Testo di Letizia Gobio Casali
Foto cortesia di Ufficio Stampa
“È ‘n’gin!”. Con questo gioco di parole – nato durante un brainstorming – Paolo dalla Mora, proprietario di ENGINE, sintetizza l’approccio ludico del suo brand di liquori. Un marchio con ingredienti tutti made in Italy che tuttavia non si fa vanto di esserlo, a differenza di altri prodotti che inglobano nel nome riferimenti geografici (ciao, Portofino!).
Biologico al 100 %, composto da alcool di frumento, ginepro proveniente dalla Toscana, salvia del Piemonte, limoni di Sicilia, radici di liquirizia calabrese, rosa damascena fiorita in Piemonte e acqua dalle Alpi, ENGINE, riprende in versione alcolica il classico canarino arricchito di salvia, migliorandolo. Per testarne la versatilità, il prodotto è stato protagonista di una cena allestita al Tannico wine bar di Milano dove, declinato in più versioni, ENGINE ha mostrato le sue qualità. Dopo il Gin and Tonic di benvenuto, preparato con Gin, Indian Tonic Water e una foglia di salvia come guarnizione, a richiamare uno dei botanical più distintivi del distilled gin, è arrivato il turno di A Tutta Birra, una rivisitazione del French 75 a base di gin e birra weiss, coniugato con acciughe di Cetara. Nitroni Tannico, il Negroni by ENGINE, è stato abbinato al Grilled Cheese Sandwich e alle Frittelle di gamberi e carciofi per concludere con Motore Bee Turbo, variante Gin sour con miele di zafferano, la cui dolcezza è stata equilibrata dalla polvere di liquirizia, in abbinamento con Terrina di pollo o Spada tenero.
Oltre alla versatilità del liquore, ENGINE (che approderà presto alla grande distribuzione) colpisce anche per il suo ironico packaging che Dalla Mora, forte della sua esperienza come marketing manager di Moschino, non poteva trascurare: una latta a imitazione di quelle che contengono olio per motori, con un logo rosso su campo bianco a ricordare, a seconda della generazione di appartenenza, alternativamente il logo di Diesel e/o quello di Supreme. In tono il claim stampato sulla confezione: “Engine: sul ghiaccio fa faville, con la tonica fa scintille”.
Per quanto incline a una comunicazione giocosa e anticonvenzionale, con la sua produzione nell’impianto nelle Langhe, Dalla Mora affronta anche temi “impegnativi, come l’attenzione maniacale alla qualità delle materie prime e la sostenibilità del settore beverage. E così, dopo aver raccolto adesioni prestigiose, come quella di Massimo Bottura, che lo scorso novembre ha partecipato a una diretta sulla pagina Instagram del brand, Dalla Mora vorrebbe coinvolgere altri chef blasonati nella sua crociata contro gli sprechi e a favore del binomio tra cocktail alcolici e alta cucina. “Anche nel settore del beverage è giusto porre in atto azioni per attuare un’economia circolare” dichiara. Non a caso, ENGINE ha infatti avviato un processo per diventare la prima B Corp italiana certificata del mondo spirit. Un’iniziativa benemerita, coraggiosa, lungimirante: in una parola “in-gin-ous”.
ENGINE lo trovi nei migliori cocktail bar e sul sito www.engine.land