Testo di Luca Sessa
Foto di Ufficio Stampa Centumbrie
Il richiamo della terra può essere irresistibile, soprattutto quando un lago e una distesa di ulivi contribuiscono a rendere speciale la scenografia che la caratterizza. E così una piccola frazione nella zona di Agello, in provincia di Perugia, è divenuta la nuova dimora della famiglia Cinaglia, che dopo una vita vissuta fuori dalla regione d’origine ha deciso di tornare nella terra natia lasciandosi affascinare dal Trasimeno, vera espressione di questa parte d’Umbria, acquistando dei casolari con uliveti, il vero punto di partenza di un’appassionante storia, quella di Centumbrie.
Perché è l’olio il filo conduttore che unisce le mille anime di questa realtà agricola che è divenuta nel giro di pochi anni tanto altro. Moraiolo, Frantoio, Leccino e Dolce Agogia i nomi delle varietà lavorate con grande rispetto, le prime tre tipiche del centro Italia, l’ultima una varietà autoctona della costa del lago Trasimeno, poco diffusa e raramente lavorata in monocultivar a causa delle tante difficoltà di gestione (complessità nelle potature, raccolta rigorosamente manuale e solo in un arco temporale di circa 5 giorni l’anno). Qui Luca Mencaglia, l’oleologo di Centumbrie premiato lo scorso anno quale migliore d’Italia, “ascolta” gli ulivi per consentire loro di esprimere tutto l’enorme potenziale, per dar vita ad oli sinceri ed a progetti speciali, come quello relativo a L’approdo X/50 Gran Cru, la prima limited edition firmata Centumbrie, un olio extravergine di oliva da Dolce Agogia.
Non si raccolgono solo olive in questo fazzoletto di terra: verdure, frutta, legumi e cereali sono le altre anime di Centumbrie, prodotti lavorati in azienda e proposti al mercato sotto forma di materia prima oppure di prodotto trasformato. Un’azienda che rifiuta l’idea di polo produttivo fine a sé stesso e si impegna per creare un luogo fruibile, da visitare ed esplorare, dove entrare in contatto con la materia, conoscere i processi produttivi e approfondire la conoscenza al fine di aumentare la consapevolezza al momento dell’assaggio. Per questo motivo gli ambienti di produzione sono vetrati, osservabili dall’esterno, e abbinati a servizi di ristoro e assaggio.
Passo dopo passo la storia si è arricchita di nuovi intriganti “capitoli”: al frantoio viene affiancato il bistrot, si inaugura un molino, piccolo ma preziosissimo, completo di laboratorio per panificazione dolci e salate e punto vendita. I casolari accolgono, l’azienda e i prodotti raccontano. Gli spazi si allargano e la città trova un nuovo luogo di svago e scoperta enogastronomica. Una storia che narra anche di aree verdi accessibili e attenzione per l’ambiente, di agricoltura biologia e di riutilizzo di produzione in azienda (ad esempio il riscaldamento è alimentato con il pallet prodotto dallo scarto di lavorazione delle olive).
Ogni elemento contribuisce ad alimentare un’altra fase del ciclo produttivo di Centumbrie: il molino con pietra naturale monolite, che macina i grani dei campi Centumbrie e produce una farina bio, è un altro fondamentale protagonista che rende autentiche le creazioni del laboratorio di panificazione e pasticceria; l’Evo Bistrot Centumbrie guidato dallo chef Giorgio Enrico utilizza l’olio prodotto nel frantoio per proporre una cucina contemporanea che vuole sperimentare non solo nei piatti ma anche in cantina e con originali cocktail a base di olio extravergine. Il tutto completato dalla voglia di accogliere, che assume la forma delle strutture ricettive, dalle ville sulle sponde del Lago Trasimeno agli appartamenti di design del centro storico di un delizioso paesino medievale in collina, da unire alle proposte di esperienze ed eventi organizzati ad hoc, come degustazioni, tour guidati, trekking a piedi o in bici tra gli ulivi, la musica e l’arte.
Centumbrie
Loc. Osteria S. Martino, Frazione
06063 Agello (PG)
Tel.: +39 347 635 4484