Cook_inc. 7
ASSAGGI D’ARTE
NELLE SCULTURE DI ANDREA SALVETTI ANCHE IL PUBBLICO FA PARTE DELLA PERFORMANCE
- Testo di Eleonora Cozzella
- Foto di Stefano Baroni, Emilio Tremolada e Lido Vanucchi
Carni che si abbrustoliscono sotto un cumulo di terra, ruote e obelischi scolpiti nel torrone, case di lasagne e fortezze di polenta, fagiani cotti nel bitume bollente, budella ripiene di quanto (commestibile e non) la vita può riservare, arrosti di maiali mascherati da trote, alberi di pane, stampi a forma di agnello in cui cuoce l’agnello. La creatività di Andrea Salvetti, quasi architetto (ha lasciato l’università a pochi esami dalla laurea), designer, scultore, restauratore, pittore, creatore di opere che giocano tra arte e artigianato, tra estetica e funzionalità, tra natura e cultura, si sfoga non di rado nell’avventura espressiva del cibo come nutrimento per la mente e sostentamento per il corpo.
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