Testo e foto di Greta Contardo
Tre baite, tre chef e tre portate: è la formula vincente del Gourmet Skisafari 2021 – tour gastronomico giunto alla sua ottava edizione – che inaugura ufficialmente la stagione culinario-sciistica nel comprensorio dell’Alta Badia. Discesa libera e tappe obbligate: il Gourmet Skisafari si svolge così, con gli sci ai piedi e tutta la magia delle Dolomiti dell’Alta Badia innevate come da cartolina. Il focus è la cucina creativa, alternativa, quasi “esotica”, per lo più stellata, che non ti aspetti tra le piste e che (nella norma) esige tempi più lunghi seduti a uno stesso tavolo e atmosfere ben più patinate.
Si scia per “assaporare i piatti gourmet presentati da rinomati chef, celebrando la ripartenza, l’innovazione e la sostenibilità in cucina” si legge nelle brochure. Si scia perché se è vero che “mangiare è incorporare un territorio” è altrettanto vero che mangiando si conoscono persone. E se ci metti pure il divertimento di una sciata in gruppo – e la digestione agevolata dal moto – what else?
Tempi di gioco: dalle 11 alle 15.30 per passare dagli altipiani di La Villa, San Cassiano e Corvara. 4 ore e mezza – a 2000 m circa – per un antipasto, un primo e un secondo (con rispettive bevute), qualche impianto di risalita, agili e panoramiche discese. Il Paese dei Balocchi di appassionati di gastronomia e di montagna per la ripartenza 2021 vede coinvolti tre chef provenienti da tutta Italia: un romano purosangue, un calabrese giramondo adottato dall’Alto Adige e un romagnolo.
Alle 11, quindi, si parte in pellegrinaggio, direzione Club Moritzino – Piz la Ila. Qui troviamo Marco Martini – chef dell’omonimo ristorante romano – sull’attenti, pronto a impiattare a raffica con l’arrivo degli ospiti a ondate. Perché il Gourmet Skisafari ha più gusto se affrontato in gruppo. Tagliatelle di seppia all’amatriciana, una delle sue ricette cult, ovvero seppia cruda con guanciale croccante, pecorino e salsa di pomodoro all’amatriciana. In abbinamento un Alto Adige Valle Isarco, il Sylvaner 2020 dell’azienda Strasserhof. Si parte con un’impennata di gusto, una scarica di sapori netti, ammorbiditi dalla texture setosa della seppia tagliata fine fine, che con il suo blando sapore – volutamente al limite del percettibile – lascia il ruolo di protagonista all’amatriciana, simbolo e orgoglio della cucina laziale, che (è sempre vero) “cor guanciale, er pomodoro, er profumo der pecorino, te fà veni l’acquolina in bocca”.
L’appetito vien mangiando: in men che non si dica la carovana riparte a caccia del primo. È il turno di Simone Cantafio, neoacquisto del ristorante La Stüa de Michil a Corvara all’interno dell’Hotel La Perla (in attivo dal 3 dicembre appena passato). È l’ora di punta e l’Ütia de Bioch dalle parti del Piz Sorega – San Cassiano, è un vociferare allegro di accenti e lingue e di profumi domenicali: Simone ha preparato la lasagna. Sfiziosa, invitante, non è di certo una lasagna qualunque e non a caso è dedicata alla mamma sua. La Lasagna di Mamma Patty è un millefoglie di delicato sedano rapa che – con i suoi sentori di finocchio e sedano – arricchisce il bouquet aromatico del ghiotto ragoût di capriolo al profumo di ginepro. Mettici una bella besciamella al pane bruciato, una grattugiata di tuorlo d’uovo e qualche scaglia di rapa croccante e la piena soddisfazione è garantita. Nel bicchiere: Südtirol DOC Alto Adige, St. Magdaler Classico 2019 (quasi interamente a base di schiava autoctona) dell’azienda vinicola Obermoser.
Un attimo di pausa, qualche pista in più, e si raggiunge l’ultima tappa: il rifugio Ütia I Tablá – sull’altipiano La Villa/Corvara – dove ad attendere gli sciatori si trova Alberto Faccani, chef e patron del bistellato Magnolia di Cesenatico. Guanciola di maialino fondente, sedano rapa e mela all’aceto di miele, perfetta per il clima sottozero, perfetta nell’esecuzione. La carne è morbida come seta, il fondo carico di umore, la purea di sedano rapa e mela è agrodolce, profumata; è come velluto. In armonia, l’elegante Barthenau Vigna S. Urbano 2017, Pinot nero Alto Adige dell’azienda J. Hofstätter.
Finisce qui il Gourmet Skisafari 2021, a pancia piena e pupille soddisfatte. Continua poi la giornata sciistica fino alla chiusura degli impianti, fino al calar del sole. È soltanto l’inizio invece della stagione Sciare con gusto 2021: “uno slalom parallelo tra la bellezza delle piste dolomitiche dell’Alta Badia e la fragranza di piatti unici, serviti in rifugi ad alta quota”.
Otto üties (baite, in ladino) e otto piatti firmati da raggiungere, per tutto l’inverno. Bastano solo un carnet di ticket, gli sci ai piedi e tanta curiosità. Perché uno non può sciare bene se non ha mangiato bene.
N.B. Il progetto Sciare con Gusto è ricco di appuntamenti sciistico-gastronomici da mozzare il fiato che possono essere consultati qui.