare materie prime e tecniche di cottura utilizzate” sottolinea Lorenzo.
Abbandonati quindi i canoni della tradizione (ma non dimenticati né rinnegati, come dimostra la pasta spadellata preparata seguendo la ricetta del ’52), con Lorenzo la Trattoria Tre Soldi ha imboccato con decisione la strada di un divertissement gourmet, con piatti insoliti. L’ultima scommessa in ordine temporale è rappresentata dal menu di pesce, ideato e strutturato senza ricorrere ad alcun prodotto proveniente dal mare, un percorso in cui ogni portata richiama visivamente i classici della cucina marinara, ma in realtà è realizzata con ingredienti vegetali e di terra. “Ci sentiamo forti della nostra capacità di elaborare il cibo in maniera diversa da quella canonica, affrontando la sfida rappresentata dal voler metaforicamente portare il mare a Firenze”. Un percorso di 5 portate che mette in luce una grande capacità tecnica che, fortunatamente, non è fine a sé stessa ma viene messa al servizio del gusto, per riuscire realmente a sorprendere il palato.
Senza voler svelare il “trucco”, perché significherebbe rovinare l’esperienza ai futuri clienti, possiamo dire che la rappresentazione visiva del mare è pienamente centrata, e che alcune soluzioni gustative sono davvero sorprendenti, come nel caso delle Linguine allo scoglio con vongole e bottarga e del Polpo, un grande classico della bella stagione riproposto utilizzando esclusivamente materie prime decisamente autunnali, senza dimenticare l’antipasto con Finte cozze, cannolicchio e capesante, che evidenza l’estrema conoscenza di consistenze e caratteristiche degli ingredienti per realizzare adattamenti mai forzati. “È il modo che abbiamo scelto per giocare con i clienti, coinvolgendoli in una esperienza inusuale che lega il palato al cibo senza alcun tipo di condizionamento, procedendo alla scoperta di sensazioni, consistenze e intensità di gusto del tutto originali”.
Insolita Trattoria Tre Soldi
Viale Gabriele D’Annunzio, 4r
50135 Firenze (FI)
Tel: +39 055 679366
insolitatrattoria.it