Testo di Letizia Gobio Casali
Foto cortesia de Il BistRo Aimo e Nadia
“Il messaggio attraverso le 4 cene a quattro mani vuole essere quello di valorizzare i giovani, fondendo diversi tipi di cucine, regioni e pensieri gastronomici”. Sono parole di Sabrina Macrì, chef de Il BistRo Aimo e Nadia di Milano, spazio conviviale (parte del gruppo Aimo e Nadia) situato nella Galleria Rossana Orlandi, una mecca del design internazionale.
Forse è per questa “fisiologica” apertura della proprietà del locale alle nuove proposte, che tutti e quattro gli chef under 30 consultati da Sabrina hanno accettato con entusiasmo di collaborare e di fare conoscere la propria idea di cucina al pubblico milanese. E così, a partire dall’abbinamento di mani e menti creative, per ciascuna serata in calendario sono stati elaborati speciali menu che, pur nella loro varietà, rispettano i caposaldi dell’esperienza in Aimo e Nadia: la scelta di materie prime di qualità, la stagionalità dei piatti, l’utilizzo degli scarti.
Non a caso è una cucina imperniata sui tagli “di scarto” ovvero sul quinto quarto, ad aver inaugurato gli appuntamenti tra giovani chef. Nella prima serata, svoltasi lo scorso 26 febbraio, la resident chef Sabrina Macrì ha lavorato fianco a fianco di Chiara Pannozzo, l’anima del Bue Nero di Verona, in modo da alternare, per ogni portata, una proposta vegetale (realizzata da Sabrina), dal delicato equilibrio e un piatto dal gusto più aggressivo, a base di frattaglie, ideato da Chiara, per imbastire una cena tutta giocata sui contrasti.
“Fra di noi c’è stata subito un’intesa perfetta nonostante le differenze di tecnica e origine” ha spiegato Sabrina. “Ospitare giovani chef nella mia cucina ha un valore prezioso: è stata un’esperienza creativa sorprendente di scambio e ispirazione. Sono sicura che anche le prossime collaborazioni porteranno nuova energia a me ed al locale”. In effetti gli ospiti delle prossime serate, pur nella loro diversità di impostazione e di percorso, fanno presagire altrettante soddisfazioni: il 25 marzo Sabrina lavorerà con Davide Marzullo, chef della neo stellata Trattoria contemporanea di Lomazzo (Como), dopo importanti esperienze al The Connaught a Londra e al Noma di Copenaghen.
Il 15 aprile sarà la volta invece di Arianna Gatti, classe 1991, dal 2013 al Miramonti l’Altro di Concesio (BS), dove è diventata sous-chef, e dal 2023 titolare di Forme Restaurant a Brescia. Si chiude il 29 maggio con Giovanni D’Alitta, un passato presso il Bio Hotel e Stube Hermitage di Madonna di Campiglio, dove nel 2019 ha ottenuto la stella Michelin, e un presente da Elementi a Mezzocorona (Trento).
L’occasione delle cene a quattro mani è “ghiotta”, è il caso di dirlo, perché consente di gustare l’innovazione di questi giovani talenti senza spostarsi da Milano. Infatti, come ha rimarcato Alessandro Negrini, executive chef de Il luogo di Aimo e Nadia, “le cene sono sempre interessanti, quando il confronto è tra due persone che si stimano, condividono dei valori, e mettono insieme un menu che è in armonia nelle sue contrapposizioni. Sia io sia il mio collega Fabio Pisani, abbiamo la massima fiducia in Sabrina che ogni giorno dà prova della sua grande sensibilità e professionalità fuori e dentro la cucina. Insieme a lei tutto il team lavora per offrire ai nostri ospiti un’esperienza indimenticabile di gastronomia e ospitalità”.
Per le prossime date:
BistRo Aimo e Nadia
Via Matteo Bandello, 14
20123 Milano (MI)
Tel: +39 02 48026205
www.bistroaimoenadia.com