Testo di Cristina Ropa
Foto cortesia di Grégoire Desnoulez
CONTENUTO EXTRA DI COOK_INC. 35
In cosa consiste il tuo lavoro?
Coltivo ortaggi biologici da 23 anni. È stato mio nonno Gérard a trasmettermi l’amore per la natura. Durante le battute di pesca o nei momenti di giardinaggio insieme mi ha insegnato a capirla. Nel 1999 ho intrapreso la formazione agraria (CCTAR) che mi ha permesso di preparare il mio progetto e comprendere le questioni agricole.
Perché hai deciso di collaborare con Les Résistants?
Abbiamo iniziato 9 anni fa e a poco a poco si è un costruito un rapporto di fiducia. Come noi hanno un grande rispetto per il nostro lavoro, per i prodotti, i clienti e l’ambiente.
Florent mi ha detto che voi produttori siete la base di tutto. In che modo la vostra filiera è sostenibile e come vi distinguete dagli altri produttori che realizzano i vostri stessi prodotti?
Coltiviamo una piccola area di due ettari in agricoltura biologica, un centinaio di varietà stagionali particolarmente adatte al nostro territorio come le carote di Chantenay, carote tonde di Parigi, prezzemolo tuberoso, pomodori andini, porri St Victor. Concimiamo con le alghe che rimangono sul lungomare dopo i temporali autunnali, arricchendo lentamente e in modo equilibrato il terreno di nutrienti. La raccolta delle alghe è un lavoro piuttosto difficile. Bisogna stare attenti alle maree e alle sabbie mobili per cui fisicamente può essere molto provante.
Cosa ti appassiona di più del tuo lavoro?
Vivere a contatto con la natura, proteggerla e offrire alle persone i migliori prodotti possibili.
Cosa possiamo fare per rendere le persone ancora più consapevoli dell’importanza di fare scelte sostenibili?
Questa è un’ottima domanda! Credo che dovremmo comunicare meglio ciò che facciamo. È importante condividere le esperienze e convalidare le nostre osservazioni attraverso la verifica di scienziati professionisti. Va inoltre fatta una riflessione collettiva dove ognuno possa portare le proprie priorità. La sfida è trovare un equilibrio tra le diverse visioni ed essere trasparenti nelle scelte in modo che tutti capiscano e si facciano carico delle azioni che si decidono di intraprendere insieme.
Hai progetti futuri per rendere la tua filiera sempre più sostenibile?
Stiamo creando un agriturismo ecologico a Ploemeur in Bretagna insieme a Florent, un luogo dove possano avvenire sia la produzione che il consumo dei prodotti per evitare il trasporto. Vogliamo offrire un’esperienza gastronomica ed ecologica in un magnifico spazio naturale vicino all’Oceano. Un ristorante in mezzo alla natura con a fianco i campi in cui coltivare una grande ricchezza di biodiversità. È un progetto collettivo, un’opera davvero rivoluzionaria: ci stanno lavorando il Comune, alcune associazioni locali e scienziati. Abbiamo coinvolto tante persone appassionate di sostenibilità che contribuiranno a questo progetto con le loro competenze e la loro energia. Siamo partiti dall’idea di radunare diverse professionalità e inserirle in un sistema in modo che il risultato sia il più duraturo possibile con l’idea di realizzare pienamente il concetto di economia circolare. Le pecore, ad esempio, saranno preziosissime per brucare le erbe selvatiche da eliminare nell’orto per preservare così i fragili spazi naturali e così via. Il desiderio è che questo agriturismo possa lavorare sempre più in modo multidisciplinare mantenendo una visione sempre aggiornata con quello che accade nel mondo in questo ambito. È un lavoro collettivo davvero entusiasmante! Il progetto è iniziato a marzo 2022 e speriamo di averlo pronto nell’estate del 2024. Per vederlo realizzato, vi invito a venirci a trovare tra un anno. Avremo tante esperienze da condividere e persone fantastiche da farvi conoscere.