Testo di Luca Sessa
Foto di Bar Sota
Il nuovo corso di via della Frezza, nel Rione Campo Marzio a Roma, continua a esser caratterizzato da grande vivacità: dopo l’apertura di Ninù e del Bulgari Hotel con la firma gastronomica di Niko Romito, un progetto moderno e intrigante nelle idee e nella forma contribuisce all’arricchimento di una strada rivitalizzata e valorizzata da chi quotidianamente la frequenta. Bar SOTA è la nuova finestra sul mondo che consente di scoprire i sapori di altre latitudini grazie a una proposta orgogliosamente costruita sul sempre valido concetto del “tutto fatto in casa”. “L’idea di creare questo spazio nasce dal desiderio mio e di mio marito Filippo d’avere un posto nel quale poter gustare tutte le cose buone scoperte in giro per il mondo nel corso dei viaggi fatti negli ultimi anni. Con il supporto di sua sorella Maria Cecilia e di suo fratello Guglielmo seguiamo ora l’evoluzione del nostro progetto che punta sulla valorizzazione del comfort food” ci confida Francesca Zupi, moglie e socia di Filippo Calabresi, già conosciuto nell’ambiente per la sua esperienza da produttore e distributore (do.t.e. e altrivini) nel mondo del vino.
Comfort food di qualità da gustare in un ambiente multifunzionale che unisce le altre passione di Filippo e Francesca: spazio quindi non solo alla gastronomia ma anche all’arte, al design, alle novità editoriali e all’abbigliamento per valorizzare tutte le forme d’espressione. Bar SOTA è infatti l’ultimo tassello di un progetto ad ampio respiro, partito a febbraio 2022, e rappresentato anche dal Sota Store, dove poter acquistare pezzi vintage e sneakers, ma anche orologi, abbigliamento e ceramiche, e un secondo spazio, un vero e proprio archivio per l’esposizione di collezioni storiche (aperto solo su appuntamento). L’apertura di Bar SOTA ha permesso quindi di chiudere il cerchio e completare il percorso evolutivo focalizzato sul concetto di “State Of The Art” (acronimo di SOTA). Un luogo dallo stile originale, accogliente e inclusivo, il cui restyling è stato curato dall’architetto Andrea Branca del Brancalab, che ha creato su misura i vari elementi che caratterizzano l’ambiente.
“Amiamo tutto ciò che è comfort food, spaziando tra le varie culture gastronomiche” sottolinea Maria Cecilia. A conferma di quanto raccontato c’è un menu che punta su smash burger, bun, hot dog e sandwich per proporre sapori stagionali, certificando l’elevata qualità dei vari lievitati realizzati nella cucina attigua. “I nostri must sono il Bacon cheese (naturalmente in versione smash), la versione con il Pollo alla cacciatora e il Sandwich (preparato al momento) con vitello tonnato e puntarelle”.
Il rapido successo riscosso tra residenti, turisti e addetti ai lavori ha “costretto” i ragazzi ad aprire due sere in più a settimana rispetto a quanto preventivato e ha permesso di accelerare il processo evolutivo della proposta gastronomica, introducendo anche i lievitati e gli sfogliati dedicati alla prima colazione. Entra qui in scena Pablo Marinaro, volto noto della scena romana grazie alle precedenti esperienze da Marigold, Forno Conti e Retrobottega, che ha messo a punto la produzione di croissant, pain au chocolat, pain suisse e altri prodotti. “Ho sposato il progetto perché mi è stata data la libertà di poter costruire una proposta personale, che rappresentasse la mia idea di colazione, rispettandone naturalmente la valenza culturale che ha nel nostro paese”.
La rivoluzione gastronomica di Bar SOTA è rappresentata da alcune scelte rivelatesi vincenti: dalla proposta di caffetteria che affianca al classico espresso la miscela pensata dalla torrefazione IALTY di Barolo, alla selezione di succhi, kombucha e birre di Rebels e i cocktail realizzati in esclusiva da Fischio, passando per la coraggiosa opzione del vino in lattina che ha però riscosso grande successo. Proposte che hanno rapidamente vinto la ritrosia della clientela, consentendo di far scoprire e apprezzare un nuovo modo di bere, divertente e contemporaneo.
Accogliere l’arte resta però il mantra del progetto, e quindi la cucina intesa come espressione artistica resta uno degli elementi cardine del Bar SOTA, che diviene un pop up grazie al calendario di eventi e collaborazioni che arricchiscono la proposta gastronomica. Alle varie giornate e serate già organizzate e svolte nei primi mesi di apertura, si aggiungono nuovi appuntamenti che coinvolgono molte realtà di riferimento della scena romana, nazionale e internazionale.
Due le modalità disponibili: kitchen takeover per gustare lungo tutto l’arco della giornata i piatti degli ospiti, dining club per prender parte a cene esclusive. I prossimi eventi da segnare in agenda per aprile sono quelli di sabato 6 con i ragazzi di Bar SOTA ospiti di Dogma a Parigi, di venerdì 12 e sabato 13 per un doppio appuntamento (dining club e kitchen takeover) con Alfio; spazio poi a Octavin per il dining club di giovedì 18 e chiusura domenica 28 con Affari Spenti. Nuovi protagonisti a maggio: nel corso del mese si alterneranno Balin con il dining club di giovedì 9, Buns con la kitchen takeover di martedì 14, e infine Mani e Vini e Stilla per le due cene di domenica 19 e domenica 26.
Bar Sota
Via della Frezza, 55
00186 Roma (RM)
Tel: +39 06 6922 1898
www.barsota.it