Testo di Luca Martinelli
Foto cortesia di Fer-menti Leontine
Il simbolo del Convivio d’Appennino è la tavolata a ferro di cavallo al Belvedere di San Leo (RN), il borgo arroccato su una rupe e affacciato sulla Romagna. Lo sguardo abbraccia l’Adriatico da Gabicce al Delta del Po, ma la storia in questo paese dell’entroterra è diversa da quella della riviera. Siamo in un comune delle aree interne e così a San Leo i problemi sono lo spopolamento (nel centro storico ormai i residenti sono una sessantina) e la desertificazione commerciale. Per rispondere a queste sfide, cinque anni fa (il 1° agosto 2019) è nata la cooperativa di comunità Fer-menti Leontine di San Leo, che festeggia il proprio compleanno venerdì 2 agosto, con iniziative in programma dalle 16.30 e diffuse in tutto centro storico del paese, dove sono attivi il Forno e la Bottega di San Leo, le due attività commerciali rilevate dalla cooperativa. Il primo aveva chiuso ed è stato riaperto nel 2021, grazie a un percorso che ha portato la Fer-menti Leontine ad aderire all’associazione dei Panificatori Agricoli Urbani (PAU), scegliendo di panificare farine biologiche e locali, sostenendo in questo modo gli sforzi dei contadini dell’Alta Valmarecchia. La seconda (l’unico alimentari nel centro del paese, un presidio sociale specie d’inverno per le persone) rischiava la stessa fine nella primavera del 2023: oggi è una vetrina delle eccellenze gastronomiche del territorio, con un’attenzione rivolta alle produzioni sostenibili e l’attivazione di “ordini collettivi” per ortaggi e formaggi biologici e locali.
Il tema centrale della seconda edizione del Convivio d’Appennino è La centralità del gesto, un elogio alla capacità continua di implementare il processo creativo, coniugando il pensiero e l’azione delle mani che plasmano la materia. “Ci teniamo a valorizzare il lavoro che sta dietro al nostro modo di intendere il pane e la panificazione, il modello del Forno di San Leo che riconosciamo nei saperi degli artigiani che lavorano nel centro storico di San Leo e che per questo abbiamo voluto coinvolgere nei laboratori che apriranno le attività in programma il 2 agosto” sottolinea Andrea Murari, uno dei consiglieri della cooperativa di comunità. Il Convivio è dedicato alla condivisione dei saperi e delle competenze, attraverso laboratori pratici incentrati sulla lavorazione del legno, sulla ceramica, sulla panificazione, sull’arte, promuovendo la creazione di Officine Condivise e lo scambio di conoscenze tra artigiani e persone interessate ad approfondire le pratiche manuali.
Alle 19, poi, è in programma un dibattito sulle aree interne, con la presentazione del libro Vocabolario delle aree interne (Radici edizioni): Nicholas Tomeo (curatore del volume, ricercatore dell’Università del Molise) sarà in dialogo con gli autori di alcuni lemmi, Claudia Della Valle (assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”), Luca Martinelli (giornalista, collaboratore di Cook_inc. e autore del libro L’Italia è bella dentro) e Annalisa Spalazzi (dottoranda presso GSSI – Gran Sasso Science Institute), gli ultimi due soci della cooperativa di comunità Fer-menti Leontine. Alla presentazione del Vocabolario delle aree interne prenderà parte anche Maria Laura Palmeri, attrice romagnola la cui famiglia è originaria dell’Alta Valmarecchia, diplomata alla scuola del Piccolo Teatro di Milano, che proporrà delle letture tratte dal libro.
A partire dalle 20:30, il Belvedere di San Leo ospiterà una cena apparecchiata al Belvedere di San Leo e cucinata a sei mani. Le quattro portate saranno realizzate usando materie prime biologiche locali e farine di filiera. La centralità del gesto in questo caso è raccontata dal fuoco, che diventa l’elemento centrale nella cucina di Mattia Angius e Sofia Andreotti di Match – hot wild tasty: alla brace trasformeranno verdure, ortaggi, frutta e formaggi, reperiti dalle aziende del territorio, come l’Orto di Nanà e il Satiro, che diverranno anche il ripieno delle focacce e dei panzerotti fritti da Roberto Notarnicola di MAMM, il ciclofocacceria di Udine. La presenza di MAMM racconta della relazione di mutuo aiuto all’interno della rete dei PAU, che negli ultimi 12 mesi ha portato la realtà friulana ad aiutare i fornai leontini a sistemare le ricette di pane, spianate e biscotti.
I momenti della cena e quello post cena verranno accompagnati da musica e balli folk popolari di Viva el Ball, un’associazione del Montefeltro che si occupa di ricerca, valorizzazione e trasmissione delle danze, musiche e canti popolari tradizionali.
“Ricordo con emozione il primo agosto di cinque anni fa, l’attesa intorno a quello che la cooperativa avrebbe potuto rappresentare per il nostro paese, la gioia nell’apertura del Forno di San Leo. Ci stiamo impegnando per continuare a garantire a chi vive in paese e ai tanti turisti servizi essenziali, come la Bottega di San Leo che abbiamo rilevato nell’aprile del 2023. Oggi la cooperativa ha raggiunto i cento soci e il nostro lavoro è apprezzato da tanti” sottolinea il presidente, Marco Angeloni. “Stiamo contribuendo a far conoscere San Leo in tutta Italia, grazie a trasmissioni tv che scelgono di raccontare in prima serata la nostra storia, come Generazione bellezza su Rai3 nel 2024 e alla guida del Gambero Rosso che ci vede ormai stabilmente tra i migliori forni di tutta Italia: è una cosa che ci rende orgogliosi, quasi come i 9 posti di lavoro creati grazie alla cooperativa di comunità” conclude Angeloni.
Il prezzo della cena (quattro portate) è di 25 euro e comprende l’acqua. Sarà possibile acquistare in loco una selezione di vini artigiani della Bottega di San Leo e le birre agricole del Birrificio del Catria.
La Bottega di San Leo
Via Montefeltro, 12
47865 San Leo (RN)
Info e prenotazioni: 339 4677251 (Andrea)