Testo di Tania Mauri
Foto cortesia di Blue Blazer Tour
Santa e Il Locale, i due cocktail bar fiorentini che si distinguono per il bere miscelato e non solo.
Firenze si appresta a diventare una delle capitali della miscelazione internazionale. Il panorama è cresciuto rapidamente negli ultimi anni e oggi il capoluogo toscano vanta fascinosi bar storici, lussuosi bar di hotel e cocktail bar di tendenza che riescono a offrire allo stesso tempo eleganza e una sempre maggiore qualità nella proposta. Per questo vogliamo raccontarvi di due tra i migliori cocktail bar della capitale toscana per apprezzare le creazioni dei mixologist più talentuosi.
L’hotel Santa Maria Novella è situato nell’omonima piazza fiorentina, con vista sulla suggestiva Basilica di Santa Maria Novella, in un antico palazzo. Arredato in stile classico, con mobili francesi e importanti pezzi di antiquariato, al suo interno ospita, dal 2020, il cocktail bar che propone interessanti drink ispirati alla città da abbinare a una proposta food divertente e dinamica. Piacevole e curato in tutti gli ambienti, dall’intimo spazio esterno all’accogliente sala interna, è un luogo dove “rifugiarsi” per assaporare i drink del bar manager Simone Covan che spaziano da quelli tradizionali ai più innovativi, sia negli ingredienti che nelle presentazioni. Le materie prime sono selezionate con cura e distillati, estratti e liquori, anche home made, arricchiscono la proposta. La drink list trova ispirazione nella storia delle Arti e dei Mestieri fiorentini, ordini creati a partire dal XII secolo per regolamentare e tutelare le attività degli appartenenti a una stessa categoria professionale. Il menu è ispirato a cinque di queste associazioni e per ognuna sono stati creati due drink, per cui per l’Arte dei Medici e degli Speziali abbiamo il My Hero e il Dr. Punch, per l’Arte del Cambio il Truffle Penicillin e il Mai – Santa, per l’Arte dei Mestieri di Pietra e Legname il Wood & Stone e il Michael Jackson) per quella degli Albergatori il Nature’s Eco e Il Nido di Santa, una vodka sour balsamico con top di champagne. Infine per l’Arte dei Vinattieri il Martini Aglio, Olio & Peperoncino, uno dei drink più toccanti e particolari, simbolo di gusto e italianità (Mermaid Salt Vodka, Vermouth Dry, una punta d’aglio, olio EVO toscano Capezzana, peperoncino) e l’ Italiano.
Il signature cocktail di tutti i Santa italiani – Roma, Firenze, villa Cora, Venezia ndr – è il Dr. Punch che ha bisogno di 36 ore per essere realizzato. La prima fase consiste nell’immergere le spezie – coriandolo, cannella, chiodi di garofano – nella parte alcolica così da aromatizzare gradualmente tutta la miscela. Trascorse le prime 24 ore, durante le quali tutti gli ingredienti della ricetta vengono lasciati a macerare, viene aggiunta una piccola quantità di latte che dà inizio al processo del milk washing: il contatto del latte con il lime, grazie alla elevata acidità, crea di caglio che servirà per fare il primo filtraggio seguito poi da un micro-filtraggio finale tramite l’utilizzo di apposite coffee bag. Questa lavorazione serve per chiarificare il cocktail rendendolo così limpido e trasparente. Questo lungo e complesso procedimento fa sì che il drink risulti estremamente bilanciato e omogeneo e, pur avendo una marcata nota alcolica, sembra di bere un succo di frutta.
Lo stile del Santa spazia dal minimal a uno più ridondante sia nel match degli ingredienti sia nei bicchieri che cambiano per ogni cocktail. Dal menu è possibile scegliere l’abbinamento food sia per l’aperitivo che per la cena, anche in formato finger food, dove piatti della tradizione italiana, come la Pizza fritta con burrata e mortadella & prosciutto crudo e mozzarella, si alternano a idee internazionali, come il Tataki di tonno. Grande attenzione anche alla sostenibilità: niente contenitori, cannucce o piatti in plastica.
Un’estetica sontuosa risalente al XVI° secolo, riportata alla luce con una allure contemporanea, celebrativa del Rinascimento ed evocatrice di una modernità sofisticata. Questa è l’atmosfera che si respira a Il Locale – ristorante e cocktail bar – custodito fra le mura di Palazzo Concini, a cinque minuti a piedi dal Duomo di Firenze.
Il cocktail bar è uno dei templi mondiali della mixology. Guidato da Matteo Di Ienno, trentaseienne, fiorentino, ha orientato il suo percorso professionale prevalentemente all’estero, fra club e bar di Londra e New York. Il suo rientro a Firenze coincide proprio con l ’apertura de Il Locale, nel 2015, dove imposta un assiduo lavoro di sperimentazione, con un occhio al riuso e alla sostenibilità. Non a caso una delle sale dell’area interrata del palazzo è un vero e proprio laboratorio da alchimista dove crea distillati, estrazioni e fermentazioni con il suo staff tra alambicchi e ampolle.
Matteo ha da sempre incentrato la sua cocktail list su un’offerta contemporanea e dinamica che ha evidenziato subito la giusta strada in una location unica nel suo genere. Proprio quest’anno si è aggiudicato il 39° posto nella World’s 50 Best Bars: “Per noi questo premio è una grande soddisfazione – racconta di Ienno – un riconoscimento importante, che porta nuovi stimoli e tanta voglia di continuare a mettersi in gioco. Entrare in una classifica come World’s 50 Best Bars è il frutto di un lavoro che porto avanti da sette anni con passione e divertimento, grazie anche al general manager Faramarz Poosty e a un team fresco e sempre in movimento che mi ha dato e continua a dare la possibilità di andare avanti”.