Cook_inc. 19
KONSTANTIN FILIPPOU, GOULASCH DI CULTURE
- Testo di Andrea Petrini
- Foto di Lisa Edi
Per una volta ancora – o c’era una volta ancora come un’altra volta – c’era Konstantin Filippou profondamente addormentato. Manuela al volante, lui accasciato tra il finestrino e lo schienale del sedile, si lasciava malloppare, in questo volgere del mattino preautunnale, verso una parte dell’Austria a noi poco usuale. Eppure, un paio d’ore dopo aver lasciato Vienna alle spalle, la berlina parcheggiata in bilico sul sentiero in ascesa verso la lontana sovrastante collina, lui scende sbadigliando, a cuor leggero ma passo pesante, avvolto in una parka militare camouflage-chic che non camuffa un bel niente. Ma anzi rende la sua placida figura un tantinello ancora più imponente.
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