Testo e foto di Tania Mauri
Scozia e Sicilia, l’incontro di due culture nei long drink e nei piatti del W Rome, un’occasione per anticipare la nuova campagna di Laphroaig, il più celebre dei whisky dell’isola di Islay.
Una Roma da dolce vita quella che ha visto il whisky scozzese Laphroaig protagonista della drink list preparata da Emanuele Broccatelli, bar manager del Giardino Clandestino dell’hotel W Rome, in abbinamento ad alcuni piatti dello chef siciliano Ciccio Sultano. Complice la location accattivante e la piacevolezza del giardino interno – cortile e cuore pulsante di W Rome – l’evento si è svolto all’insegna della “grande bellezza” con musica, long drink e alcuni grandi classici della cucina sicula. “Questa serata vuole anticipare e spoilerare la nuova campagna di comunicazione di Laphroaig.
Dopo You’ll always remember your first Laphroaig (ricorderai per sempre il tuo primo sorso di Laphroaig ) che ci ha insegnato a conoscere, apprezzare e capire la versatilità di questo prodotto, a fine anno usciremo con la nuova campagna Taste TrailBlazers, che avrà come cardini i tre elementi Laphroaig (torba, fuoco e sale) che in qualche modo andiamo a ritrovare nei piatti di Sultano – commenta il Brand Ambassador Marco Gheza – la distanza geografica tra Scozia e Sicilia è relativa perché stasera vogliamo dimostrare come le due culture si mescolano tra loro in maniera importante.”
Laphroaig, fondata nel 1815 nella parte meridionale dell’isola di Islay, il cui nome significa “la bella buca sull’ampia baia”, è divenuto, grazie alle sue caratteristiche uniche, il numero uno dei whisky torbati. La produzione è ancora basata su metodologie tradizionali e il rispetto del territorio e delle acque, come quelle del torrente che bagna la distilleria utilizzato per la produzione del distillato. Il sale dell’Oceano, che bagna le sponde della piccola isola, la torba, che cresce in ogni angolo di questo aspro territorio, e il fuoco, che nei camini della distilleria brucia questo combustibile naturale restituendo l’aroma inconfondibile di Laphroaig, sono gli elementi che compongo l’eritage del più celebre scotch torbato.
L’incontro fra la cucina stellata di Ciccio Sultano e le note torbate di Laphroig nasce per celebrare le caratteristiche straordinarie di questo whisky. Pochi altri chef avrebbero infatti rappresentato meglio gli elementi fondanti della tradizione dei Laphroaig. Fieramente siciliano Ciccio Sultano porta nella sua cucina quegli elementi di mare e fuoco che rappresentano i pilastri della storia del whisky torbato.
“Ho scoperto Laphroaig nel 2001 e sono rimasto molto colpito dal suo gusto affumicato – ricorda Emanuele Broccatelli – da quella memoria ho pensato a qualcosa di fresco, viste anche le temperature e che il whisky viene bevuto solitamente d’inverno. Ho voluto dare una chiave diversa capace di esaltarne le caratteristiche. Il primo cocktail, per esempio, Summer Toddy (Laphroig 10, sciroppo piccante, limone, cetriolo, menta e soda), è molto fresco e speziato. Nel retrogusto piccante ritroviamo il peperoncino della Sicilia, regione dalle forti influenze mediterranee, ma anche le melanzane affumicate e un’insalata marocchina con cetriolo e menta (elementi del drink insieme alla soda e il limone). Un long drink di aperura che richiama la nota affumicata Laphroaig ma con noti piccanti e fresche della cucina siciliana”. Non a caso sono stati abbinati piatti come Pane e panelle, gli arancini, il famoso Pacchero fuori norma o lo Sfincione palermitano.
Vuole pulire la bocca a (Laphroaig 10, miele salato e soda) abbinato a Polpette al sugo, Focaccia mortadella e carciofi e Spada e cus cus, mentre con i dolci prepara il Foggy Day (Laphroig 10, sciroppo d’ananas affumicato e cioccolato amaro) perfetto e inaspettato con la Taratelletta crema e frutta, il Babbà, il Paris-brest e la Meringa fragole e panna.
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