Testo di Luca Sessa
Foto cortesia di Roscioli
“Cosa vuoi fare da grande?” è la domanda che probabilmente ci è stata rivolta più spesso da bambini, e che noi stessi una volta cresciuti abbiamo posto a figli, nipoti e qualunque altro adolescente ci sia capitato a portata di curiosità. Un quesito che sovente apriva un ventaglio di risposte talvolta ambiziose, talvolta stereotipate (ballerina, calciatore, etc.) ma che comunque proiettava tutti noi in una dimensione fatta di scenari più o meno realizzabili. Nel mio piccolo, posso dire di non essermi allontanato troppo dal pensiero d’infanzia, essendo riuscito a diventare un giornalista anche se in un ambito diverso (sognavo di scrivere per La Gazzetta dello Sport). C’è anche chi ha tratto ispirazione da qualcosa per dar vita a un progetto personale che con il tempo ha percorso strade imprevedibili. La prima volta che ebbi l’opportunità di scrivere di Roscioli seppi da Pierluigi (che con il fratello Alessandro e la sorella Maria Elena rappresenta l’attuale corso imprenditoriale della famiglia) che l’idea di dar vita a una bottega enogastronomica di qualità gli era venuta dopo aver visitato Dean & Deluca a New York, il brand americano di prodotti d’eccellenza.
Mai fonte d’ispirazione fu più felice! Dopo tanti anni d’apprezzato lavoro a Roma con il forno, il ristorante, la rimessa e la più recente insegna del caffè, Roscioli è infatti sbarcato a New York, un’apertura annunciata da alcuni mesi e ora divenuta realtà negli spazi del locale situato al numero 43 di MacDougal Street. “Andare a New York è per noi un passo importante. Andremo a creare un locale nuovo in grado di parlare il nostro linguaggio all’estero. Il know how acquisito in questi 50 anni di attività ci permette di mantenere la nostra identità anche fuori da casa. La conoscenza delle materie prime, il rapporto con i fornitori, la gestione dei prodotti è per noi un modo di lavorare consolidato da anni di esperienza e di pratica. Tutto questo si ritroverà senza dubbio anche a New York in un locale che da subito lascia spazio alle emozioni Roscioli” queste le parole pronunciate da Alessandro alcuni mesi addietro, a testimonianza di una buona dose di consapevolezza e ambizione. Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, in questo caso rappresentato dall’Oceano Atlantico, e la nuova sfida rappresentava non poche insidie.
Come nelle migliori storie, ci è venuta in soccorso una felice coincidenza: poche settimane dopo l’apertura della sede Made in USA di Roscioli avevo infatti in programma un viaggio proprio a New York e con l’occasione avrei potuto constatare con i miei occhi lo stato dell’arte del progetto americano della famiglia Roscioli. SoHo è un quartiere caratterizzato da eleganti edifici con facciate in ghisa e strade lastricate, boutique di stilisti, negozi di alta moda e gallerie d’arte esclusive. Qui i Roscioli, nel dicembre 2021 per una settimana, avevano portato la loro filosofia gastronomica grazie a un pop-up all’interno del wine bar e ristorante Niche Niche di Ariel Arce. Una scelta felice che ha permesso di entrare in sintonia con quella che poi è diventata la socia in questa avventura americana, insieme al partner di Rimessa Roscioli Alessandro Pepe, per trasformare lo spazio a disposizione in una duplice esperienza: la bottega al piano terra, il ristornate a quello inferiore. Due espressioni di uno stesso approccio, quello al cibo di qualità che ha rapidamente conquistato la clientela americana.
“Siamo aperti da quasi tre mesi con il ristorante e da qualche giorno abbiamo inaugurato anche lo spazio dedicato alla bottega. Abbiamo fatto una meticolosa selezione di prodotti e strutturato un menu che possa rappresentare la nostra identità” ci confida Mattia Moliterni, manager di Roscioli NYC, da alcuni mesi alle prese con tutte le attività di coordinamento necessarie per assicurare un’esperienza enogastronomica di altissimo livello. “Gli spazi a disposizione sono diversi da quelli di Roma: nella bottega c’è la cucina a vista con un bancone da 14 sedute con una proposta che trae ispirazione da quella di Rimessa Roscioli. Stiamo infatti programmando vari appuntamenti con i produttori per raccontare il lavoro artigianale che c’è dietro i sapori dei nostri piatti”. Roscioli vuol dire però anche un diverso approccio dal punto di vista imprenditoriale, gestionale e organizzativo. “I ragazzi che compongono lo staff sono con noi da tre mesi prima dell’apertura; sono venuti in Italia per capire la nostra filosofia, hanno fatto formazione e visitato cantine. Al momento siamo in 20 ma arriveremo a 30 persone per assicurare il miglior servizio possibile”.
Servizio e competenza sono infatti elementi fondamentali per una clientela che, avendo la possibilità di viaggiare e provare le cucine di tutto il mondo, è preparata ed esigente. “Pur non avendo radici italiane hanno acquisito una profonda conoscenza di prodotti e ricette e quindi si aspettano una proposta enogastronomica di rilievo”. E così, al netto di alcuni piccoli compromessi (“abbiamo tolto dal menu la Pasta burro e alici perché è un sapore che non amano”) Roscioli ha messo in campo un menu che gioca sull’eccellenza e sui sapori diretti per far breccia nel cuore e soprattutto nel palato della clientela americana. Se lo spazio della bottega è moderno, accogliente e divertente grazie ai tanti prodotti in esposizione e alla formula molto interattiva con bancone e cucina a vista, il ristorante situato al piano sottostante si contraddistingue per la grande eleganza. Luci soffuse, spazi studiati con cura, elementi d’arredo in perfetta sintonia con un ambiente di riuscita suggestione.
Ancor più intrigante la sala attigua, alla quale si può accedere scendendo pochi grandini, dove è posizionato il tavolo sociale per cene allargate o degustazioni, il tutto all’interno di una grotta con mattoni a vista, spazio completato da un salottino per l’aperitivo. Un colpo d’occhio davvero impressionante per chi, da anni, conosce e frequenta la realtà romana di Roscioli e ha ritrovato a varie migliaia di chilometri da casa, una elegante riproposizione del riuscito format enogastronomico. La Selezione di salumi e formaggi, “adattata” al mercato americano, è davvero di rilievo, la Carbonara non fa rimpiangere le felici interpretazioni capitoline, la carta dei vini è notevole per varietà e profondità. “Vogliamo che le persone capiscano che la qualità dei nostri prodotti non sarà mai compromessa – sottolinea Mattia, che aggiunge – ci piace l’idea che le persone si sentano a proprio agio nel condividere – conversazioni, cibo – e nel creare una sorta di comunità qui da Roscioli”. Se a questo si affianca la rinomata efficienza esecutiva del brand (sono gli unici in zona con un ampio magazzino per i prodotti, hanno messo a punto il servizio di spedizioni dall’Italia, il costante lavoro di coordinamento del team consente di superare il diverso approccio professionale tra americani e italiani) si può tranquillamente dire che il “sogno americano” di Roscioli è divenuto realtà!
Roscioli New York
43 MacDougal Street
10012 New York – USA
www.rosciolinyc.com