Testo di Barbara Marzano
Foto di Andrea Di Lorenzo
“Non han mai fatto male tre fette di salame!”. Erano gli anni Ottanta quando nelle case risuonava l’indimenticabile spot pubblicitario dei salumi Levoni. Oggi ritornano a essere protagonisti grazie a un progetto a 8 mani, il One More Dry Vol. Pizza!; per questa occasione speciale i pizzaioli Simone De Gregorio, Pier Daniele Seu e Alessandro Lo Stocco, sono stati ospiti di Lorenzo Sirabella, chef resident di Dry Milano, e hanno interpretato l’eccellente dei salumi Levoni con le loro pizze e focacce d’autore. Tre appuntamenti per tre menu one shot, pensati per essere esauriti in una sola serata. L’origine di questo connubio risale a una fonte imprescindibile, chiamata qualità.
Marella Levoni, direttrice della comunicazione del brand: “La pizza è sinonimo di lavorazione artigianale, ingredienti di filiera, rispetto delle tradizioni. Per questo l’incontro del simbolo del Made in Italy con i nostri salumi offre un importante spunto di riflessione e di sperimentazione”.
Marella Levoni racconta quanto i pizzaioli oggi siano riconosciuti come grandi maestri, in grado di catturare ed esprimere tutta la ricchezza del patrimonio della gastronomia italiana. La pizza, diversamente dagli anni passati, oggi ha il potere di esaltare le materie prime che serve, di essere l’interlocutore ideale per raccontare oltre 300 tipi di salumi, mettendoli finalmente al centro. La pizza diventa così il piatto di ogni regione, vestito di volta in volta dai gusti e dalle tradizioni che le appartengono.
Marella Levoni: “Questo tipo di panificato negli ultimi anni ha portato avanti un’evoluzione, sia per quanto riguarda le tecniche di impasto che la ricetta del topping. C’è evidentemente stato un salto di qualità, lo stesso che ha permesso di esaltare ogni salume, che oggi viene apprezzato in modo completamente diverso”.
La pizza diventa quindi un mezzo di comunicazione, un piatto cucinato che riesce a esaltare la materia prima che serve, senza lavorarla minimamente.
Lorenzo Sirabella: “Ognuno di noi cerca di creare un suo impasto, o meglio una sua identità, in modo da rendere riconoscibili le proprie creazioni. Una materia prima di alta qualità è fondamentale, è quella che riesce ad offrire spunti per provare nuovi abbinamenti e a bilanciare sapori e cotture.”
Lorenzo ha scelto i tre maestri pizzaioli coprotagonisti di queste serate carb-friendly, ciascuno con la propria impronta regionale. Il primo appuntamento diretto a quattro mani con Simone De Gregorio, de la Pizzeria La Bolla di Caserta, ha sedotto la sala con un matrimonio idilliaco tra la cultura casertana e le sue radici napoletane: “Lavorare per sottrazione sulla quantità, esaltando al massimo la qualità di ogni singolo elemento selezionato, in tutta semplicità”. Questo è tutto secondo Simone, pizzaiolo napoletano under 30, premiato con 2 Spicchi dal Gambero Rosso e classificato 59° nella guida internazionale 50 Top Pizza, che presenta la sua Oro e Salsicciata, con zafferano, salsiccia stagionata Napoli piccante, caciocavallo irpino e provola.
Nel secondo appuntamento è invece Pier Daniele Seu a dare gusto alla serata, proprietario insieme alla moglie e socia Valeria Zuppardo del locale Seu Pizza Illuminati, a Roma. Cornicione gonfio e alto, leggerissimo, con accostamenti che richiamano il mondo esotico ma anche ricordi della nostra cucina tradizionale, come Pizza dall’Emilia alla Lucania, pomodoro pacchetelle gialle, provola affumicata, Mortadella Oro con pistacchio, ketchup di pacchetelle gialle, peperone crusco, ricotta salata e mizuna corallo.
L’ultimo appuntamento (4 luglio) chiama all’ordine Alessandro Lo Stocco, conosciuto per la sua Pizza supercrunch, risultato di un ventennio passato nel settore bakery, vissuto tra Italia e New York. Il menu è ancora inedito, ma se la materia prima è firmata Levoni, possiamo essere sicuri che il trittico di One more Dry Vol. Pizza! avrà di certo un lieto fine.