Testo di Barbara Marzano
Foto di cortesia di Viva il Bistrot
Pare che il 2023 sia stato, e sarà di certo, una buona annata per la Sicilia. Non è solo una supposizione, ma Noto e dintorni, tra ex conventi restaurati e palazzi storici riadattati hanno richiamato l’attenzione da oltre oceano con un nuovo scorcio, come già anticipato dal setting spettacolare della miniserie americana White Lotus. E se queste sono le premesse che fanno già schizzare le prenotazioni estive sull’intera Isola, a dare il colpo finale è la nuova apertura di Viva il Bistrot, l’ultima avventura sicula firmata da Viviana Varese dentro il Palazzo Nicolaci di Noto. Ma qual è il biglietto da visita di questa chicca?
Viviana: “Cucina mediterranea apparentemente semplice, immediata e gioiosa, come lo è l’ambiente in cui vive, un palazzo storico del 700”.
I compagni di viaggio in questo “entourage” mediterraneo, inaugurato il 6 aprile, sono la resident chef Ida Brenna e Matteo Carnaghi, con i quali Viviana ha avviato VIM Group, la società che li impegna nello sviluppo dei progetti siciliani. Questa volta, infatti, non si tratta del classico bistrot, ma di un progetto dotato di una certa ambizione.
Viviana: “Parliamo di un posto bello, semplicemente democratico, capace di avvicinare le persone. D’altronde abbiamo scelto il palazzo più importante di Noto, che fa già un buon numero di coperti e che di fatto è un punto di ritrovo”.
Forse allora non esiste solo il mal d’Africa, ma anche il mal di Sicilia, perché è di questa terra che Viviana Varese non riesce a fare a meno. È qui che, ben prima del Bistrot, ha aperto W Villadorata Country Restaurant, il ristorante del brand Viva Viviana Varese all’interno dell’incredibile Country House Villadorata, già disegnato con la stessa tavolozza di tinte mediterranee di Viva il Bistrot: luce intensa, un caleidoscopio di colori e aria intrisa di agrumi. Ma gli ingredienti di questa nuova apertura quali sono?
Viviana: “Melanzana, basilico, pomodoro, limoni. Questi sono il DNA, ma anche la firma di tutto ciò che è VIVA. Sono nata in una terra piena di agrumi, la Costiera Amalfitana, e qui ovunque ti giri ritrovi arance e limoni in quantità. È come stare a casa”.
E l’onda mediterranea continua anche nei piatti, di tradizione siciliana, ma anche di tutto quello che circonda quest’Isola. Verdure e pesce sorpassano la proposta della carne, presente ma contenuta, con un ampio panorama ricco di prodotti locali e presidi Slow Food, agrumi ed erbe aromatiche. L’idea, infatti, non è quella di avere influenze o contaminazioni da parte di altre culture, ma di essere liberi di usare ingredienti del Mediterraneo a piacimento, in una terra che tendenzialmente è stata colonizzata da tanta diversità.
Viviana: “Non avevamo certo intenzione di fare una cucina tipica della zona. Abbiamo deciso di abbracciare il Mediterraneo per tutto quello che è, dalla Sicilia alla Croazia, dalla Spagna al Marocco, ecc. Un incontro con tutto quello che è Mediterraneo”.
C’è da aspettarsi un Cous cous di Mazara del Vallo ma con origini marocchine, hummus di ogni genere per le preparazioni medio orientali e altre sfumature culturali. E la cantina non lascia di certo a bocca asciutta. La carta creata dalla sommelier Valentina Rizzi crede in questo incontro mistico con il Mediterraneo e rimpolpa la proposta con un 70% di vini siciliani, per lasciare spazio anche a etichette appartenenti a Spagna, Grecia, Marocco, Croazia, Israele e a tutti i territori bagnati dal Mediterraneo.
Qui vige una filosofia chiara però: il contenuto conta quanto il contenitore. Se la scelta di Palazzo Nicolaci è stata a dir poco mirata – e azzeccata – lo è stata anche la collaborazione con la galleria d’arte Spazionoto di Paolo Perrelli.
Viviana: “Anche il tempo passato qui è importante e ci piace l’idea di poterlo rendere ancora più esperienziale: i clienti che siederanno al tavolo potranno sfogliare su un tablet le opere della galleria, con la possibilità ovviamente di comprarle. E perché no, di vederle dal vivo se presenti nei piccoli allestimenti all’interno del ristorante.”
E così, a contorno di questo pasto mediterraneo, dentro un palazzo settecentesco arredato con uno stile anni 60, viaggiano anche arte e cultura. Nulla di meglio di cui cibarsi.
VIVA IL BISTROT
Via Rocco Pirri, 19
96017 Noto (SR)
Tel: +39 334 7933384