Testo e foto di Greta Contardo
Dalla Terra alla Birra: è il famoso leitmotiv Baladin. Una dichiarazione d’amore e d’intenti nei confronti della filiera agricola italiana per la produzione di birra artigianale che è anche il titolo del libro di Teo Musso e Laura Pranzetti Lombardini (che vi abbiamo raccontato qui), uscito questa primavera che racconta i 25 anni di rivoluzione della birra dal punto di vista di Teo.
Ogni anno, a fine agosto, Baladin celebra una sorta di Capodanno: l’inizio del raccolto del luppolo nei luppoleti di proprietà nei campi di Piozzo, Cussanio e Busca. Un tempo di gioia festeggiato con un gran pic nic in uno dei luppoleti, quello di un ettaro, il più vicino allo stabilimento. Cinque varietà di luppolo – Magnum, Cascade, Chinook, Comet, Cashmere – e gestione quasi diretta dell’azienda.
Ci sono poi gli altri sette di ettari di luppoleto, gestiti insieme a un altro agricoltore e lo storico luppoleto sperimentale di un terzo di ettaro a Fossano. Lì nel 2009 tutto è iniziato con la prima pianta di luppolo venne messa a dimora da Baladin nel mese di luglio. Il luppolo raccolto soddisferà il 100% (salvo imprevisti) della produzione completa della gamma di birre 100% italiane di Baladin del 2023.
La giornata si è articolata in: “orazione” di Teo sulla storia di Baladin, inscenato dove tutto ha avuto inizio, nel pub storico Le Baladin nel centro di Piozzo; piccolo passaggio al Baladin Open Garden per la visita in stabilimento e una birretta rinfrescante e grande pic nic nel noccioleto dietro al luppoleto preparato da Christian Melroi Delrio (lo chef di Casa Baladin) e corredato da birre e/o cocktail in lattina Baladin, animato da canzoni occitane e simbolico taglio di due tralci e brevissimo racconto della pianta del luppolo
Un piccolo momento di grande importanza per l’azienda e per lo sviluppo della birra artigianale attraverso un “turismo della birra”, appunto, consapevole e coinvolto. Erano oltre cento i partecipanti – curiosi e attenti – alla giornata, “e abbiamo chiuso le prenotazioni da un po’ perché avevamo raggiunto il tetto massimo di partecipanti in poco tempo”. La birra artigianale d’altronde è, come spiega Teo: emozione, turismo, territorio, e il luppolo è alla base di tutto questo”.
Teo anticipa che in una delle quattro aree di test Baladin sta lavorando sull’orzo distico per fare il primo malto da genetica italiana, un passo importantissimo in agricoltura, per rafforzare il rapporto terra/prodotto. Baladin è una fonte inesauribile di idee in ogni settore in cui scende in campo. Ci sono tante novità già in cantiere e ai blocchi di partenza, ma le notizie ufficiali sono ancora in embargo. Usciranno allo scoperto a tempo debito, rimanete connessi: saranno molto forti.
Nel frattempo, vi consigliamo di ipotizzare una gita a Piozzo per un po’ di sano turismo brassicolo, il Paese delle Meraviglie Baladin accoglie orde e orde di appassionati ogni domenica. Il format è similare alla raccolta del luppolo senza la parte pic-nic, ma una volta giunti all’Open non resisterete a fermarvi a pranzo al Garden, ne sarete entusiasti. E sarà stata una domenica da ripetere presto.
Baladin Open Garden
Località Valle, 25
12060 Piozzo (CN)
www.baladin.it