Testo di Alessandra Piubello tratto da Cook_inc. 20
Foto di Fabrice Gallina
“Chissà se è fondato quel che dice Corrado Guzzanti: “Bastardo è una parola bellissima, viene dal greco bastardeus che vuol dire saggezza”. Sicuramente è saggio mescolare in cucina. Fondere le diversità di ingredienti locali, nordici e orientali per trovare una summa gustativa nuova può avere addirittura effetti erogeni. La cucina “agatica” scorre nelle vene per la sua vitalità. Yin e Yang, Alessandra e Oliver, sono complementari, si alimentano a vicenda per essere in equilibrio nella vita e nelle loro creazioni culinarie. Due cervelli e due anime a contatto nell’ispirazione, due palati nel calibrare i gusti, quattro mani nella realizzazione. Incrociarsi nei ruoli, quando capita (Alessandra in servizio normalmente opera sui secondi), tutto è codificato per due (“non andrei mai da solo a cucinare in show cooking o in qualsiasi altra occasione senza la mia metà” sorride Oliver). Traversare l’Eurasia, fascinazione antica eppure estremamente contemporanea, nei loro piatti. Contemperare la ricerca accanita di ogni dettaglio, di ogni prodotto, di ogni tecnica con la leggerezza del gioco, con la spensieratezza compositiva apparente che travolge per la sua ficcantezza.
Intersecare i diversi gradi di acidità e mixare i contrasti gustativiarrivando alla naturalezza espressiva, gratificante e liberatoria. Cucina pensata, esaminata, analizzata: ma tutto il grande lavoro che sottende ogni preparazione gastronomica non dà adito al desco a cerebralismi o vivisezionismi culinari, porta dritto al puro godimento, alla gioia immediatamente percepita del piacere. Tutto questo è Aga, ma è anche di più: aggiungi quel quid che individuerai dopo che l’avrai vissuto. Non posso raccontarti ogni particolare, il film lo devi vedere con i tuoi occhi, non voglio essere una spoiler… posso assicurarti però che vale il viaggio, da qualunque parte del mondo tu venga!”. Scriveva Alessandra Piubello su Cook_inc. 20, il numero dedicato ai bastardi, raccontando Oliver Piras, Alessandra Del Favero e il loro ristorante Aga, una nicchia di legno calda e accogliente a San Vito di Cadore.
Vi proponiamo la ricetta di un loro signature dish: le Linguine di kamut al succo di mirtilli e salsiccia di Bra. “Un concentrato di acidità, freschezza e di dolcezza data dal grasso della carne che dà rotondità all’insieme. Il tradizionale si mescola al moderno in un dialogo tra presente e futuro che attraversa lo spazio-tempo”.
Linguine di kamut al succo di mirtilli e salsiccia di Bra
Per le linguine al succo di mirtilli
per 4 persone
400 g di passata di mirtilli
200 g di linguine di kamut
50 g di Parmigiano Reggiano
80 g di olio extra vergine
0,5 g di luppolo secco
sale e pepe q.b.
In una padella scaldare la passata di mirtilli. Nel frattempo cuocere per 6 minuti le linguine in acqua bollente. Terminare la cottura della pasta nella padella i mirtilli per ulteriori 6 minuti. Mantecare con olio extra vergine di oliva, Parmigiano Reggiano e luppolo.
Per completare il piatto
160 g di salsiccia di Bra
Sistemare in un piatto fondo le linguine e disporvi sopra la salsiccia cruda di Bra.
Aga Ristorante
Via Trieste, 6
32046 San Vito di Cadore (BL) – Italia
Tel: +39 0436 890134