ALAIN DUCASSE – ORO ET LABORA
- Testo di Andrea Petrini
- Foto di Benjamin Schmuck
Fine ottobre 2014. Un appuntamento con Alain Ducasse non va preso alla leggera, ma fissato minimo minimo tre lune prima. Meglio giocarsela alla giapponese e presentarsi con almeno una mezzora d’anticipo sul quadrante. Solo che lui, bruciandoci sulla pista d’arrivo, è già davanti al desk del suo ristorante al Plaza Athénée. Comincia male. E dire che volevamo far bella figura. Per convincerlo a partecipare al Grand GELINAZ! Shuffle (sarà la prima di una serie di almeno quattro sedute e di negoziazioni alla fine vittoriose). Vestito scuro, camicia chiara, stendiamo prima la mano per poi ravvisarci come sempre per un triplo, timido bacino sulla guancia, Svizzera-style.
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