Testo di Gualtiero Spotti
Foto di Gualtiero Spotti e di Contrada Bricconi
La montagna che rivive. È questo l’obbiettivo che sta alle spalle del progetto di riqualificazione di un vecchio borgo alpino nel cuore della Valle Seriana, in provincia di Bergamo, e nel comune di Oltressenda Alta, a quasi mille metri di altezza. Contrada Bricconi è il sogno di quattro amici, Giacomo Perletti, Matteo Trapletti, Giovanni Pizzamiglio e Paolo Tocchelli, che poco più di una decina di anni fa hanno iniziato la lenta e macchinosa ristrutturazione di una manciata di baite, hanno costruito una stalla per una quindicina di mucche (qui da tempo si producono stracchini, formaggelle e burro).
Più recentemente hanno inaugurato un ristorante con la complicità di Michele Lazzarini, l’ex sous chef e braccio destro di Norbert Niederkofler al Rosa Alpina di San Cassiano che, dopo una decina di anni in una cucina tristellata (oltre a diverse esperienze in giro per l’Europa), ha deciso di rientrare verso casa, visto che è bergamasco Doc ed è nato a due passi da Contrada Bricconi, nel paese di Gandellino.
Il luogo è destinato a far parlare di sé già a pochi giorni dalla sua apertura come indirizzo per fini gourmand. Soprattutto perché racconta bene lo spirito di avventura di un gruppo di trentenni (Lazzarini compreso), che ha abbracciato una filosofia e sposato l’idea di portare a nuova vita un angolo di montagna partendo dalla produzione casearia, passando attraverso la cucina e arrivando, nei prossimi anni, all’accoglienza con qualche stanza per chi vuole prolungare l’esperienza oltre la tavola e vivere qualche ora di full immersion nella natura e a stretto contatto con la realtà delle valli orobiche.
L’incipit verso un mondo nuovo, soprattutto per chi è abituato a vivere in città, si percorrendo una strada che si stacca dal paese e un centinaio di metri a piedi dal comodo parcheggio. Non aspettatevi qui di prendere posto a tavola e abbuffarvi con piatti tradizionali di polenta e coniglio o casoncelli alla bergamasca come accade nelle poche trattorie o agriturismi della zona. Michele Lazzarini ha pensato bene di trasportare sulla distanza di due menu degustazione buona parte dei suoi trascorsi professionali e molte delle passioni culinarie.
Una su tutte la cucina alla brace che caratterizza in maniera determinante il percorso del menu. L’edificio principale del borgo accoglie il ristorante che è distribuito su due piani in stile rustico moderno con tocchi di essenzialità nordica e deliziosamente realizzato senza troppi orpelli folkloristici. I piatti raccontano in maniera facilmente comprensibile le relazioni strette con i produttori della zona (dal settantenne di Gandellino che ha ripopolato delle antiche vasche con un allevamento di trote, alle erbe e le verdure che arrivano dagli orti dei paesi vicini, fino al pesce d’acqua dolce proveniente dal vicino lago d’Iseo, mentre la produzione lattiero-caseario è tutta casalinga) e spesso puntano l’attenzione sulla matrice popolare riqualificandoli con piglio contemporaneo.
Se il Salame con la panna è lo sfizio gustoso che apre lo stomaco, poi si passa al Risotto con stracchino, aglio osino e bernia (di quest’ultima ne ha parlato qualche anno fa Riccardo Camanini sul palco di Identità Golose, ed è un metodo di conservazione della Pecora Gigante Bergamasca, che nella versione di Lazzarini diventa il contrappunto croccante che offre maggior sapidità e grassezza al piatto), ma come detto anche il pesce a queste altitudini non passa certo inosservato.
Così arriva l’ottima Anguilla con miele di rododendro e, in accompagnamento, un brodo affumicato, oppure la Trota alla brace con acqua di pomodoro montata con crème fraîche maison e un olio d’abete. Sono tutti piatti decisi ed eleganti allo stesso tempo, con l’orizzonte gustativo spesso a chilometro zero e che guarda verso il bosco o gli alpeggi. Come nel caso della Cagliata con frutti di bosco o nella Granita di abete e sambuco che, con il Waffle e polline, chiudono il cerchio e l’esperienza a tavola.
Anche la carta dei vini segue una logica da agriturismo e va alla ricerca di bottiglie lombarde, con qualche etichetta meno nota e spesso funzionale all’abbinamento con i due percorsi di degustazione. Contrada Bricconi è in questo 2022 di ripartenza, uno dei progetti più entusiasmanti incrociati lungo la strada: un segnale forte di riconciliazione con il mondo contadino e con la vita di montagna.
Contrada Bricconi
Via Bricconi, 3
24020 Oltressenda Alta (BG)
Tel. +39 333 2228607
www.contradabricconi.it