Testo di Luca Sessa
Foto di Ufficio Stampa La Ghirlanda
Vi è mai capitato di leggere l’elenco degli avvenimenti accaduti in un determinato anno? Scorrendo ad esempio la lista relativa al 1921 potrete scoprire che in Italia iniziò la trasmissione dei primi programmi radiofonici regolari o che a Firenze venne fondata Gucci dall’imprenditore e stilista italiano Guccio Gucci. Ma anche che dalla scissione della corrente di sinistra del Partito Socialista Italiano nacque a Livorno il Partito Comunista d’Italia, che Frederick Banting scoprì l’insulina e che dopo la guerra anglo-irlandese, nacque lo Stato Libero d’Irlanda, ad opera del primo ministro inglese Lloyd George. Il nuovo stato comprendeva tutta l’isola meno che l’Ulster, pur rimanendo all’interno dell’Impero britannico.
Vi starete chiedendo perché, tra tanti anni, far riferimento proprio al 1921? Perché nel corso di una passeggiata in Umbria questo numero è stato il filo conduttore di un racconto che unisce la natura, l’amore per il vino, la famiglia e il piacere di scoprire una terra che riesce a essere ancora oggi autentica e identitaria. La storia ha inizio a Saragano in uno spazio che si allunga su declivi di colline di ulivi argentati, colli ricoperti da verdi boschi invasi da campi assolati con querce solitarie. Una straordinaria variazione sulle cromie del verde che non dimentica nessuna sfumatura per ricordare, ove fosse ancora necessario, che questa terra può regalare esperienze naturali di grande rilievo.
Il 1921 è l’anno di produzione segnato sull’etichetta della prima bottiglia di vino della Tenuta di Saragano. La produzione ha avuto inizio prima di quella data? Sicuramente sì, ma quell’etichetta è divenuta il certificato punto di partenza di questo racconto familiare giunto fino ai giorni nostri. Attuale custode di questo capitolo della viticoltura umbra è Riccardo Pongelli, proprietario della Tenuta: uno spazio di 12 ettari complessivi dislocati in diverse zone del territorio, una produzione di circa 60-70.000 bottiglie di cui 6.000 di Sagrantino, e soprattutto il valore aggiunto di una grotta naturale posizionata in profondità, a 8 metri sotto il livello del suolo, che consente di ottenere una temperatura costante di 14 gradi e una umidità del 90-92%, le condizione che permettono di impreziosire in maniera decisiva il lavoro svolto in vigna prima ed in cantina poi.
Questa realtà è però tanto altro: vigneti DOC e DOCG del Comprensorio del Sagrantino, oliveti con cultivar di Frantoiano, Moraiolo, Leccino e seminativi con produzioni di cereali e leguminose di alta qualità. Nella Tenuta è presente inoltre una struttura recettiva di charme La Ghirlanda realizzata nella casa padronale, e casolari in pietra sapientemente restaurati, una torre medievale oggi residenza dei proprietari e un lago inserito in un paesaggio incantato tra calanchi e pinete fanno parte di questa proprietà. Un insieme di elementi naturali ed altri progettati nel tempo dall’uomo che danno vita a uno scenario di ipnotica bellezza, un luogo che potuto finalmente riaprire le porte ai turisti: “La pandemia, per fortuna, non intacca la bellezza e per la cortesia e l’eleganza ci siamo sempre noi, qui, a garantire un soggiorno indimenticabile ai nostri ospiti grazie anche al fascino straordinario della natura in cui siamo immersi” sottolinea Riccardo Pongelli.
Tre le novità della nuova stagione Riccardo offre alla sua clientela la Ghirlandina, una vinoteca dedicata ai wine-lover, un luogo dove trascorrere momenti di degustazione e apprendimento, tra le vigne e la cantina, proprio dove nasce il vino. “È indubbio che l’Italia possa offrire luoghi di vacanza straordinari e rari per la bellezza e la natura che li circonda ma è poi a cultura del servizio che li rende unici. Noi abbiamo puntato su eleganza e cortesia che sono diventati il nostro must. Il resto lo fa la bellezza di un’architettura originale, le qualità autentiche degli arredi, un ambiente perfettamente conservato dagli inizi del Novecento, che costituiscono un luogo adatto per le famiglie ma anche per le coppie e per chi vuole esplorare la tradizione vitivinicola locale e quella gastronomica”.
E proprio la tradizione gastronomica chiude nel migliore dei modi il nostro racconto, con un ultimo e gustoso capitolo che parla di profumi e sapori casalinghi, di attenzione nella preparazione e della costanza dei sorrisi di chi ama poter accogliere. Le parole di queste pagine conclusive hanno l’intensità delle Polpettine in tempura, il calore avvolgente del gusto di una Parmigiana che rievoca ricorrenze passate, la sorprendente armonia del connubio tra finocchio selvatico, salsiccia e finocchi in un primo piatto che è un manifesto dell’autenticità umbra. La succulenta Chianina, i funghi, ennesima espressione del territorio, e la inebriante Crostata scrivono il migliore tra i finali possibili.
La Ghirlanda – Wine Resort
Via del Poggio, 4 – Loc. Saragano
06035 Gualdo Cattaneo (PG)
Tel.: +39 0742 98731