Testo di Tania Mauri
Foto cortesia di Augusta
Il 10 e 11 novembre Augusta replica il format vincente del 2023 con un interessante incremento di vignaioli provenienti da tutta Europa, banchi agricoli, cibi da strada e tante novità da scoprire.
Dopo il successo della prima edizione torna, domenica 10 e lunedì 11 novembre, Augusta, la fiera che porterà a Torino, punto di riferimento del movimento del vino naturale in Italia, una settantina tra vignaioli, produttori di birre e sidri da tutta Europa.
“La parte più gratificante della prima edizione è stata la soddisfazione dei produttori che sono venuti e hanno trovato un pubblico numeroso e di qualità (circa l’80% tornerà anche per il 2024). L’evento si rivolge a quei vignaioli che hanno una forte attenzione a quello che è il percorso agricolo da cui parte la produzione del vino ed effettuano una trasformazione sana delle uve che si basa su principi del rispetto della materia prima. Torino negli anni 2000 ha avuto un ruolo di avanguardia nella scoperta e nell’introduzione in Italia di questo specifico modo di intendere il vino che ha trovato terreno fertile anche tra numerosi ristoratori e nelle enoteche” commenta Piero Crocenzi, ideatore di Augusta.
Augusta riunisce produttori e produttrici di vino naturale, agricoltori che coltivano la terra, allevano animali, conservano e trasformano i prodotti che la terra offre. Una comunità di vignaioli e vignaiole provenienti da tutta Europa. In un anno Crocenzi e Lucia Telori(project managerdi Augusta) hanno viaggiato molto e trovato anche il consenso del pubblico transalpino – cosa non scontata – che li ha stimolati a ripetere l’evento e dare continuità al progetto.
“Il vino naturale ha lavorato molto in un processo di autodeterminazione che è poi diventato autoghettizzazione. Oggi bisogna scardinare questo concetto e fare in modo che queste bottiglie vengano messe a fianco delle altre e noi, sin da subito, abbiamo cercato di essere inclusivi e smussare questo tipo di separazione” spiegano Piero e Lucia. “Nessuno esalta mai la differente energia e la peculiarità che questi vini riescono a manifestare in ogni singola annata, mentre noi vogliamo trasmettere i concetti importanti di questi prodotti senza seguire nessuna dinamica di segmentazione del mercato, rompendo gli schemi e spiegandoli a chi ha deciso di partecipare alla manifestazione ricevendo riscontri molto positivi. La selezione dei produttori, sia italiani che stranieri, avviene per nostra scelta o per candidatura spontanea e verifichiamo che siano coerenti con la nostra filosofia tramite la conoscenza e l’assaggio. Per esempio, questa settimana abbiamo ricevuto una candidatura di un produttore che fa birra e sidri in Islanda e vorrebbe partecipare nel 2025 e adesso siamo in attesa dei campioni che ci ha spedito per valutare”.
L’evento vuole essere profondamente connesso al tessuto cittadino sin dalla scelta della location, ovvero lo spazio gestito dall’Associazione Culturale Variante Bunker, spazio che valorizza la diversità in ogni aspetto e che è in linea con i principi di Augusta (biodiversità agricola, diversità di racconto, scelta degli espositori e loro metodi di lavoro). “Quest’anno si è deciso di disporre i produttori in modo più funzionale per le degustazioni, anche perché è cresciuto il numero dei partecipanti e si darà spazio a momenti di dibattito e confronto sull’importanza di fare agricoltura sana e sulla cultura del vino”. Oltre al vino, infatti, ci saranno i banchi agricoli, cibi da strada di qualità, librerie e, novità 2024, un cornerSpecialty Coffee con tre torrefattori italiani molto giovani che racconteranno questo settore emergente. Quello del caffè è un mondo che appassiona sempre di più la ristorazione e sta svolgendo il ruolo di portavoce di sostenibilità e ricerca agricola. Inoltre, a partire dal 7 novembre, otto locali di Torino ospiteranno Augusta sboccia in città, appuntamenti conviviali e di confronto intorno al vino aperti liberamente ai cittadini e in cui saranno presenti alcuni dei vignaioli ospiti di Augusta. A Torino, infatti, vivono e lavorano circa 40 ristoratori ed esercenti che quotidianamente promuovono la cultura e la divulgazione del vino naturale con cui si vuole animare la città attraverso un palinsesto di eventi OFF.
Augusta omaggia e si lega alla città sabauda anche nella scelta del nome dell’evento, da Augusta Taurinorum, e la incarna nel logo della manifestazione con un ritratto di donna consapevole, contadina e fiera, disegnata dall’artista Gianluca Cannizzo. La fiera sarà aperta domenica 10 e lunedì 11 novembre dalle ore 11.00 alle 18.00. La giornata di domenica sarà dedicata sia ai privati che ai professionisti, mentre il lunedì sarà riservato principalmente agli operatori del settore che nel 2023 ha rappresentato il 60% del pubblico totale. L’acquisto del biglietto al pubblico (giornaliero 25€, per due giorni 40€) garantisce l’ingresso in fiera, la degustazione libera ai banchi d’assaggio e il calice di Augusta. Sarà possibile acquistare vino, olio e prodotti agricoli dai banchi in fiera.
Per info: https://augustafieravino.com