Testo di Barbara Marzano
Foto di Chiara Schiaratura
“Imagine all the people livin’ life in peace”. John Lennon sognava un mondo in cui tutti potessimo vivere in pace, senza guerre, senza etichette, senza possesso. Ma ancora, a distanza di 50 anni, non siamo in grado di realizzare questo sogno. Ancora, la strada più semplice da prendere, l’unica in cui evidentemente ci piace inciampare, sembra essere quella della distruzione. Possiamo provare a resistere, a chiudere un occhio perché “tanto non è qui”. Oppure possiamo spalancare il cuore. Azotea, restaurant-cocktail bar nikkei di Torino, ha spalancato il suo. Fino all’8 marzo, nel menu del ristorante farà la sua comparsa Supernova, una dolce idea della co-proprietaria, anima della sala e della pasticceria, Noemi Dell’ Agnello.
Lei, insieme al compagno Matteo Fornaro, omaggia l’Ucraina e simbolicamente la Festa della Donna, lasciando la parola a Supernova, un dessert ispirato a un dolce 100% ucraino, AntiPavlova, firmato dalla pastry chef Dinara Kasko. Un’iniziativa che ha l’intenzione di raccogliere un contributo – non da poco – da donare alla Croce Rossa Italiana, a supporto delle persone che stanno combattendo la battaglia.
Si tratta infatti di una ricetta che si ispira a la AntiPavlova cake della pasticcera ucraina Dinara Kasko, che in questi giorni sta raccontando la guerra attraverso i suoi canali social, sotto un cielo buio, sporco di rumore e tanto dolore, che sembra alla ricerca di una luce e di un futuro diverso.
È da questa speranza che Supernova arriva a illuminare il menu di Azotea, per farsi messaggera di un obiettivo più nobile, concreto sì, ma anche umano. Perché in queste giornate parliamo spesso di numeri, ma che volto hanno queste cifre? Quei numeri sono storie, famiglie, persone. Dinara è solo una tra milioni e milioni. E Supernova è solo uno dei tanti – preziosissimi – gesti che possiamo accogliere e riconoscere, per scoprire chi sta combattendo con le proprie forze.
“Ho pensato che anche noi, nel nostro piccolo, potevamo aiutare l’Ucraina sensibilizzando i nostri clienti sul tema” racconta Noemi Dell’ Agnello. “Seguo Dinara da più di 7 anni, adoro la sua mano, l’estetica di una pasticceria architettonica, diversa, sua, di una donna coraggiosa che voglio presentare all’Italia”.
Supernova, come AntiPavlova cake, sprigiona tutta l’impronta architettonica della pasticcera ucraina che ha trasformato un classico della tradizione mondiale, la Pavlova, in un’esibizione geometrica di meringhe. Supernova, come la gemella ucraina, contiene inserti di mango e frutti di bosco, ma sostituisce al mascarpone di Dinara un dolce latte di cocco. Completano il dessert spikes di meringa alla francese, mousse al cocco e vaniglia, dacquoise alla mandorla, gel lime, zenzero e polvere di lamponi. Tutte preparazioni che ben si inseriscono nella cucina nippo-peruviana che Noemi, e il suo compagno Matteo Fornaro, propongono da Azotea, sia nei piatti che nei cocktail. Ultimo aspetto che non tradisce il dessert originale, è la forma che battezza Supernova, chiamata così, “come la stella che conosciamo, che s’illumina di luce propria fino a scoppiare e scomparire in un attimo con tutto ciò che le fa da contorno. Vorrei che succedesse questo, che tutto quello che sta accadendo svanisca in un momento”.
Abbiamo superato, ancora non del tutto, una pandemia che per poco non distruggeva il genere umano. E ora, vogliamo distruggerci a vicenda? Certo, un mondo senza guerre rimane un sogno. Ma bisogna provare a crederci nei sogni.