Testo di Gualtiero Spotti
Foto di Stefano Borghesi
A un’ora circa da Istanbul, sul lato orientale del Bosforo e in una zona collinare dove dominano i boschi, tra il Mar di Marmara e il Mar Nero, si trova uno dei boutique hotel turchi più belli e completi. Non a caso è un’ambita destinazione fuori porta per chi vuole evadere dal traffico e dal turbinio quotidiano dell’antica Bisanzio o per chi cerca invece il luogo tranquillo in mezzo alla natura e con un tocco di romanticismo quasi provenzale per convolare a nozze. Casa Lavanda è il gioiello di ospitalità della famiglia Şen, che qui abita, all’interno di una tenuta dove dominano ampi spazi verdi, ma non mancano una piscina, una Spa e un negozio per acquisti ricordo in chiave country, sempre a disposizione degli ospiti.
È un luogo meditativo e di relax, certo, ma a che a dire il vero cela un lato gastronomico tutt’altro che marginale e di grande soddisfazione. Qui Il cuoco è il simpatico e brillante Emre Şen, padrone di casa impeccabile e autore ai fornelli di una cucina quanto meno inaspettata, che si nutre di incursioni mediterranee e vicine all’Italia (una delle sue esperienze formative è stata a La Ciau del Tornavento, in Piemonte), ma dove non si dimenticano le migliori materie prime locali e stagionali che arrivano da ogni angolo della Turchia.
Come i pregiati gamberetti che arrivano da Alessandretta (iskender), i formaggi del caseificio Tangala nel sud del Paese, le farine di grani antichi che raccontano le produzioni di piccole città sconosciute quasi ai confini con l’Armenia (come nel caso di Kars) e l’olio di coltivazioni che si affacciano sul mar Egeo a nord di Smirne.
I tempi dettati dalle stagioni però a Casa Lavanda vengono rispettati con rigore, e pur approfittando di una estensione territoriale – quella turca – che permette di avere prodotti per buona parte dell’anno grazie al clima mite di molte regioni, il tardo autunno in dispensa parla sempre la lingua del bosco e delle colline circostanti. Tra cui funghi li raccoglie lo stesso Emre spesso in compagnia dell’esperto cercatore di funghi Jilber Barutçiyan (autore di libri sull’argomento) e i tartufi, il prodotto forse più amato dal cuoco e sicuro retaggio del suo antico passaggio nelle Langhe.
Anche se in quest’angolo di Turchia il pregiato bianco non si trova ed è di esportazione, non crea problemi la reperibilità di quello nero, di buona qualità. Una passione, quella di Emre, che lo ha portato perfino a essere conosciuto presso gli appassionati turchi di cucina come truffle man e a organizzare un menu degustazione dedicato al fungo ipogeo.
Al ristorante, elegantemente arredato e diviso in due villette separate unite dalla cucina, i Manti locali – quei piccoli ravioli ripieni di carne, conditi con yogurt e a volte con spezie o erbe (va ricordato che come i gözleme sono un classico dello street food turco) – diventano come per magia ravioli all’italiana, con la pasta fatta in casa (stesso discorso per tagliatelle, pappardelle e agnolotti) e conditi con un classico ragù, magari alla bolognese.
Gli incroci con l’Italia poi continuano con le mozzarelle che arrivano da un vicino allevamento di bufale e il pesto ricavato dal basilico che cresce nell’orto curato personalmente da Emre, ma non mancano le soddisfazioni anche per chi vuole frequentare i prodotti locali applicati a una cucina dal gusto un po’ internazionale e che attinge a molte culture.
Certamente, se lo stomaco lo permette, la colazione di chi sosta nelle camere del resort può essere quella solida, ricca e senza limiti, della tradizione turca. Altro che brioche e caffè (che pure si possono ordinare), qui va in scena all’occorrenza la classica colazione dei campioni, che raccoglie in ordine sparso tè o caffè turco, salumi e formaggi, olive e verdure, marmellate e uova, frutta secca e miele, e varie tipologie di lievitati, in una tavola imbandita con l’idea della condivisione. Una piacevole scoperta a pochi chilometri da Istanbul.
Casa Lavanda
Seçkin Sk No.2 – Ulupelit
Tel: 0216 736564041
www.casalavanda.com.tr