Testo di Gualtiero Spotti
Foto cortesia di Ufficio Stampa
Dopo un paio di stagioni contrassegnate dalle incertezze e dai problemi causati dal Covid, c’è voglia di ripartire mettendo in primo piano la bellezza, l’ospitalità, il buon cibo e tutti quei valori che distinguono il territorio italiano. In particolar modo quello toscano, tanto amato dai visitatori stranieri che la pandemia ha in buona parte tenuto lontano per lungo tempo. È questo – ma non solo verrebbe da dire – il senso di una intensa due giorni che si è tenuta il 6 e il 7 aprile a Dievole, una delle cantine storiche del Chianti Classico a due passi da Siena.
Un incontro che si è rivelato come un’interessante occasione di confronto tra operatori del settore per fare il punto della situazione, per cercare temi sui quali convergere in chiave promozionale e per ripartire con il piede giusto. Con l’ammiccante sottotitolo Exploring a unique way of living, il convegno ha messo intorno a tre diverse tavole rotonde alcuni dei protagonisti del comprensorio regionale legato al Chianti Classico. Partendo, chiaramente, dalla cultura del vino e dell’ospitalità con il padrone Stefano Capurso, General manager di Abfv Italia, la società cui fa parte Dievole e che fa capo all’investitore argentino Alejandro Bulgheroni, insieme a Filippo Mazzei di Castello di Fonterutoli, Marco Pallanti di Castello di Ama e Laura Bianchi di Castello di Monsanto. Un momento di confronto stimolante, che se da un lato ha messo in evidenza le croniche difficolta nel “fare sistema” tra diverse realtà toscane che, quando non lavorano insieme, capita perfino che si pestino i piedi (basterebbe l’annosa diatriba sulla riqualificazione di un brand come il Chianti Classico in un mercato dove il Chianti si è ormai posizionato a prezzi di vendita poco allettanti), dall’altro ha evidenziato la necessità di una diversificazione dell’accoglienza mirata a far vivere esperienze uniche all’ospite.
Come nel caso di Castello di Monsanto, realtà familiare che apre le porte della sua tenuta e in futuro lo farà ancor di più, con la sistemazione dei sette casali all’interno della proprietà; oppure con Castello di Ama, che da tempo ha puntato sul connubio arte/paesaggio/vino e, oltre a ad aver realizzato un percorso di arte contemporanea con nomi altisonanti quali Pistoletto, Buren, Kapoor e Chen Zhen, ha da pochi giorni inaugurato un nuovo e moderno spazio di accoglienza con una cantina che raccoglie le annate dal 2000 fino ai giorni nostri.
Non meno stimolante è stato il secondo incontro, moderato dal giornalista Leonardo Romanelli, con ospiti la cuoca di casa Monika Filipinska, lo chef Gaetano Trovato, Alessandro Ercolani di Castello di Spaltenna e Mirco Vigni dell’Osteria Le Logge di Siena, dove si è evidenziata la necessità di tornare a una ristorazione di prossimità, con i legami più stretti con i produttori, l’attenzione verso i concetti no waste e la sostenibilità, o con lo sfruttamento degli spazi circostanti creando orti e coltivazioni in proprio, come accade da tempo a Dievole. Non solo una tendenza della cucina moderna, ma una vera e propria necessità per limitare gli sprechi, anche quelli energetici. Senza dimenticare che se c’è una regione in Italia che con il suo paesaggio induce a uno stretto contatto con la natura, è proprio la Toscana.
Infine, il terzo convegno, che ha puntato l’occhio sul benessere fisico e sulla commistione tra terra, mente e corpo. In compagnia, tra gli altri, di Giancarlo Bocci, patron dell’Eroica, e di Daniele Tognaccini, ideatore del programma ANTS (Activity Nature Training Sense), coordinati dal sempre ficcante e divertente Marino Bartoletti. Si è parlato di spot e medicina, di attività all’aria aperta, di ciclismo pulito e di esercizio fisico, di esperienze sensoriali e vita sostenibile, con l’attenzione rivolta anche agli ospiti delle strutture ricettive toscane e al turismo all’aria aperta. Poi non sono mancate, ma era inevitabile, le degustazioni dei vini Dievole e dell’olio che la tenuta ha appena visto premiato come miglior olio toscano dalla Guida Oli d’Italia 2022 del Gambero Rosso.
Dievole Wine Resort
Località Dievole – Vagliagli
53019 Castelnuovo Berardenga (SI)
Tel. +39.0577322613
www.dievole.it