Testo di Luca Sessa
Foto di AlPasso Food
C’erano un economista, un ingegnere e un bancario: può sembrare l’inizio di una barzelletta, invece è il fondamentale incipit che ha permesso di ideare e lanciare il progetto “AlPassoFood”. Una storia nata a Roma e nella sua provincia, grazie all’amore per il cibo sano e genuino di Max ed Emmanuel, fratelli gemelli, economista il primo, ingegnere il secondo, che partendo dalla loro abitudine di relazionarsi con piccoli produttori locali hanno pensato di superare le difficoltà legate alla pandemia e all’assenza di lavoro creando una start-up che si occupa di distribuzione di prodotti alimentari.
“Siamo da sempre abituati a rifornirci presso piccoli produttori locali e quindi durante il periodo di lockdown, trovando difficoltà a soddisfare la nostra richiesta non essendo tutti i produttori attrezzati con mezzi propri per la consegna a domicilio, abbiamo avuto l’idea di creare noi una società di distribuzione dei loro prodotti” ci confida Max. “Viviamo nella periferia romana e una volta la settimana acquistavamo frutta e verdura direttamente dai produttori. A causa del lockdown molti sono rimasti disorientati e non sapevano come poter distribuire i loro prodotti e abbiamo quindi pensato di creare un portale, inglobare tutti i produttori e poco alla volta il progetto è cresciuto”.
E così, trovato il terzo socio (il bancario), i ragazzi si sono lanciati in questa sfida che ha permesso loro anche di far fronte alla carenza di lavoro (Max gestiva un B&B) per perseguire un obiettivo ben preciso: “Vogliamo far cambiare il modo di mangiare, vogliamo abituare le persone a cercare e acquistare solo cibo sano e genuino”. Dopo il lancio nella prima fase, i ragazzi hanno cercate di ampliare la rete di produttori da coinvolgere, per cercare di intercettare il crescente interesse dei consumatori nei confronti dei prodotti di qualità, di nicchia. Col tempo il numero dei produttori che hanno aderito all’iniziativa si è quindi ampliato, così come il numero dei prodotti offerti. I produttori hanno presentato altri produttori, tutti accomunati dalla passione per il proprio lavoro e l’amore per i propri prodotti, rigorosamente naturali, biologici e biodinamici. Una sorta di passa parola che ha permesso di ampliare l’offerta ma anche il numero di clienti, facendo crescere AlPassoFood (acronimo di “Alimentazione per Passione”).
“Abbiamo cominciato consegnando le prime cassette con la nostra auto, con i primi guadagni e grazie all’aiuto finanziario della nostra famiglia, abbiamo potuto acquistare un furgone refrigerato, questo ci ha permesso di rifornire anche alcuni ristoranti della zona”. Una rete di distribuzione cresciuta grazie agli accordi raggiunti con vari corrieri, che consente oggi ai ragazzi di proporre centinaia di prodotti genuini, sostenibili e rispettosi dei ritmi della natura, che vengono consegnati direttamente da loro su Roma e Provincia e spediti in tutta Italia e all’estero con corrieri specializzati.
“Lanciarci in questa impresa ci ha anche consentito di scoprire nuove dinamiche agricole, di vedere nuove generazioni avvicinarsi alla terra per coltivarla dando continuità al lavoro dei loro genitori e dei loro nonni”. Un legame, quello tra giovani e agricoltura, riscontrabile anche dalle richieste d’acquisto che giungono sul portale. “Siamo piacevolmente sorpresi dal crescente numero di giovani interessati al cibo sano: non hanno solo voglia di acquistare e consumare prodotti genuini, ma vogliono anche conoscere le piccole realtà agricole”. C’è voglia di biologico, di naturale, di consumare meglio e sostenibile. “Le persone sono nuovamente interessate a capire il cibo, non mangiarlo passivamente, quando provano frutta e verdura coltivate nel modo giusto non tornano più indietro, perché gustare cibi ricchi di nutrienti, caratterizzati da sapori veri e autentici è un’esperienza fondamentale”.
AlPassoFood
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