Testo di Lodovica Bo
Foto di Brambilla – Serrani
Torna la tanto attesa Guida di Identità Golose. L’edizione 2022 vede spiccare tantissimi under 40 che conquistano la scena gastronomica italiana ed estera. La quindicesima edizione avviene in un momento storico in cui la speranza è d’obbligo, ma la voglia di fare ancor di più. In questo spirito di innovazione Identità Golose lancerà infatti anche Bollicine nel mondo, la guida alle bollicine, appunto, di tutto il mondo. Così come nuova è anche la sezione dedicata ai Cocktail bar: sono 19 oggi i nomi premiati che ragionano in modo profondo sul mondo della miscelazione. Nuove anche le sezioni di ogni scheda contenenti il suggerimento lo/la “chef consiglia”, il posto del cuore dello/a chef, possibilmente nei paraggi dei ristoranti. Oltre alle schede classiche sono state inserite anche 10 Storie di Gola, racconti di autori focalizzati su 10 città tra cui, Torino, Milano, Napoli, New York e Bogotà.
I numeri non mentono. La Guida, curata da Gabriele Zanatta, vede infatti in forte crescita i numeri rispetto agli anni passati: un successo che fa credere molto nel mondo enogastronomico, nonostante gli anni di difficoltà. Nel 2008 erano 350 le schede italiane, oggi sono 902: una crescita importante che guarda al futuro. La guida oggi censisce 1055 insegne, tra cui 100 pizzerie e 153 locali segnalati in 30 paesi diversi.
Largo ai giovani! Tanti gli under 30 anni, che arrivano a 67e 441 tra i 30 e 39 anni. La guida è online sul sito identitagolose.it (anche in formato App). A seguire la lista di tutti i premiati, dai più noti ai più emergenti:
La miglior Chef (premio ACQUA PANNA – SAN PELLEGRINO): Valentina Rizzo – Farmacia dei Sani, Ruffano
Il miglior Chef (premio PASQUA VIGNETI E CANTINE): Matteo Metullio e Davide De Pra – Harry’s Piccolo, Trieste
Il miglior Chef Internazionale (premio CARAIBA): Himanshu Saini – Trèsind Studio, Dubai (Emirati Arabi Uniti)
Sorpresa dell’anno (premio MARTINO ROSSI): Richard Abou Zaki e Pierpaolo Ferracuti – Retroscena, Porto San Giorgio (Fermo)
Il miglior Sous Chef (premio DIVINE CREAZIONI): Davide Boglioli – Enrico Bartolini al Mudec, Milano
La miglior Sommellier (premio VEUVE CLICQUOT): Lorenza Panzera – Zelo del Four Seasons, Milano
Il miglior Somellier(premio CASTELLO DI ALBOLA) Carlo Salino– Opera, Torino
Il miglior Maître (premio KETTMEIR): Laura Carollo – Gagini, Palermo
Il miglior Chef Pasticcere (premio VALRHONA): Roberta Merolli – Tre Olivi al Savoy Beach Hotel, Paestum
Il miglior pizzaiolo (premio CARAIBA): Pier Daniele Seu – Seu Pizza Illuminati, Roma
Sperimentazione (premio LATTERIA SORRENTINA): Davide Guidara – I Tenerumi del Therasia Resort, Vulcanello
Giovane famiglia (premio OLITALIA): Famiglia Fais: Pierluigi, Chiara, Valentina, Elisabetta Fais – Josto, Framento e Etto, Cagliari
Servizio e accoglienza (premio THEFORK): Ludovica Rubbini e Riccardo Gaspari – Sanbrite, Cortina D’Ampezzo
La miglior Barlady (premia DISTILLERIA BONAVENTURA MASCHIO): Sabina Yausheva – Dry Solferino, Milano
Il miglior Barman (premio P&B LINE): Matteo Di Ienno – Locale, Firenze
Il miglior Food Writer (premio UFFICIO NAZIONALE ISRAELIANO DEL TURISMO): Eugenio Signoroni
Identità di Pasta (premio PASTIFICIO FELICETTI): Riccardo Forapani – Ristorante Cavallino dal 1952, Maranello
Identità di Riso (premio RISO BUONO): Alessandro Billi – Osteria Billis, Tortona
Contaminazioni (premio DEBIC PER FRIESLANDCAMPINA): Marco Ambrosino – 28 Posti, Milano