Testo di Tania Mauri
Foto cortesia di De Zhuang
A Roma ha aperto De Zhuang, il locale dove preparare sapori e profumi d’Oriente in un brodo caldo condiviso.
Da pochi mesi a Roma ha aperto, poco lontano dalla riqualificata Piazza Vittorio, un nuovo ristorante, De Zhuang, che propone uno dei piatti più tradizionali della cucina cinese: l’hot pot. Che cos’è l’hot pot? È un modo originale tutto cinese di condividere il pasto cucinandolo sul momento. Si tratta di una pentola di brodo bollente posto al centro del tavolo dove poter cuocere tanti ingredienti – carne, pesce, tofu, verdure – a cui aggiungere salse di diverso genere (non solo la classica salsa di soia o agrodolce) per dare ancora più gusto.
Nasce come cucina povera, quella dei marinai che nei porti trovavano ristoro con un buon piatto caldo anche se spesso significava riutilizzare gli scarti, concetto oggi molto in voga. Inoltre, questa modalità di cottura ha anche funzioni benefiche perché, tramite i suoi brodi bollenti e talvolta piccanti, libera il corpo dell’umidità trattenuta, soprattutto, e per assurdo, nelle stagioni calde.
Un modo originale di cucinare che sta conquistando i palati più curiosi anche grazie al rito di condivisione del cuocere insieme a tutti i commensali, un po’ come si fa per la Bourguignonne, la Raclette, la Fonduta o la Bagna Cauda! L’idea di questo locale è di Giorgia Chen, figlia di ristoratori cinesi, ed è nata dai tanti viaggi fatti e a una certa cultura culinaria che si è costruita tra le varie cucine internazionali. “Degustare questa specialità è semplice e molto divertente” ci spiega. La prima volta però non è così immediato, necessità di un minimo di spiegazione per capire cosa e come fare, ma poi ci si entusiasma facilmente una volta capito il procedimento.
Per l’hot pot essenziale è la scelta della pentola e del brodo, che solitamente sono due, uno a base di carne e uno vegetale (c’è anche quello con i funghi porcini ideale per un’esperienza vegetariana), piccante e non. “Abbiamo sei gradi di piccantezza fino a un massimo di 75°C. L’intensità è data dall’olio del grasso animale, tutto fatto in casa, brevettato e registrato dalla casa madre come “Il grado di piccantezza del Signor Lu” racconta Chen.
La pentola viene posta in un apposito “contenitore” al centro del tavolo e portata a ebollizione grazie alle piastre elettriche. I commensali possono scegliere tra diversi ingredienti: carne (maiale, manzo, pollo, anatra o agnello, qualche interiora, zampe di gallina, trippa e lingue di anatra), pesce (crostacei o molluschi), vegetali (cavolo, cavolfiore cinese, pack choi, spinaci), tofu, spaghetti di soia e gnocchi con patate rosse cinesi, tutto in monoporzioni.
I diversi elementi vengono “tuffati” nel brodo bollente e cotti con tempistiche diverse e brevi. Quando sono pronti si prendono dalla pentola con le bacchette con un mestolo e si intingono nelle salse: satay, di sesamo, d’ostrica, di arachidi, di soia, universale, piccante solo per citarne alcune.
Tutti gli ingredienti sono di primissima scelta e si possono abbinare secondo il proprio gusto. Il menu propone anche ottimi piatti della tradizione già cotti (involtini, riso saltato con manzo o uova e ravioli) e dolci, a partire dalla gelatina con frutta cinese che aiuta a sgrassare la bocca. Tante anche le bevande da accompagnare.
La sala, dagli spiccati arredi orientali e nei toni del rosso, ospita fino a 80 coperti con alcuni tavoli più riservati che rappresentano la vera eccezione dello spirito dell’hot pot, nato invece per condividere.
De Zhuang è un’esperienza diversa, autentica e giocosa da provare almeno una volta nella vita.
De Zhuang
Via di San Vito 15/16
00185 Roma (RM)
Tel: +39 06 57297420
www.dezhuangofficial.com