Testo di Tania Mauri
Foto cortesia di Petra Molino Quaglia
Oltre 100 pizzaioli quest’anno per il Simposio sulla pizza contemporanea in Italia voluto e organizzato da Petra Molino Quaglia.
PizzaUp® diventa maggiorenne: nel 2023 l’unico simposio tecnico sulla pizza italiana contemporanea, festeggia un compleanno importante, quello dei 18 anni! E dal 2005, l’anno del suo debutto, di cose effettivamente ne sono cambiate, e maturate, diverse.
“Siamo diventati maggiorenni, questa è la diciottesima edizione – ha dichiarato, in apertura del simposio Chiara Quaglia, Amministratore Delegato di Petra Molino Quaglia – PizzaUp® rappresenta un movimento di pizzaioli che vogliono lavorare con prodotti di qualità e gestire aziende che si distinguono sul mercato: esiste un settore che ha voglia di andare avanti e che non può tornare indietro. Il tema di quest’anno è le emozioni: entrare in un locale, passare una serata tutti insieme, è la cosa più bella che ci sia. Le emozioni dobbiamo riuscire a trasmetterle, con dei sapori, tanta partecipazione e vicinanza dal punto di vista umano”.
Deus ex machina di questo evento è Petra Molino Quaglia che ha dedicato una due giorni, lunedì 6 e martedì 7 novembre, agli specialisti della pizzeria italiana ed estera, presso gli East End Studio di Milano per un palcoscenico all’avanguardia ricco di attività. A partire dai quattro laboratori tecnici, ciascuno dei quali dedicato a uno dei quattro stili di pizza contemporanea (degustazione, neoclassica, territoriale e collettiva) in cui sono stati affrontati – con taglio pratico – temi legati agli impasti con diversi cereali e diagrammi di lievitazione, ai condimenti della pizza con lavorazione di ingredienti freschi, alla definizione di carta dei vini e delle birre, alla comunicazione social, all’evoluzione dei comportamenti d’acquisto dei consumatori finali.
Non sono mancati vari panel per professionisti del settore che hanno tracciato nuovi orizzonti intorno al piatto italiano per antonomasia attraverso un fil rouge comune, le emozioni. Tra gli “insegnati” personaggi del calibro di Pier Giorgio Parini, Simone Padoan, Gianluca Gorini e Corrado Assenza, Wicky Pryan, Simone Press per citarne alcuni, ma anche Sebastiano Barisoni – giornalista de Il Sole 24 ore – e Francesco Morace, sociologo, con cui si è ragionato sui cambiamenti delle pizzerie e delle scelte dei consumatori.
Tanti i punti di riflessione emersi visto anche il periodo che stiamo vivendo tutti, tra due guerre e uno stile di vita sempre più veloce. Si è parlato sulla fatica di gestire i locali e sulle nuove opportunità che possono, e devono essere, colte, perché oggi il cliente è sempre più informato ed esigente, attento al tema della sostenibilità sia degli ingredienti che del personale, che deve essere pagato il giusto per gli orari che fa e diventare parte integrante e fondamentale del team. Ma anche mantenere sempre alto il livello della qualità cercando di dare un’offerta sempre più ampia in grado di soddisfare più consumatori possibili, sfruttando le tecnologie e limitando gli sprechi. La pizzeria stessa può diventare il traino di scelta di dove andare a mangiare una pizza così trascorrere qualche ora in luogo piacevole e, perché no, ricco di cultura e bellezza per un’esperienza sempre più totalizzante.
Il primo giorno si è concluso con PizzaUp® & Friends, un party dedicato alla pizza contemporanea in una location vestita a festa aperta al pubblico dove gli ospiti hanno potuto gustare i quattro stili di pizza contemporanea (degustazione, neoclassica, territoriale e collettiva), in pairing a cocktail d’autore, per veri e propri percorsi di degustazione. L’area bar, gestita da Dom Carella, ha visto l’avvicendarsi di otto bartender milanesi per una Bartending Marathon, in cui ogni professionista ha portato un importante contributo con i propri cocktail più rappresentativi. Cibo e bevande non consumati sono stati donati a Croce Rossa Italiana.
Ad accompagnare la serata è stato il djset di Fritz Kalkbrenner – produttore tedesco della scena techno berlinese che nel tempo è diventato un nome cardine della musica elettronica europea – che ha animato l’atmosfera, portando un alto potenziale emotivo ed elettrizzante. “Lo scopo di queste due giornate è far capire che le emozioni sono un ingrediente e che hanno un valore economico. Le emozioni costano, non sono qualcosa di gratis e possono nascere soltanto se la persona che le comunica è autentica” ha concluso Piero Gabrieli, Direttore Marketing di Petra Molino Quaglia.
Il valore dell’incasso dei biglietti di ingresso al netto delle imposte, tasse, diritti e delle commissioni alla piattaforma Eventbrite è stato devoluto ad art4sport ONLUS, l’associazione fondata dalla famiglia Vio che crede nello sport come terapia per il recupero fisico e psicologico dei bambini e dei ragazzi portatori di protesi di arto.