Cook_inc. 13
ALAIN PASSARD, L’UOMO ORCHESTRA
- Testo di Alexandra Michot
- Foto di Richard Haughton
“Sono un tipo un po’… eccessivo”. Da Alain Passard, noto per la sua discrezione, i suoi gesti misurati e la voce pacata, una confessione del genere ci lascia sorpresi. Nelle cucine dell’Arpège, il suo ristorante parigino sul quale dal 1996 brillano tre stelle Michelin, non si sente quasi mai una parola con un tono più alto del dovuto. Nella sala, in compenso, sempre piena, c’è un costante chiacchiericcio, un’esclamazione all’arrivo di una Barbabietola in crosta di sale, manifestazioni di gioia quando lo chef fa un giro tra i tavoli. “Amo la vita, la festa, la tavola, adoro ricevere”, continua Alain Passard, presente ogni giorno, o quasi, nel suo ristorante. Con un locale aperto a pranzo e cena cinque giorni su sette, tre orti da seguire…
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