Mark Ibold

2,00

Cook_inc. 18

MARK, THE CITY AND ME

  • Testo e foto di Gabriele Stabile

In ogni caso, il tempo vola. Quest’anno fanno 13 anni che vivo a New York. Perché? Non lo so più, è solo che è così. Forse è la densità di cose belle, forse l’aura mistica della Città con la C maiuscola, forse i film, i libri, la musica che produce da generazioni: swing, be bop, songwriting classico, broadway musical, rock, tendenze underground, punk rock, hip hop, tutti più o meno venuti fuori da lì. Il mondo scopriva la New Wave mentre a New York già si parlava di No Wave, tutti a scoprire i Sex Pistols mentre da noi i Ramones avevano già pippato colla per tre dischi e mezzo: New York è avanti ragazzi, inutile odiarla. Vogliamo parlare di cinema? No, dai che poi mi prendo tutto lo spazio e Anna deve tagliare il pezzo di Petrini.

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