Testo di Letizia Gobio Casali
Foto cortesia di Alta Badia
Sarà una stagione tutta da gustare in Alta Badia, tra piste e soste gourmet. Nei giorni scorsi una delegazione della zona, composta da Roberto Huber e Andy Pertot – rispettivamente direttore e presidente di Alta Badia Brand – oltre a Michil Costa dell’hotel La Perla di Corvara, ha presentato a Milano le iniziative dedicate agli sciatori più golosi (o baciati da un metabolismo miracoloso) a partire dal prossimo 11 dicembre. Sarà in quella data, infatti, che debutterà il primo Gourmet Ski Safari, un tour che porta l’Alta cucina in alta montagna.
All’interno di baite sopra i 2000 metri, infatti, gli sciatori avranno la possibilità di degustare le creazioni di giovani chef tra i più promettenti d’Italia. Al rifugio Ütia de Bioch, Simone Cantafio, appena incaricato di dirigere la cucina stellata de La Stüa de Michil a Corvara, offrirà la Lasagna di Mamma Patty, composta da sfoglie di sedano rapa e ragoût di capriolo al profumo di ginepro, tuorlo d’uovo grattugiato e scaglie di rapa croccanti; al Club Moritzino Marco Martini dello stellato Marco Martini Restaurant, nella Capitale, preparerà la Tagliatella di seppia all’amatriciana mentre Alberto Faccani del Magnolia Ristorante, 2 stelle Michelin a Cesenatico, proporrà – al rifugio Ütia I Tablá – la Guanciola di maialino fondente, sedano rapa e mela all’aceto di miele.
Agli chef partecipanti, che presenzieranno per dialogare con la clientela, è stato chiesto di creare i piatti ispirandosi ai migliori prodotti del territorioe riducendo gli sprechi. Un’attenzione alla sostenibilità che, ha precisato Roberto Huber, si lega alla vicinanza delle Dolomiti, tutelate come patrimonio Unesco dal 2009, “Il che per la regione è sia una fortuna sia una responsabilità”. Per tutta la stagione, inoltre, in 8 rifugi verranno offerti altrettanti piatti creati da chef stellati: al Jimmy sarà possibile assaggiare l’ Agnello, patate, prezzemolo e sommacco inventato da Matias Perdomo del milanese Contraste, mentre al rifugio Pralongià di San Cassiano va in scena il Filetto di cervo marinato nel whisky, topinambur e salsa ai mirtilli rossi e cioccolato fondente di Davide Caranchini di Materia (Como).
E non si scende di livello altrove, con preparazione elaborate da talenti come Paolo Griffa del Petit Royal di Courmayeur, da Riccardo Gaspari del vicino San Brite di Cortina, da Caterina Ceraudo di Dattilo a Stromboli e da Riccardo Agostini, chef de Il piastrino di Rimini. Per assaggiare queste specifiche portate i clienti dovranno sedere a uno speciale Chef’s Table allestito sulle terrazze dei rifugi citati, in modo da godere di un’esperienza esclusiva in tutta sicurezza. Dalla sciolina all’acquolina il passo non è mai stato così breve.
E dato che alcuni possono preferire un bicchiere di vino pregiato a un piatto stellato, ecco che in 6 date, tra dicembre e marzo (14 dicembre, 11 e 25 gennaio, 15 febbraio, 8 marzo e 5 aprile), ritornerà Sommelier in pista, appuntamento che abbina alla degustazione di alcuni tra i più pregiati vini dell’Alto Adige una sciata in compagnia di un sommelier professionista e di un maestro di sci. Peraltro alcuni degli stessi insegnanti di sci, opportunamente formati, fungeranno da wine ambassadors, spiegando agli ospiti dei rifugi le specificità dei vitigni e dei vini locali. Si chiude in bellezza, infine, con la Roda dles Saus, la settimana della cucina ladina (dal 13 al 20 marzo 2022), durante la quale sperimentare le ricette locali della nonna. Nei prossimi mesi, insomma, grazie all’ormai tradizionale connubio tra sport e buona cucina, sarà difficile non convincere anche il più morigerato degli sciatori a sperimentare almeno una tra le mille delizie dell’Alta Badia. Una discesa nel piacere all’insegna del motto: “S(c)i, lo voglio”.
Per informazioni: www.altabadia.org