Testo e foto di Luca Martinelli
“Il fagiolo è un prodotto simbolico associato all’idea di sobrietà, perché è una coltura che può svilupparsi anche in un contesto povero di risorse e ha caratteristiche nutritive che lo rendono un perfetto sostituito delle proteine animali. In più, come dimostrano la Piana di Lucca e tutta l’Italia, è un esempio perfetto di biodiversità” ha detto Marco Del Pistoia, già fiduciario della Condotta Lucca, Compitese, Orti Lucchesi di Slow Food, aprendo il primo appuntamento di “Aspettando Slow Beans”, quattro conferenze e altrettante cene conviviali nei comuni della Piana del cibo (Altopascio, Capannori, Lucca, Porcari e Villa Basilica), quattro appuntamenti settimanali dedicati al cibo locale “buono, pulito e giusto” e ai legumi in particolare.
La rassegna è iniziata venerdì 5 novembre – parlando di transizione ecologica in agricoltura con gli interventi di Gianluca Brunori, dell’Università di Pisa, e Paolo Barberi, della Scuola Sant’Anna, e accompagnerà il territorio fino ad arrivare all’appuntamento con “Slow Beans”, la due-giorni dedicata ai presìdi e alla Comunità del Cibo di Slow Food nate intorno ai legumi. Nel 2021, infatti, la manifestazione che è nata dieci anni fa nella Piana di Lucca e che ha ormai assunto un carattere nazionale, torna a casa.
L’evento è in programma per sabato 4 e domenica 5 dicembre nell’area del Mercato coperto, a Marlia (LU), che già ospita il mercato contadino del sabato. La mostra mercato, in programma nelle due giornate tra le 10 e le 19, ospiterà “leguminosa”, cioè uno spazio dedicato all’esposizione, degustazione e vendita a cura delle Comunità di produttori della Rete Slow Beans, ma anche i produttori del Mercato di Marlia e degli altri mercati contadini della Piana e quelli di Cooperative di Comunità.
La due giorni vedrà anche la presenza di una Enoteca, a cura di Lucca Biodinamica, di una Elaioteca (a cura del gruppo olio di Slow Food Toscana con gli olii Presìdio Slow Food), di una birreria con birre artigianali del territorio, di uno spazio Street Food e di un’Area Kids (laboratori e giochi sui legumi a cura del gruppo educazione della Condotta Lucca, Compitese e Orti Lucchesi). Al Mercato di Marlia ci sarà anche un’area Incontri, che ospiterà conversazioni e presentazione di progetti.
“Slow Beans 2021” è figlia di una manifestazione nata nel 2010 quasi per gioco: perno dell’edizione erano infatti le Fagioliadi, una competizione che permetteva di scoprire la biodiversità, raccontare i territori, incontrarsi. La sua essenza deriva però da uno dei prodotti più rappresentativi di un territorio che vanta quasi 20 ecotipi diversi di legumi.
In questi dieci anni Slow Beans si è evoluta, coinvolgendo sempre di più i produttori e diventando una vera e propria Comunità, dove i partecipanti si sentono in famiglia e le relazioni hanno preso il sopravvento sull’aspetto fieristico. Anno dopo anno la Rete si è allargata e la manifestazione, l’incontro per eccellenza dei produttori di legumi tradizionali, è diventata itinerante andando ad incontrare altri territori che ci hanno accolto, immergendosi immediatamente nello spirito del gruppo fatto di solidarietà, scambio, conoscenza e convivialità.
La rete Slow Beans nasce e lavora per la salvaguardia della biodiversità dei legumi e per l’incremento del loro consumo. La sfida è riportare sulle tavole questo importante alimento, perché i legumi, trascurati nei decenni del boom economico in quanto “cibo povero”, sono ora al contrario riconosciuti come elemento imprescindibile in una dieta che aiuti a vivere a lungo e in salute: ricchi di antiossidanti e fibre, privi di colesterolo, aiutano a prevenire malattie cardiovascolari e diabete. Una dieta ricca di legumi fa bene anche all’ambiente: richiede poca superficie coltivata e la migliora, grazie a radici che ospitano in simbiosi dei rizobi capaci di trasformare l’azoto dell’aria in concime. E ancora, dato che i legumi sono prodotti a basso costo, vengono considerati anche dalla FAO alimenti fondamentali per combattere la fame nel mondo.
I prossimi appuntamenti con “Aspettando Slow Beans”
Venerdì 12 novembre, dalle 17.30. A Lucca, al Baluardo San Paolino, si terrà la tavola rotonda “La ristorazione collettiva”. Dopo i saluti dell’assessore Gabriele Bove e del presidente della Piana del Cibo Giorgio Dalsasso, interverranno Barbara Nappini (Presidente Nazionale Slow Food), Claudia Paltrinieri (Presidente FOODINSIDER), con Alessio Ciacci come moderatore. Si parlerà, tra l’altro, delle esperienze di Cir Food, Dal Monte Ristorazione e Qualità&Servizi. Al termine, cena a tema alla Locanda Buatino (Borgo Giannotti, 508 – Lucca).
Venerdì 19 novembre, dalle 17.30, a Porcari, presso la Fondazione Lazzareschi, ci sarà la conferenza “Stili alimentari e consumo responsabile della carne, l’importanza dei legumi”. A dare il via all’incontro sarà il consigliere della Piana del cibo Francesco Funaioli. Quindi sarà la volta della naturopata esperta in nutrizione consapevole Daniela Iurilli e del life e motivational coach Max Monaco. Per la cena a tema ci si sposterà all’Osteria da mi’pa’ di Gragnano (via della Chiesa, 65).
L’ultimo appuntamento è fissato per il 24 novembre, sempre alle 17.30, ai Vivai Favilla di Lucca, con il saluto del consigliere della Piana del cibo Michelangelo Becagli. Tema del pomeriggio saranno “Biodinamica e agroecologia”, con gli interventi di Maria Grazia Mammuccini e Saverio Petrilli, moderati da Fabio Pracchia. Cena a tema all’Osteria il Mecenate di Lucca.
Le foto che accompagnano l’articolo raccontano 4 piatti cucinati da Cristina Taddeucci e proposti in occasione della prima cena di “Aspettando Slow Beans”. Crema di fagiolo cannellino di San Ginese con fegato di merluzzo. Fagiolo rosso lucchese in insalata con cipolla e aringa affumicata. Tagliolino in brodo di fagiolo rosso lucchese. Baccalà arrostito con cece piccolo lucchese. I legumi utilizzati sono quelli delle aziende agricole Al Podere di Rosa e Guido Favilla, entrambe aderenti alla rete di LuccaBiodinamica.