Cook_inc. 13
SHAUN HERGATT
JUNI, NEW YORK
- Testo e foto di Carla Capalbo
Da brava newyorchese, nata all’interno del reticolo lineare di Manhattan (in una delle pochissime strade curve), sono attratta da quel tipo di tensione che si stabilisce tra organico e strutturale. All’interno della rigida squadratura della città, l’organico trova sempre uno spazio per lasciare la sua impronta, proprio come il Guggenheim Museum che svetta oltre i confini del suo isolato. Mi capita spesso, quando attraverso un’avenue con un punto di fuga particolarmente profondo, di ripensare al saggio di Jean-Paul Sartre, che analizzava New York in modo così intimo: sono state quelle profondità che, raggiungendo l’orizzonte, ci hanno messo in condizione di vivere in quelle caverne delle strade di Manhattan senza sentirci oppressi.
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