Testo di Gualtiero Spotti
Shoreditch, Hackney e Bethnal Green. Intorno a questa ampia area si è sviluppato a nord est di Liverpool Station il movimento più alternativo e vivace della Londra giovane, che vuole divertirsi e spinge sulla creatività. Sempre tra concept innovativi in locali quasi mai banali, speakeasy dove non si entra per caso (ma spesso si passa attraverso giochi, parole d’ordine o inviti, per accedere al banco dei cocktail) e negozi da hipsters agguerriti di ultima generazione. Ovviamente qui non mancano anche i Barber Shop o i Coffee Roasters, i simboli recenti più evidenti per qualsiasi area metropolitana destinata a diventare “the place to be”, ma questa è un’altra storia.
Non è un caso che l’intraprendente e simpatico Matteo Aloe, maestro della pizza buona nei suoi locali italiani (da Berberé in poi) sia sbarcato proprio a Shoreditch, da due mesi a questa parte, in Hoxton Square, per ammaliare i frequentatori più assidui dell’East End tra impasti raffinati, materia prima ineccepibile (dai capperi di Salina ai pomodori brindisini fino alle mozzarelle fiordilatte pugliesi), e come sempre con le farine di Alce Nero al seguito.
La pizzeria si chiama Radio Alice e il nome è un omaggio alla storica radio emittente bolognese nata come costola del movimento studentesco, che proprio lo scorso anno ha festeggiato i quarant’anni di vita. Ma c’è anche un lato pratico in questa scelta, come ricorda bene Matteo: “Dovevamo trovare un nome che fosse facile da ricordare, ma soprattutto da pronunciare ed è evidente che Berberé non era il massimo per gli anglosassoni. Invece Radio Alice risulta perfetto, perché si può pronunciare bene sia in lingua italiana che in lingua inglese”.
Il menu qui è volutamente ristretto e così si può scegliere tra una dozzina di pizze gourmet equamente divise tra quelle rosse al pomodoro e quelle bianche (alcune davvero sorprendenti come quella con cavolo nero, provolone e mostarda); oltre a una singola pizza viola, senza pomodoro o formaggio, ma con un purée di barbabietola, porri sauté e olive nere. I vini in carta sono quelli di Libera Terra, ma si può scegliere anche qualche buona birra locale come la Beyond The Pale della London Beer Factory. Distillati e cocktail sono rigorosamente italian style, ma per gli spiriti si rimane nella cerchia cittadina, con la vodka dell’East London Liquor company e un paio di gin interessanti.
La qualità della pizza (il training del personale qui è una faccenda seria) non si discute, e Radio Alice ha già vinto la scommessa della popolarità, che va ben oltre i confini del quartiere. Per una pizza senza se e senza ma a Londra, questo è l’indirizzo giusto. Oltretutto con prezzi che sono perfino friendly considerando che si paga in sterline e facendo i dovuti paragoni con le molte pizze che si incontrano solitamente all’estero. Invece se non si hanno esigenze alimentari particolari, con una pizza e una birra ci si diverte restando quasi sempre entro il limite delle 15 sterline.
Radio Alice Pizzeria
6 Hoxton Square, London N1 6NT, Regno Unito
www.radioalicepizzeria.co.uk
I dodici consigli di Matteo Aloe tra i nuovi locali londinesi:
Sager + Wild: C’è tutto, vino, cocktail, servizio e cibo
Luca: Il nuovo progetto del Clove Club, quindi garanzia di qualità
Palomar + Barbary: Il venerdì sera, per un carico di energia
Franco: Il posto dei miei sogni: interazione con i proprietari, accoglienza e i vini migliori che si possono trovare in città
Duck Soup: Ingredienti italiani e ottimo Negroni
Legs: Come stare a casa con ospiti
Som Saa: Un Thai di nuova generazione
Taberna do Mercado: Ormai un classico di Nuno Mendes, con i salumi fantastici che ti rimettono in sesto
St John Bread & Wine: Doughnuts a colazione, Cozze a pranzo e Terrine per cena
Rochelle Canteen: A pranzo per chiudersi fuori la città, dentro la città
La Fromagerie: Qui la cantina dei formaggi è come un parco divertimenti
Brawn: Terrine, radish e vino