Testo di Claudia van den Berg Morelli
Foto cortesia di Emilie Qvist Kjaergaard e Simon Basballe
Emilie Qvist Kjaergaard e Simon Basballe – compagni in cucina e nella vita – hanno deciso di fare qualcosa di diverso nel 2023: un tour culinario in giro per l’Europa. È iniziato con una collaborazione temporanea di tre mesi al Café Neumärt di Zurigo e si concluderà con tre cene nel fine settimana e tre brunch domenicali in un palazzo storico del XV secolo nel cuore di Firenze, a partire da venerdì 24.
Nel frattempo, hanno girato l’Europa a bordo della loro Opel Astra verde anni 80: hanno attraversato la Croazia, la Slovenia, la Francia e l’Italia, cucinando anche ad AlMeni, il festival gastronomico di Massimo Bottura a Rimini. Il “viaggio in Europa” è diventato poi un “viaggio nel mondo” quando si è presentata la rara opportunità di andare in Tanzania per aiutare nella fattoria di vaniglia di una connazionale danese, Mette Ravn. Hanno trascorso lì quattro settimane, imparando come impollinare i fiori, come gestire in biologico una fattoria e come trasformare la vaniglia raccolta.
“Abbiamo molto a cuore la materia prima ed è fondamentalmente il motivo per cui viaggiamo: alla ricerca di nuovi prodotti, nuove cucine, nuovi metodi di cottura, nuove culture e ispirazioni”. Prima di ogni apertura, esplorano i mercati locali con settimane di anticipo, cercando ispirazione e prodotti locali di buona qualità da cucinare per i loro ospiti. Vogliono lasciare che le verdure, il pesce e la carne di maiale parlino da soli, maneggiandoli il meno possibile. Se la materia di partenza è eccellente, anche il cibo lo sarà. Con il loro stile di cucina scandinavo, si concentrano sulla semplicità, la freschezza e l’acidità e combinano gli elementi locali con le idee e gli input che hanno raccolto, assaggiato e sperimentato nel tempo e in tutti i paesi. “Siamo entrambi anime irrequiete e amiamo scoprire nuove culture, sapori e tecniche. Poiché viaggiamo senza avere tutto pianificato in anticipo, i nostri piani rimangono flessibili, e questo rende possibile fare cose nuove con spontaneità e accogliere entusiasmanti opportunità che si presentano lungo il percorso, come questa a Firenze”.
Simon og Emilie al C/O Bardi di Firenze
Emilie e Simon hanno conosciuto la fiorentina Marina Montresor mentre lavoravano nel pop-up di Zurigo, tramite un ospite abituale del ristorante. Marina ha un magnifico appartamento in un antico palazzo nel cuore di Firenze che vuole trasformare in uno spazio di creatività, arte e, ovviamente, cibo. Così è successo e per i prossimi tre fine settimana (a partire da venerdì 24) i due cucineranno con prodotti locali – frutto della loro ricerca – per un massimo di 20 persone per tre fine settimana consecutivi.
Tenuta Saiano, con sede in Valmarecchia – un lembo di terra tra Toscana, Emilia-Romagna e Marche – fornirà i vini per gli eventi. Nei loro 8 ettari di vigneti, a circa 400 metri sul livello del mare, coltivano varietà autoctone come Sangiovese, Grechetto Gentile e piccoli appezzamenti di Trebbiano Romagnolo. Emilie e Simon hanno visitato la Tenuta durante il loro viaggio generando un’altra connessione significativa. “Alex produce vini belli e onesti, utilizzando metodi antichi e nel pieno rispetto della biodiversità e dell’equilibrio rigenerativo dei suoli e della natura. Il suo vino si abbina perfettamente ai sapori della nostra cucina ed è anche in linea con il nostro obiettivo di creare progetti significativi con altri giovani, in tutti i settori e interessi”. Questo è esemplificativo di come Emilie e Simon agiscono: collaborare in settori e interessi diversi e imparare gli uni dagli altri. “Per quanto riguarda gli ospiti, speriamo ovviamente che abbiano una buona esperienza, ma, più di tutto, speriamo di averli ispirati verso una mentalità aperta nell’incontrare e connettersi con persone provenienti da contesti diversi”.
Questo viaggio, durato otto mesi e che sta lentamente giungendo al termine, ha dato alla coppia una nuova visione di cosa significhi avere un ristorante. È il cibo e l’esperienza culinaria, ovviamente, ma è anche molto di più: riguarda anche la sala, la luce, la musica, lo staff in servizio, gli ospiti e l’intera atmosfera. “I migliori pasti che abbiamo consumato in questo viaggio sono stati quelli che ci hanno fatto sentire l’energia, l’originalità, la qualità dei prodotti, la cucina onesta e la personalità delle persone che hanno creato l’esperienza. Per noi la buona tavola non è la risposta assoluta ad una serata perfetta. Al contrario, spesso è l’inaspettato. E se noi, come chef, riuscissimo a creare quella sensazione e a far sentire speciali i nostri ospiti, allora saremo un passo più vicini verso il ristorante dei nostri sogni”.
Ciò che riserva il futuro è ancora incerto, ma Emilie e Simon sanno che la loro avventura non finisce qui e che l’ispirazione e gli insegnamenti di questo viaggio saranno fondamentali per il futuro della loro cucina. E noi come Cook_inc. non vediamo l’ora di seguire il loro viaggio!
Li trovate in:
C/O bardi
Via de’ Benci, 5
50122 Firenze (FI)
www.see-oh-bar-dee.org
Per info e prenotazioni:
Tel: +39 +41 76 650 01 29
mail@see-oh-bar-dee.org
@see_oh_bar_dee
Orari:
Venerdì 24/11– cena
Sabato 25/11– cena
Domenica 26/11 – brunch
Venerdì 01/12 – cena
Sabato 02/12– cena
Domenica 03/12 – brunch
Giovedì 7/12 – cena
Venerdì 08/12 – cena