Testo di Gualtiero Spotti
Foto cortesia di Casa Fantini
La riqualificazione del lago come meta gastronomica negli ultimi anni è passata attraverso il successo di Como, prima, e del Garda, in seguito. Senza voler scomodare i grandi bacini nazionali che sono mete turistiche, a volte, anche di massa, il nuovo mood lacustre è riuscito a coinvolgere perfino gli specchi d’acqua più piccoli e meno conosciuti con effetti interessanti sulla scena fine dining. Vedi il caso del lago d’Orta, che pur potendo già contare su un nome pesante come quello di Antonino Cannavacciuolo, ha oggi qualche freccia in più nel suo arco.
Una è certamente Casa Fantini, sorta di boutique hotel con undici camere firmato da Piero Lissoni e creato dalla famiglia Fantini, ben nota nell’industria della rubinetteria, e che ha il suo quartier generale nel paese di Pella. Una destinazione, il piccolo albergo, che, tra oggetti e pezzi d’arredamento esposti attira l’attenzione di architetti e designer, ma che sa mostrare il suo lato riservato e da buen retiro per chi cerca comfort e tranquillità in un lusso elegante e contemporaneo, con il piccolo giardino che si affaccia sul lago e la piccola piscina ad uso esclusivo degli ospiti.
Come se non bastasse, nel tempo, si è in qualche modo evoluto anche il lato gastronomico di Casa Fantini. Poco dopo l’apertura dell’hotel, avvenuta quattro anni fa, è arrivato a prendersi cura della cucina il giovane vercellese Paolo Bullone, forte della sua esperienza presso lo stellato Agrodolce di Imperia e con le intuizioni francofone a far capolino dopo il passaggio di qualche anno fa avvenuto in quel di Ginevra in diversi hotel.
Un paio di menu degustazione e una carta ridotta (tre o quattro referenze per ogni portata) che sa dare soddisfazioni nella persistenza golosa del Carciofo con parmigiano e uovo, nella deriva piemontese del Plin d’anatra con foie gras e agrumi, nei Tortellini con cipolle di Breme, parmigiano e tartufo nero o con le espressioni vegetariane dell’Uovo poché con cavolfiore e aglio nero. Una mano concreta che bada al sodo, quella di Bullone, e che lascia spazio nel menu più agile del pranzo (proposto al Blu Lago, il caffè con veranda esterna a Casa Fantini sulla piazza di Pella) a una giostra di sapori all’italiana facilmente riconoscibile dalla clientela straniera, che qui rappresenta una cospicua fetta di mercato.
Ecco così spuntare la Lasagna alla bolognese, la Tartare di fassona e la Parmigiana di melanzane. Ma è la sera, nell’ovattata atmosfera di un ristorante che ospita al massimo 25 coperti, dove si vivono le sensazioni più piacevoli. Certo, allo stato attuale il ristorante, interno alla struttura, non gode di molta visibilità all’esterno, complice anche la mancanza di un’insegna o di indicazioni che indirizzano il potenziale avventore; cui si aggiunge un limitato numero di coperti che, a volte, riesce a soddisfare solo gli ospiti dell’albergo, ma se si è in zona lo si può considerare un approdo appetibile. Un approdo in tutti i sensi visto che una barca permette durante il giorno di attraversare il lago per visitare l’isola San Giulio o il borgo di Orta.
Casa Fantini/laketime
Via Roma, 2
28010 Pella (No)
Tel: +39 0322 969893