Testo di Ilaria Mazzarella
Foto cortesia Giallozafferano
La realtà virtuale del metaverso dilaga anche nel food: il fenomeno digitale del momento sembra abbracciare sempre più settori. Il pioniere dell’iniziativa in questo caso è Giallozafferano, food media brand leader del gruppo Mondadori, che si fa garante della tradizione culinaria italiana con il lancio, per la prima volta sul mercato virtuale, di un set di NFT da collezione: quindici opere digitali dedicate alle ricette italiane più conosciute e amate nel mondo, a partire con l’opera dedicata al Risotto allo Zafferano, realizzato dallo chef Alessandro Negrini, appena donato alla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano. La ricetta sarà il primo NFT a essere custodito nell’Archivio della Cattedrale simbolo di Milano e arricchirà il patrimonio documentario che l’ente ha prodotto e raccolto in più di seicento anni di storia. Il luogo non è casuale per la scelta del piatto grazie al racconto che lo lega alla spezia dorata: infatti, la tradizione vuole che, per ottenere il caratteristico colore giallo impiegato per le vetrate del Duomo, i maestri vetrai utilizzassero proprio lo zafferano. In prossimità dei ponteggi del Duomo di Milano, sarebbe dunque nata secoli fa la particolarissima e colorata ricetta del risotto alla milanese.
Il progetto è stato realizzato in collaborazione con OMD Italy, media agency del Gruppo Omnicom, e sviluppato insieme ad ACTA Fintech, società di consulenza specializzata in NFT. Molteplici (e ambiziosi) gli obiettivi: innovare, portando nel Metaverso le più autentiche e rappresentative ricette della cultura culinaria del Paese; proteggere e diffondere il Made in Italy, selezionando il meglio dei suoi prodotti e garantendone l’autenticità attraverso la tecnologia blockchain; fare del bene, sostenendo Banco Alimentare, per donare cibo a chi ne ha più bisogno. Per ogni ricetta, infatti, verranno creati 99 esemplari, di cui 98 saranno acquistabili sul mercato attraverso la piattaforma Opensea al prezzo di 99 euro, contribuendo alle attività benefiche di Banco Alimentare, ONLUS che si occupa di raccolta e recupero di generi alimentari e della loro ridistribuzione a strutture caritative sparse sul territorio che svolgono un’attività assistenziale verso le persone più indigenti.
“Come OMD crediamo che innovazione e sperimentazione siano le basi per cavalcare il cambiamento, una costante nel panorama tecnologico. NFT e blockchain sono importanti leve del mercato digitale e crediamo sia fondamentale imparare a conoscerli e usarli nel modo giusto – ha commentato Giorgia Paloschi, Strategic Director di OMD Italy – come abbiamo fatto con altre iniziative, i progetti che portiamo avanti devono essere inseriti all’interno di una strategia di ampio respiro, che ne valorizzi l’utilizzo e la meccanica. Crediamo che il patrimonio culinario italiano si presti magnificamente ad essere immortalato e raccontato con gli NFT e per questo abbiamo contribuito a questo magnifico progetto con Giallozafferano. Il fine benefico dell’iniziativa dimostra ancora una volta come cultura e innovazione possono impattare sul sociale, sensibilizzando l’opinione pubblica e incidendo in modo sostanziale anche dal punto di vista economico”.
La collezione di NFT
Facciamo un passo indietro: di che si tratta esattamente? Il termine NFT sta per Non-Fungible Token, gettone digitale non fungibile (non riproducibile). Ovvero un tipo speciale di token che rappresenta l’atto di proprietà e il certificato di autenticità scritto su catena di blocchi di un bene unico (digitale o fisico); concetto totalmente in contrasto con le criptovalute, per loro stessa natura interscambiabili, i gettoni non fungibili non lo sono ovviamente. L’arte è stata uno dei primi casi d’uso per NFT, e catena di blocchi in generale, a causa della sua capacità di fornire prove di autenticità e proprietà dell’arte digitale che altrimenti avrebbero potuto essere riprodotti in massa e distribuiti senza autorizzazioni sul web.
Per la sua prima collezione di NFT, Giallozafferano ha selezionato alcuni dei piatti più iconici e noti al mondo della nostra cucina, da nord a sud Italia, e affidato la loro preparazione a chef fra i più affermati del panorama nazionale secondo la ricetta autentica, certificata da un comitato gastronomico composto da chef e professionisti del settore. “Da sempre Giallozafferano è in prima linea nel cogliere le innovazioni offerte dal digitale e nel promuovere e rendere disponibile a tutti, in ogni forma, la cucina italiana, in un percorso di evoluzione continua. Siamo nati sul web, dando vita alla più grande community di foodblogger del Paese, abbiamo creato intorno ai social una fanbase di oltre 40 milioni di follower, diventando un punto di riferimento anche internazionale nel food, e oggi siamo la casa dei migliori food creator. Ora facciamo un passo in più, approdando nel Metaverso: un progetto importante con il quale ci mettiamo ancora una volta al servizio dell’autenticità e della promozione della grande cucina italiana nel mondo», ha dichiarato Andrea Santagata, direttore generale di Mondadori Media.
Le prime quattro ricette della serie di quindici NFT di Giallozafferano sono state realizzate da quattro chef d’eccezione: il Risotto alla Milanese del bistellato Alessandro Negrini; il Tiramisù tradizionale di Frau Knam e la versione speciale di Ernst Knam; la Pizza Napoletana del campione mondiale Davide Civitiello e la Pasta alla Carbonara di Luciano Monosilio, lo chef che l’ha resa un piatto dell’alta ristorazione. Ogni piatto è stato fotografato da Marianna Santoni, artista punto di riferimento della fotografia digitale a livello internazionale, per poi essere trasformato in un NFT in edizione limitata.
“Siamo riusciti insieme a Giallozafferano a coniugare alcuni degli assi portanti della nostra attualità in un singolo progetto. La gastronomia, settore che rappresenta il fiore all’occhiello del nostro Paese e fa scuola in tutto il mondo con l’innovazione, aprendo il brand del Gruppo Mondadori all’universo dei non-fungible token, dimostrando ancora una volta di essere lungimirante rispetto alle tecnologie emergenti. Essere presente in questo progetto è motivo di orgoglio”, ha dichiarato Gian Luca Comandini, Co-Founder di ACTA Fintech.
I benefit riservati ai possessori dell’NFT di Giallozafferano
I primi 4 NFT saranno disponibili a partire dal 31 maggio. Chi lo acquisterà otterrà un token numerato e certificato. Ogni NFT darà la possibilità di visionare l’esclusiva ricetta, correlata da un testo approfondito con la sua storia, in italiano e in inglese, e di partecipare a una speciale Masterclass virtuale, a partire da settembre: un’esperienza unica per apprendere tutti i segreti di un piatto perfetto direttamente dalle sapienti mani dello che ha firmato la ricetta. Per ogni ricetta verrà inoltre messo all’asta 1 NFT Special Edition, al prezzo base di 5.000 euro: al possessore è riservato uno showcooking esclusivo con lo Chef autore del piatto negli studios di Giallozafferano e una cena privata per 4 persone. Nel corso di quest’anno la collezione di NFT si arricchirà di altre 11 ricette iconiche e nel corso del 2023 la collezione accoglierà nuove ricette, per continuare a dare voce alla varietà della cucina nazionale ed esprimere al meglio l’importanza della cultura culinaria italiana nel panorama mondiale.