Testo di Greta Contardo
Foto di Naomi Blair Gould per Cook_inc. 22
“Se chiedete a Jeremy Chan, a scelta:
- Tu fai tendenza?
- Sei tendenza?
- Aho’ di che tendenza ti senti di far parte?
Lui di sicuro rabbrividisce un pochino, vedendosi già col codice a barre tatuato sul polso.”
Scriveva Andrea Petrini a novembre 2018 – su Cook_inc. 22 (link) – quando il buon Jeremy era appena entrato nell’occhio del ciclone con tanto di prima stella Michelin al suo ristorante Ikoyi a sancire il suo ingresso nell’elenco dei nomi da tenere d’occhio. Ecco ora Jeremy, dobbiamo dirlo, è e fa tendenza: l’abbiamo visto più volte nella cucina di Masterchef Italia e nel 2021, The World’s 50 Best Restaurants lo ha anche indicato come l’American Express “One to Watch”, citandolo come “uno dei ristoranti più eccitanti al mondo”.
Anche se, lui parte di qualche tendenza non lo è e il suo Ikoyi continua a contraddistinguersi per lo stile unico e indefinibile, per i gusti decisi e spiazzanti e per le nuove e originali combinazioni di ingredienti. Alla base dei piatti una vasta collezione di spezie globali con un focus sull’Africa occidentale subsahariana, meticolosamente reperite negli ultimi anni. Non si tratta di cucina africana, va sempre tenuto ben presente, ma di cucina molto creativa, guidata dalla micro-stagionalità, con ingredienti spesso trascurati in termini di contesto e cultura.
Oggi, o meglio il 16 febbraio 2022, al romanzo palpitante di Jeremy Chan si aggiunge un nuovo capitolo: il ristorante Ikoyi ha ricevuto la seconda stella Michelin, a soli 5 anni dall’apertura.
Commentando, Jeremy ha dichiarato: “Questo è un riconoscimento estremamente significativo per Ikoyi e per tutto ciò che rappresenta il ristorante. Abbiamo deciso di portare qualcosa di nuovo che non era mai stato fatto prima e ci siamo seduti al di fuori delle solite categorie di ristoranti gastronomici. Essere così riconosciuti dalla Michelin è una testimonianza della convinzione e dell’impegno collettivo di tutti nel ristorante e in particolare degli agricoltori, pescatori, produttori e affezionati ospiti che hanno tutti fatto parte del nostro viaggio.”
Iré Hassan-Odukale, co-fondatore e amministratore delegato, aggiunge: “Semplicemente non potremmo essere più orgogliosi. Sono stati anni vorticosi e vorremmo ringraziare tutte le persone coinvolte per il loro duro lavoro e determinazione”.
Complimentissimi, quindi, a tutto il team.